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ago

MENÙ BAMBINI = cibo fritto

In montagna, per la prima volta, tutti i nostri figli sono in grado di prendersi da mangiare da soli. Io e mio marito ci sediamo a tavola commossi da questa consapevolezza e ci prepariamo a gustare le prelibatezze della cucina trentina. Per gli adulti leggiamo le proposte dello chef, tutte molto curate e ricche di sapori diversi. I bambini hanno a disposizione un piccolo buffet.

“Mamma, mamma, ci sono quelle che fai anche tu”.
“Ah sì? Cosa tesoro, fammi vedere”.
“Le crocchette di patate… assaggia come sono buone… queste non soffocano”.
“Certo amore, queste sono fritte, la mamma le fa al forno”.
“Per questo ne ho prese così tante!”

Ogni sera entriamo al ristorante e i bambini si precipitano ad aprire le campane d’acciaio che nascondono le specialità preparate per loro dallo chef: i primi: in genere variano tra l’immancabile pasta servita con diversi sughi (carbonara, panna e prosciutto, pesto, etc.), lasagne, ravioli, gnocchi, pizza, etc. i secondi:  bistecca impanata fritta, bocconcino di pollo fritti, bastoncini di pesce fritto, alette di pollo fritte o arrosto, wusterl (ho scoperto su internet che quelli di pollo sono preparati con la carne separata meccanicamente e cioè con una poltiglia rosa ottenuta con la spremitura delle carcasse dei polli, e io che mi illudevo fossero meglio di quelli di suino), hamburger, bocconcini di mozzarella fritti, sofficini fritti, panzerotti fritti, etc. i contorni  patatine fritte, crocchette di patate fritte, patate arrosto. A fianco di ciò spesso si trovano anche  carotine bollite o fagiolini che restano lì in bella mostra a variare i colori della tavola.

La riflessione sul tema mi sembra molto interessante. Io vedo arrivare al tavolo i miei bambini felici come non mai coi loro piatti zeppi delle cose che sono state preparate per loro….
“Certo mamma che qui fanno davvero bene da mangiare, altro che te!”
Potrei dire che una volta all’anno posso chiudere gli occhi e soprattutto la bocca, non rovinare quel momento meraviglioso in cui tutti sono felici e con la bocca piena. E di fatti ci provo. Penso che sostenere un’alimentazione sana coi bambini sia una battaglia impegnativa: serve una rivoluzione allargata, serve che gli adulti si alleino per orientare i gusti alimentari di chi sta crescendo. Non può essere il mercato a scegliere cosa ai nostri figli fa bene mangiare.

Che i campioni olimpici ci dicano che le merendine sono la miglior colazione o merenda per i nostri figli è una colossale menzogna.
Che la bevanda più famosa nel mondo si presenti negli spot offrendosi come l’ingrediente che permette di realizzare la formula della felicità ovvero: “un piacere che tutti possono scoprire a tavola, ogni giorno!” per me è davvero un affronto, soprattutto in questo momento storico in cui tutti i paesi occidentali stanno combattendo per ridurre l’epidemia da obesità e diabete tipo 2 della giovani generazioni. È poi c’è la crisi che non aiuta. Portare fuori a cena i bambini è una sfida al portafoglio e i menù bambini sono un valido aiuto. La soluzione più economica però impone scelte alimentari di sicuro successo per i bambini ma che rinforzano il legame bambino – cibo fritto e/o di bassa qualità. Hot dog – hamburger – bastoncini di pollo impanati + patatina + un dolce. E in alcuni casi anche una sorpresina!

“Mamma, sempre la pasta integrale?”
“Ma se non la mangiate da due mesi!”
“Dici poco? I miei amici non l’hanno mai neanche vista!”

La sfida è dura ma la battaglia va combattuta. Io credo che la svolta sia quella di trovare cibo di qualità che soddisfa i palati di adulti e bambini. Niente però può purtroppo competere con un vassoio di patatine fritte e bocconcini di pollo. L’alternativa, per essere considerata tale, ha bisogno di un territorio neutro e  di un tempo per sperimentare e conoscere nuovi sapori. I grandi chef devono prendersi a cuore questa missione: far appassionare i bambini al cibo che fa bene. Io sto ai fornelli diverse ore al giorno tutti i giorni e per i miei figli sono una che in cucina se la cava piuttosto maluccio. Per fortuna c’è mio marito che mi aiuta a tenere alta la mia autostima di cuoca. E a casa vostra le cose come vanno?

Cosa ne pensate di questo argomento? Raccontatemi  le vostre esperienze. Un caro saluto a tutti.

Pubblicato il 24 agosto 2012 - Commenti (4)

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Postato da lelli83 il 10/09/2012 14:04

I miei figli hanno il permesso di mangiare patatine solo alle feste,ma spesso mi capita di vedere gente che mi guarda come una aliena quando, se entro in un bar, rispondo no alle accorate suppliche dei miei figli davanti alle peggiori schifezze. Sinceramente vorrei evitare di crescere dei figli obesi, quindi anche bevande gasate e merendine sono bandite. Spesso ci diventiamo tutti insieme a fare un dolce, anche se poi la lotta verte su chi può rompere le uova! Pane e marmellata per merenda credo che li renda più felici dei 5 cereali e 100 conservanti che si comprano al supermercato. I fast food neanche sanno cosa sono... Comunque assicuro che sono felici lo stesso di mangiare tagliatelle fatte in casa! Forza mamme la pubblicità non avrà la meglio su di noi!

Postato da afiordipelle il 08/09/2012 17:58

Io ho un figlio di 6 anni che non mangia (quasi) nulla e aggiungere qualcosa al suo limitato elenco di piatti accettati è un'impresa. In compenso le schifezze sono ben accette... Il problema è che mio marito, come i suoi genitori, non vede nulla di male nel cibo-spazzatura, col risultato che da quando era piccolissimo ha cominciato a mangiare qualunque schifezza (patatine, caramelle, merendine). Mia suocera considera le patatine "patate" (verdura!), le patatine al formaggio "formaggio", il latte condensato "latte", l'aranciata "arancia", ecc ecc... e purtroppo per 3 anni è stata lei a sfamare mio figlio mentre io ero al lavoro. Da quando sono nate le gemelle, ora di 2 anni, sono a casa, quindi un po' per volta le cose stanno cambiando, ma le cattive abitudini sono dure a morire...

Postato da Molly il 31/08/2012 15:58

Ho la fortuna di avere due bambini che mangiano tutto, ma proprio tutto! Dalle carote ai fagiolini, dal pesce alle cozze, dall' insalata alla parmigiana di melanzane, pastasciutta o riso... trippa e fegatelli... insomma proprio tutto! quindi biscotti, merendine e altro certo che si... sopratutto per la scuola un giorno hanno i miei biscotti o il mio ciambellone, un giorno la frutta un giorno le patatine un giorno le carote ... ma la merendine la fanno da padrone sono comode veloci da infilare in cartella e non ti fanno perder tempo, ce ne sono al cioccolato, alla marmellata al latte larghe lunghe strette corte che dire? questa estate ho letto un libro proprio su questo argometno e sui problemi che causano gli zuccheri e i grassi e le schifezze che ci fanno mangiare spacciandole per buoneeee! Alcune pubblicita' ci fanno vedere famiglie felici che fanno colazione allegre e spensierate: il nostro risveglio e' piu' da terremotati sul campo di battaglia!! perche' allora ingurgitare biscotti che ti gonfiano lo stomaco o che ti fanno venir piu' fame di prima... ho detto BASTA!!! l'altro gg mio figlio era con me a supermercato e mi ha fatto notare che nel carrello non c'erano ancora merendine: a 4 anni forse una super predica sulla nutrigenomica non serve allora gli ho detto: Amore oggi non ci sono i soldi ... chissa' se non vede in giro per casa le merendine non le chiedera' piu'? Lo spero...io non demordo e non cedo!!! un sorriso Molly

Postato da trismamma75 il 30/08/2012 23:05

Per me è una sfida molto impegnativa quella di interessare i miei bambini al cibo sano. Non riesco a capire come mai, ma il cibo di bassa qualità, quello che “fa' male”, è sempre quello più attraente. Del resto nemmeno io sono un'eccezione. Sono cresciuta con una mamma patita del mangiare sano e ordinato, in casa nostra si facevano tanti minestroni e non si è mai vista una caramella, una merendina confezionata, o un pacchetto di patatine. Eppure mano a mano che crescevo questi sapori mi conquistavano. E anche ora che sono adulta e mi sforzo di trasmettere una sana educazione alimentare ai miei figli, confesso che ogni tanto la tentazione di mettere nel carrello della spesa snack salati, rotelle di liquirizie e via discorrendo c'è ancora. Da mamma adulta e responsabile, tra un minestrone e un piatto di bocconcini di pollo fritti scelgo il primo, ma se dessi retta al palato non avrei dubbi... Noi a cena fuori non andiamo praticamente mai. Crisi a parte, a me cucinare piace (quello che odio è dover poi pulire e riordinare la cucina, questo mi pesa davvero tanto anche se la lavastoviglie aiuta) e poi io sono più tranquilla se i bambini mangiano a casa, sono sicura della qualità del cibo. I fritti ogni tanto li faccio anch'io, non più di una volta al mese, ma è una piccola eccezione che poi mi aiuta a far accettare più serenamente il minestrone e la verdura, tanto uso olio di prima qualità, sto sempre molto attenta alla scelta degli ingredienti. Quello che invece ho bandito da casa nostra sono le merendine confezionate, e i pacchetti di patatine. Per merenda va' molto meglio la frutta (quella la mangiano volentieri) o lo yogurt. E per soddisfare la voglia di dolce ogni tanto una bella torta fatta con la collaborazione di tutti e ingredienti genuini.

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Barbara Tamborini

Barbara Tamborini, psicopedagogista, autrice di libri sull'educazione. Ha 4 figli.

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