13
apr
Io cucino e loro non apprezzano!
Siamo stati tre giorni ospiti di nostri carissimi cugini in Toscana. Dire che i nostri figli hanno fatto onore alla buona tavola è poco: “Ce n’è ancora!” “Io voglio il cinquis!” “Questo sì che è buono, mica come quello che fa la mamma!”
Mi sono sentita questa frase troppe volte per ignorarla. In macchina, nel viaggio di ritorno, mio marito ha chiesto: “Ma voi non siete contenti di quello che vostra mamma cucina per noi?”
Silenzio.
Lui: “Io sono molto grato alla mamma per il tempo che passa a prepararci cibi sani e buoni”.
Silenzio.
J. (11 anni) “Non è che cucina tanto… fa sempre le verdure!”
A. (8 anni) “Non è vero. A me piacciono le cose che prepara… qualche volta…”.
J: “Non fa mai niente di sfizioso… deve sempre cambiare le ricette”.
Lui: “La mamma prepara dei primi splendidi…”
J. “Ci mette nel piatto quindici penne… e non c’è mai il bis!”
Mi trattengo dall’urlare, finiremmo fuori strada per lo shock. Io che ogni giorno passo almeno due ore davanti ai fornelli, che faccio la spesa in sei posti diversi per scegliere le cose migliori, che non compro mai niente di pronto, che il sacchetto del compost è sempre pieno di bucce e scarti di verdura… io… che ci provo con tutto il cuore. Che tradimento, che ingiustizia. Sono tutti degli ingrati! Verranno a chiedermi scusa quando capiranno qualcosa di più! Ecco l’ho detto! Ora sto meglio. Un po’ però li capisco. Io da ragazza urlavo con mia mamma perché usava l’olio extra vergine d’oliva. Io le dicevo che non mi piaceva e lei si ostinava a metterlo da tutte le parti. Era una lotta continua. Oggi capisco che aveva ragione lei, ma allora ero certa di essere nel giusto.
Partiamo da alcune certezza, almeno sono tali per me:
- è responsabilità dei genitori curare l’alimentazione dei figli. Sono i grandi a stabilire le regole, a mettere i paletti entro cui aiutare chi sta crescendo ad affinare i propri gusti;
- la lotta è dura. Tutto intorno racconta false verità, incantatori molto efficaci vendono per buono cibo spazzatura e il gusto di diseduca… il buono è ciò che seduce e conquista all’istante. Una focaccia calda e bisunta con oli imprecisati ha un fascino irresistibile;
- preparare cibo di qualità richiede tempo e molto impegno;
- incontrare il gradimento dei figli è un traguardo impegnativo da raggiungere, non un punto di partenza;
- spesso ci si può sentir dire delle cose terribili (vedi il mio viaggio di ritorno) ma la causa vale di per sé la resistenza, in gioco c’è la salute;
- i figli imparano molto vedendo quello che i genitori hanno nel piatto;
- la creatività è un ottimo aiuto, stimola a fare meglio (con qualche autogol ogni tanto);
- cucinare insieme rende il risultato più gradito a tutti;
- è importante curare la varietà degli alimenti che si consumano;
- i bambini sono molto incuriositi dal cibo. I miei figli si lamentano perché nessuno dei loro compagni mangia la pasta integrale. Io so che in fondo al cuore sono fieri di questa originalità anche se ogni volta che se la trovano nel piatto sbuffano (questa più che una certezza è una speranza).
Io sono un’appassionata lettrice delle rivista “Cucina Naturale”, che ha anche un
bellissimo sito. Propone ricette praticabili, sane e buone. Mi piace sfogliarla coi figli; a ogni ricetta fanno facce disgustate per le troppe verdure… poi capita sempre di trovare qualcosa che piace a tutti… e da lì si parte.
In questi giorni ho tra le mani due libri di cucina molto belli da sfogliare e leggere per saperne di più:
Buono, bello e sano (D.Chenot, Mondador iElecta 2012) e
Cucina vegana (S. Salvini, Mondadori Electa 2012).
Imparare a cucinare sano e buono è un processo lungo e impegnativo. Questi due libri rappresentano percorsi molto avanzati, per molti, me compresa forse anche troppo, ma è bello prefigurarsi una meta che stimoli la corsa… e queste proposte sono mete splendide.
E voi come gestite la scelta di quello che c’è nei piatti dei vostri figli? Quali sono le vostre certezze? Quali fatiche incontrate e quali soddisfazioni avete raccolto? Aspetto i vostri racconti. Un caro saluto a tutti!
Pubblicato il 13 aprile 2012 - Commenti (1)