20
ott
«Esistono prove storiche che Gesù Cristo sia veramente esistito?». A oggi Google non è ancora un motore computazionale, non ha una sua intelligenza artificiale per orientarci nella risposta a questa domanda. Se la inserissimo nella sua finestrella di ricerca rischieremmo di perderci nella Rete a caccia, più che della risposta, di una fonte attendibile o di una risposta sintetica.
Il colpo di genio per abbinare domande e risposte sulla religione cattolica, coinvolgendo i cybernauti e gli utenti dei social media, è balenato ai creatori di www.aleteia.org.
Un’equipe internazionale diretta da Jesus Colina e coordinata da Guillaume Anselin si prenderà cura delle questioni, anche spinose, che giungeranno dal popolo della Rete coinvolgendo teologi, giornalisti, esperti e social manager per fornire le risposte in quattro diverse lingue, tra cui l’italiano. La nascita di questa nuova frontiera dell’evangelizzazione online è stata possibile grazie dalla collaborazione con Andrea Scorzoni e Silvia Costantini dell’agenzia www.h2onews.org, che forniranno ad Aleteia i supporti multimediali in più lingue, e al progetto internazionale "Marie de Nazaret" www.mariedenazareth.org.
Purtroppo per molti battezzati il cammino di fede si è fermato alla soglia della cresima, abbandonato per noia, delusione, poca incisività nella vita quotidiana o anche semplicemente per pigrizia.
I peggiori nemici per una ripresa dell’itinerario personale sembrano essere il pregiudizio o la scarsa conoscenza dei fondamenti della religione. Le mie orecchie hanno udito una signora di buona cultura confermare un paio di volte che Gesù ha indicato di «rubare ai ricchi per dare ai poveri» con buona pace, a questo punto, di Robin Hood che pensava di avere il diritto d’autore su questa strategia. Plauso dunque ad Aleteia se ci aiuterà a sintetizzare e chiarire concetti relativi alla religione cattolica, sgretolando alcuni alibi e luoghi comuni che proliferano tra battezzati e non. Anche con la nostra collaborazione.
Pubblicato il
20 ottobre 2011 - Commenti
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11
ott
Il blog del cardinale Gianfranco Ravasi sul sito Internet del Sole 24Ore.
Lo aveva preannunciato all’inizio della scorsa estate in un intervista rilasciata ad un settimanale italiano: «Porterò la Bibbia su blog e Twitter». Così il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha iniziato a twittare dal 20 giugno (@CardRavasi) proponendo quasi ogni giorno una frase tratta dalla Sacra scrittura o segnalando link interessanti. Ha preceduto di una settimana anche il primo tweet del Papa che con un tocco sul tablet più diffuso nel mondo ha dato l’avvio a www.news.va, un sito che raccoglie in un solo colpo d’occhio tutta l’informazione proveniente dalla Santa sede.
Ma c’è di più. Da venerdì 7 ottobre Gianfranco Ravasi è sbarcato ufficialmente nella blogosfera o meglio, citando le sue parole, “nell’oceano di Internet” con l’intenzione di svincolare i suoi pensieri da cerchie ristrette di lettori e consegnarli al popolo della Rete.
«Aprire un blog e abituarmi a Twitter – scrive il card. Ravasi nel suo blog “Parola e parole” ospitato nel sito de Il Sole 24 ore - significa per me confrontarmi con le sfide dell'oggi e aprirmi alle novità che le culture ci propongono, spesso veicolate proprio dai linguaggi emergenti».
Blog e Twitter (@UKinHolySee) sono anche gli strumenti scelti dall’ambasciata inglese presso la Santa sede per raccontarsi e cercare un confronto con gli internauti. Il giovane ambasciatore Nigel Baker non ci introduce solamente nella sua attività diplomatica attraverso il blog raggiungibile all’indirizzo http://blogs.fco.gov.uk/roller/bakerenglish, ma ha anche scelto di aggiornare un canale fotografico su Flickr (http://www.flickr.com/photos/ukinholysee), un social medium specializzato in immagini e video che gli consente un approccio fresco e immediato con il popolo della Rete.
Sembra che tra i diplomatici di sua maestà ci sia una certa attenzione verso la Rete, visto che il sito del Foreign Commonwealth Office è fortemente orientato verso i social network ed elenca oltre una sessantina di ambasciatori che utilizzano abitualmente i blog per aprire finestre sulla loro attività e sui paesi in cui operano.
Oggi il confronto con il social networking è ineludibile. Qualcuno bolla questa attività come una moda destinata a dissolversi in breve tempo, in realtà penso si tratti di una strategia vincente che rileva la voglia di partecipare e condividere una nuova socialità, mediata anche dall’elettronica.
La possibilità di commentare e rilanciare notizie, l’interazione tra vari sistemi rende evidente quell’intreccio umano che Derrick De Kerckhove ha definito “intelligenza connettiva”, ovvero la capacità di far interagire tra loro le menti attraverso la rete per la creazione di qualcosa di nuovo, un progresso in umanità e conoscenza.
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11 ottobre 2011 - Commenti
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