Preparazione della portantina de la "Virgen del la Paloma", a Madrid.
Madrid, 15 agosto
Il 15 agosto a Madrid si festeggia la "Virgen de la Paloma", anche se in realtà l'evento si spalma nel corso della settimana di preparazione. E' interessato soprattutto il quartiere "La Latina", ma partecipano alla festa anche molti abitanti delle zone Lavapies e Vistillas. La festa, di estrazione popolare, trae origine da un'immagine scoperta da alcuni bambini alla fine del '700 e a cui sono state attribuite facoltà miracolose. Il titolo di "Virgen de la Paloma" deriva solo dal nome della contrada in cui sorge il piccolo santuario.
Un mercato domenicale, chiamato Rastro, Madrid.
A sera inoltrata la precessione, soltamente frequentata da parecchie migliaia di persone, si è arricchita della presenza dei giovani della Gmg che, anche casualmente, hanno scoperto il popolare raduno annuale. Sangria e calamari si sono mescolati ai panini dei pellegrini, accanto ai balli di gruppo giovanili il tradizionale "schotis" accompagnato dall'organetto.
I cappelli colorati dei giovani hanno fatto a gara con i cappucci "chulapos" e i "mantòn" delle donne.
Oggi, ricorrenza festiva, è stato allestito anche il rastro, un mercato domenicale che occupa un'intera via con propaggini nei vicoli adiacenti nel quale si vendono oggetti tipici, usati o pezzi d'antiquariato, ma questo i giovani della Gmg non potevano saperlo.
Patrick, da Melbourne, con due amici.
Patrick, un giovane di Melbourne si confida per strada "Noi abbiamo ospitato la precedente giornata mondiale, per me è stata la prima. Ho insistito per venire a Madrid anche perchè voglio vedere cosa ci sarà di diverso. Penso che il comitato organizzatore ce l'abbia messa davvero tutta, ma è ovvio che per me l'esperienza più significativa resterà quella vissuta in patria".
L'altare dove si celebrarà la S. Messa di apertura della Gmg.
A sera inoltrata si odono dei forti colpi ritmici provenire da Plaza de Cibeles e da tutta la Calle de Alcalà. Si tratta di un sistema per provare i microritardi da inserire nelle varie batterie di diffusori disseminati lungo la via. In pratica chi sta a cinquecento metri dal palco deve sentire un voce sola e non un antipatico eco che ripete più volte la stessa frase. Così si ritarda il suono che viene inviato ai diffusori più vicini al palco, in modo che siano sincronizzati con quelli più lontani. La piazza è pronta, oggi si è solo inserita la chiave nel cruscotto. Domani si avvia il motore.
Pubblicato il 15 agosto 2011 - Commenti (0)