15
ago
Un gruppo di giovani francesi della comunità di Saint Martin.
Madrid, 15 agosto
"Hota-me-hota" è un suono che è bene memorizzare bene non appena giunti a Madrid, si tratta infatti della pronuncia spagnola dell'acronimo Jmj che, a sta per
"Jornada mundial de la juventud".
"Hota-me-hota" diventa quasi un mantra che insieme ad altri canti, slogan e cori da stadio sta iniziando a popolare sonoramente vie e piazze della capitale.
Cantano ininterrottamente durante la loro gita a Toledo anche i giovani francesi guidati dai preti della
Comunità Saint Martin, ammirati da tutti perchè riescono a portate la veste talare nera con quasi
40 gradi, senza dare grandi segnali di sofferenza.
Il vescovo ausiliare di Brooklyn, Frank Joseph Caggiano, con alcuni giovani a Toledo.
Per le vie di Toledo capita anche di incontrare il vescovo ausiliare di Brooklyn, Frank Joseph Caggiano, il cui cognome tradisce origini italiane. "Perchè ho deciso di partecipare alla Giornata mondiale in mezzo ai giovani della mia diocesi? -si chiede dopo una mia provocazione in tal senso- perchè i giovani sono la speranza della Chiesa! Ho partecipato anche alla Gmg di Sydney, da vescovo, e ne sono uscito rinnovato nella mia fede personale. Mi ha fatto bene, per questo sono qui."
E' domenica 14 agosto, quando seguo questi giovani e scrivo questo post. E' un giorno di sospensione delle varie attività e dei viaggi: molti gruppi ne approfittano per una gita a Toledo, mezz'ora di treno ad alta velocità dalla capitale.
Anche alcuni ragazzi casertani si aggirano nella soleggiata città capoluogo della comunità autonoma di Castiglia-La Mancia.
Ad uno di loro abbiamo chiesto come sia possibile oggi diventare testimoni di Cristo.
"Per me - aggiunge Lucia della diocesi brasiliana di Petropolis - testimoniare Cristo significa innanzitutto vederlo negli altri, ma anche accogliere l'aiuto degli altri come vera presenza di Cristo".
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15 agosto 2011 - Commenti
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14
ago
Madrid, 14 agosto
"
Siamo qui perchè siamo alla ricerca della felicità e vorremmo che il papa ci dicesse cos'è la felicità. Noi ne abbiamo scoperto una parte fecendo comunità tutti insieme."
Così un gruppo di
giovani uruguaiani motiva la sua presenza alla
Giornata mondiale della gioventù e il momento di preghiera appena concluso nella cattedrale dell' "Almudena", nel centro di
Madrid.
Dopo di loro si ferma a pregare un gruppo di
New York, diocesi di Brooklyn. "Siamo in 350 -spiega il sacredote che accompagna i giovani pellegrini- probabilmente il contingente americano più numeroso. Abbiamo scelto di vivere insieme tutto il triennio di preparazione, questi incontri non si improvvisano."
Un manifesto di protesta contro la Gmg di Madrid.
A Madrid, oltre all'entusiasmo, inizia a farsi sentire anche la protesta. Se fin'ora era limitata a qualche centinaio di volantini sparsi per la città ora sta prendendo la forma di sciopero fomentato da due sindacati che possono mettere in ginocchio i trasporti urbani e altri servizi di fondamentale importanza. Per matedì 17, vigilia della messa di apertura, un corteo promosso da un centinaio di associzioni laiche passerà nelle vie centrali della capitale, quasi una sfida provocatoria a cui la delegata del governo di Madrid ha dovuto cedere. "Spero davvero non ci siano scontri -dice Alessandro, un giovane volontario di Milano in servizio all'accoglienza centrale dei volontari- ci avevano provocato anche a Sydney, ma l'aggressione è fallita di fronte alla noviolenza."
Giuliana di Catania è appena giunta alla sede centrale della Gmg ed è orgogliosa di poter prestare servizio per un evento così importante proprio nel cuore della macchina organizzativa. Il suo desiderio è di mettersi a servizio, spendendo bene i suoi talenti.
Francesca di Napoli, sguardo vivace e sorriso dolce anche dopo un lungo turno di lavoro, confida che non tutto nell'organizzazione scorre lineare, ma l'impegno di tanti volontari riesce a sopperire molte lacune.
Sta terminando gli studi a Roma, parla 5 lingue correntemente e si occupa delle iscrizioni dei pellegrini all'Ifema, il grande quartiere fieristico di Madrid "Spesso molti volontari si fermano oltre il loro turno -spiega- io sono qui da martedì e ho visto grande disponibilità anche nel superare i disagi e andare incontro alle persone".
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14 agosto 2011 - Commenti
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13
ago
Un chiosco con le bandiere della Gmg.
Madrid, 13 agosto
Madrid scalda i motori. I gruppi di volontari si incontrano sempre più spesso in ogni parte della città, la presenza del logo su case e negozi racconta di un attesa. I madrileni sono per lo più preoccupati dei disagi dovuti all'
afflusso straordinario, in metropolitana si discute di questo tra un fermata e l'altra.
Per molti commercianti sarà sicuramente un affare, soprattutto per la ristorazione.
Nel
parco del Retiro l'esercente di un bar sta cercando di
attirare l'attenzione dei primi pellgrini giunti nella capitale appendendo le bandiere della Gmg agli ombrelloni e la bandiera del Vaticano sul frigo dei gelati.
La presenza delle forze di pubblica sicurezza è davvero massiccia, le auto della polizia girano in continuazione anche nei vicoli più sperduti, nei parchi vengono installati uffici mobili e gira la polizia a cavallo.
I
volontari, sempre molto cortesi e attenti con tutti, hanno installato un
punto per le iscrizioni degli ultimi arrivati davanti alla porta di Alcalà, nel bel mezzo di un ufficio informazioni della municipalità di Madrid. E' dedicato soprattutto ai giovani spagnoli che, vedendo le notizie su giornali e tv, decideranno di iscriversi all'ultimo momento.
Un gruppo scout di Pomezia ha scelto di vivere la Gmg mettendosi a servizio dell'organizzazione spagnola . Sono appena arrivati in città e per oggi la consegna è quella di guardarsi bene attorno e ambientarsi in città. Forse la macchina organizzativa non è ancora ben oliata ma sembra, che fin'ora, tutto stia funzionando con regolarità.
Due fidanzati direttamente dalla California.
"Ci vuole coraggio -mi spiega Janek, un giovane di Praga giunto a Madrid con un folto gruppo di amici- molto coraggio per essere testimoni di Cristo. Personalmente sto seguendo un cammino di catechesi per giovani, sto scoprendo una fede molto utile alla vita quotidiana. Spero che questa esperienza confermi la mia scelta cristiana."
Lauren, una giovane californiana proveniente dalla diocesi di san Bernardino ha deciso di trascinare alla Gmg anche il suo fidanzato. "Essere cristiani in California significa soprattutto appartenere ad una comunità. Noi due partecipiamo alla messa domenicale e facciamo parte di un coro. Il volto di Cristo? Noi siamo il volto di Cristo! Siamo appena usciti dal museo del Prado dove abbiamo seguito il percorso speciale che presenta tutte le immagini di Cristo nell'arte. Siamo rimasti molto colpiti, davvero!"
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13 agosto 2011 - Commenti
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12
ago
Madrid, 12 agosto
Un gruppo di ragazzi davanti al Palazzo reale di Madrid.
Un gruppo di volontari e di giovani provenienti da varie parti del mondo dà vita ad una lunga teorie di danze mimate, note in gergo con il nome di "bans", di fronte al Palazzo reale di Madrid. Le lingue si scambiano, si confondono, le proposte si susseguono senza dare la possibilità di prendere fiato. L'occhio vigile della polizia madrilena (sullo sfondo si intravedono le vetture con le insegne) guarda con attenzione l'improvviso assembramento, senza capire bene cosa stia succedendo. Dopo una buona mezz'ora di studio dell'evento, a fine turno, decidono di andarsene, non c'è pericolo, ma probabilmente si interrogano sul senso di quella festa così pacifica.
Una coppietta seduta sui gradini davanti a Palazzo reale scuote la testa, non riesce ad immaginare il senso di quelle danze che sembrano così ridicole. Madrid non ha ancora assaporato lo spirito della Gmg, per molti è solo una sigla appesa alle vie principali e stampata su adesivi e pubblicazioni. In molti angoli della città sono appesi o sparsi volantini di protesta contro il Papa e la Chiesa ma passano inosservati nell'indifferenza vacanziera.
L'evento sembra lontano e destinato a qualche altra città europea. Gli Italiani in vacanza qui parlano di una Madrid accogliente e maestra in cucina, città afosa ma senza zanzare dove la birra costa poco e il divertimento non manca. Tra qualche giorno l'atmosfera cambierà, tutti verranno travolti da un'onda gioiosa e vitale. E' stata l'esperienza di tutte le città che hanno accolto le giornate mondiali. Madrid non ne sarà esente.
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12 agosto 2011 - Commenti
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10
ago
Un gruppo di giovani orientali in attesa di partecipare alla Gmg.
Barcellona, 11 agosto
Nella
Barcellona turistica e vacanziera si fatica a cogliere qualche segno della
Gmg. Gli 11000 pellegrini previsti arriveranno solo domani e saranno ospitati in varie zone della diocesi. Qualcuno, pero', ha dovuto anticipare i tempi di viaggio e sfoggia gia' le insegne dell'evento mondiale che spiccano tra l'abbigliamento anonimo dei turisti. "Siamo 15 persone partite da Hong Kong, Macao e Taiwan" spiega padre Derrick, il responsabile del gruppo che incontro al Museo nazionale di arte catalana "abbiamo fatto una preparazione a casa ma ci siamo visti per la prima volta all'aeroporto. Ci aspettiamo di poter mantenere i contatti di questo bel gruppo una volta tornanti in patria anche se saremo lontani".
Altri giovani incontrati sulla Rambla di Barcellona.
Non riesco a fotografarli tutti insieme, la testa del gruppo e' gia' corsa avanti in cerca di un posto dove pranzare. Sono, in gran parte, giovanissimi e molto curiosi di vedere il Papa da vicino. A sera inoltrata, mentre passeggio sulla Rambla, la via piu' centrale e frequentata di Barcellona, incontro un gruppo di giovani austriaci con i loro accompagnatori. "Io sono stato alla Gmg di Parigi - afferma Claus, un giovane del gruppo con in volto i tratti acerbi del minorenne - ma ero piccolissimo. I miei genitori mi hanno portato quasi in fasce, ora voglio provare io questa esperienza che a loro a dato tanto. Il Papa? Lo stimo perche' non ha paura di essere chiaro ed esigente!"
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10 agosto 2011 - Commenti
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