6 gennaio 2011 – Epifania del Signore


1. La solennità odierna
     

E' sempre stata celebrata con grande solennità nella nostra tradizione liturgica come culmine delle feste natalizie. Essa celebra il Natale come “manifestazione” fatta da Dio del suo Figlio Gesù: a tutti i popoli della terra rappresentati dai Magi, nel Battesimo sul fiume Giordano, nell’acqua mutata in vino alle nozze di Cana, nei cinquemila sfamati con cinque pani! Segno della speciale solennità è il fatto che essa possiede, come il 25 dicembre, una propria liturgia vigiliare vespertina completa di lezioni bibliche e di orazioni e due celebrazioni eucaristiche: quella della Vigilia e quella nel giorno.    


2. La liturgia vigiliare vespertina    

Prevede la proclamazione di quattro letture vetero-testamentarie seguite ciascuna da una preghiera conclusiva e di due letture per la Messa vigiliare.  

I testi del Lezionario
- La I Lettura, presa dal Libro dei Numeri 24,15-25a, riporta la “profezia” di Balaam che vede spuntare una “stella” da Giacobbe. La II Lettura, presa da Isaia 49,8-13, presenta l’annunzio dell’accorrere dei popoli “da settentrione e da occidente” verso la Città santa. La III Lettura: 2Re 2,1-12b, parla del “rapimento” del profeta Elia, in cielo, su un “carro di fuoco”. La IV Lettura presa da 2Re 6,1-7 riporta il fatto misterioso del recupero del “ferro della scure” dalle acque del Giordano mediante “un legno” gettato nell’acqua.
- L’Epistola: Tito 3,3-7 è incentrata sulla proclamazione della “bontà” e della “misericordia” di Dio verso tutti gli uomini, in Cristo Gesù rigenerati con un’acqua che “rinnova nello Spirito Santo”.
- Il Vangelo: Giovanni 1,29a.30-34, riporta il racconto del Battesimo di Gesù con al centro la dichiarazione del Battista su colui che “battezza nello Spirito Santo”.  

I testi del Messale    

Riportiamo qui il Prefazio e l’orazione Dopo la Comunione:

Prefazio
   
«E' veramente cosa buona e giusta, renderti grazie, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Oggi in Cristo, luce del mondo, tu hai rivelato ai popoli l’ineffabile mistero della salvezza e in lui, apparso nella nostra carne mortale, ci hai rinnovato nella manifestazione della sua gloria divina. Per questo tuo dono ci uniamo agli angeli e ai santi per cantare gioiosi l’inno della tua lode».  

Orazione Dopo la Comunione
«Dio misericordioso, possa lo sguardo del nostro cuore, purificato da questa celebrazione, penetrare più a fondo nei misteri che ci sono stati rivelati dalla luce di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli».      


3. La Messa del giorno  

I testi del Lezionario
- Lettura: Isaia 60,1-6. Contempla l’accorrere di tutte le genti verso Gerusalemme: «tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore».
- Epistola: Tito 2,11-3,2. Per l’Apostolo, in Gesù, è apparsa nel mondo la “grazia di Dio” venuta «a formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone».
Vangelo: Matteo 2,1-12
In quel tempo. 1Nato il Signore Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
6E tu Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele».
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse  e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
       

I vv. 1-2 riferiscono del viaggio dei Magi a Gerusalemme alla ricerca del “re dei Giudei” del quale hanno visto spuntare “la sua stella”. Segue la reazione “turbata” del re Erode e la proclamazione della profezia di Michea che indica in Betlemme la città di Giuda da cui uscirà «un capo che sarà pastore del mio popolo, Israele».    
I vv. 7-11 riportano il “mandato” ricevuto dai Magi da Erode e il loro arrivo, guidati dalla stella, alla casa dove «videro il bambino con Maria sua madre».    
Il v. 12 conclude il racconto con il ritorno in patria dei Magi senza passare di nuovo da Erode.  

I testi del Messale

Prefazio:  
«E' veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Cominciando dalla sua nascita prodigiosa il tuo Verbo rivela al mondo la tua potenza divina con segni molteplici: la stella guida dei Magi, l’acqua mutata nel vino e al Battesimo del Giordano la proclamazione del Figlio di Dio. Da queste chiare manifestazioni salvifiche fulgidamente è apparsa ai nostri occhi la tua volontà di donarti nel tuo Figlio amatissimo. Egli è la via che conduce alla gioia perenne, la verità che ci immerge nella luce divina, la fonte inesauribile della vita vera. Per la crescente rivelazione della tua gloria, ci uniamo felici agli angeli e ai santi nell’inno di lode».  

Alla Comunione  
«Oggi la Chiesa si unisce al celeste suo sposo
che laverà i suoi peccati
nell’acqua del Giordano.
Coi loro doni accorrono i Magi
alle nozze del Figlio del Re,
e il convito si allieta di un vino mirabile.
Nei nostri cuori risuona la voce del Padre
che rivela a Giovanni il Salvatore:
«Questi è il Figlio che amo:
ascoltate la sua parola»
.

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In queste pagine potete trovare il commento alla liturgia domenicale e festiva secondo il RITO AMBROSIANO, curata da don Alberto Fusi.

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