30
lug
Una Messa del tutto speciale
Domenica scorsa, alle 10,30 siamo andati a Messa in oratorio. Io e mio marito siamo aspiranti cattolici, nel senso che ci proviamo. La domenica andiamo a Messa tutti insieme e l’impresa non è facile. Fatichiamo ad arrivare puntuali e niente è più imbarazzante di entrare a Messa iniziata con uno o più passeggini cigolanti alla ricerca di un’area occupabile.
Per fortuna hanno inventato le messe del percorso Battesimi. Nella nostra parrocchia tutte le famiglie che battezzano un figlio, vengono poi invitate a una S. Messa in oratorio all’anno specifica per loro, nella quale viene consegnato un segno. Il tutto si chiude con un momento di convivialità. Detto con parole concrete una Messa con gadget e rinfresco. Il successo dell’iniziativa è totale. Le famiglie sono sempre moltissime, spesso molte disabituate alle celebrazioni domenicali. I nostri figli impazziscono e perfino Pietro, che è il più brillante dei 4, riesce a starci dentro. L’idea che se sta buono durante la Messa può abbuffarsi poi di patatine gli dona una quiete insperata.
Oggi è successo un fatto particolare che vorrei condividere con voi, soprattutto con chi in materia di fede ha idee diverse. A un certo punto della Messa, proprio poco prima della Consacrazione il prete (un don giovane, trent’anni, una specie in estinzione) ha chiamato tutti i bambini sull’altare. Noi genitori ci siamo guardati in faccia e il pensiero è stato comune: “È matto!”. I bambini presenti erano più di trenta, dai 2 ai 6 anni, con una concentrazione di 3/4enni. Loro non se lo sono fatti dire due volte, tutti si sono diretti verso il don. Potete immaginare l’altare di una cappella dell’oratorio: per quanto spazioso è ovvio che per starci tutti occorre stringersi, fare più file, accalcarsi attorno alla mensa. Ho pensato, minimo gli tirano la casula o si appendono alla tovaglia. In queste Messe c’è sempre un brusio di fondo. Avremmo partecipato a più di venti celebrazioni, mai c’è stato un momento di silenzio assoluto. Oggi è successo. Il prete ha consacrato pane e vino e ha letto anche tutta la preghiera dopo circondato da tutti quei bambini. Non volava una mosca. È salita sull’altare anche Caterina, la nostra piccola, che riesce a parlare anche coi sassi. Niente. Non una sillaba.
Dopo il Padre Nostro il prete ha congedato tutti i piccoletti. Un miracolo. Per me è stato un momento di altissima teologia. I bambini guardavano l’altare e stavano zitti. Magari stavano pensando all’orsetto spelacchiato lasciato in macchina o alle altalene da basso o alle patatine… non so. Nessuno ha detto loro di stare zitti, l’hanno capito da soli. Un mistero.
Raccontateci, se vi va, COME LA VOSTRA FAMIGLIA VIVE LA DIMENSIONE SPIRITUALE, le fatiche e le scoperte con i vostri bambini. Buona settimana.
Pubblicato il 30 luglio 2010 - Commenti (1)