25
set

Papa, Dalai Lama e pregiudizi digitali

Ansa
Ansa

Joseph Ratzinger a confronto con Tenzin Gyatso, un faccia a faccia tra le due reputazioni digitali nel web italiano condensato in una ricerca effettuata da Reputation Manager nel luglio 2012 e pubblicata su Espansione agli inizi di settembre (scarica la ricerca in pdf). Chi è il secondo dei due? Si tratta del quattordicesimo Dalai Lama, ma già il fatto che sia meno nota la sua vicenda personale in Italia lo espone meno a critiche e pregiudizi.

Benedetto XVI e il Dalai Lama, due autorità spirituali di altissima levatura morale che, però, fanno riferimento a percorsi completamente diversi. Il primo è riferimento per i Cristiani cattolici, testimoni di un Dio che si è incarnato e, pertanto, sono profondamente attivi nella quotidianità, attenti agli aspetti etici del vivere personale e comunitario. Il secondo è la massima autorità del Buddhismo tibetano, una particolare tradizione del buddhismo Vajrayana, che sostiene la vacuità e l’illusione dell’essere e propone un cammino di liberazione, di consapevolezza e di conoscenza delle verità ultime.

Sarà questione di vera conoscenza dei due personaggi e del loro messaggio o di simpatia a pelle? Viene da chiedersi perché nella sua ricerca Reputation Manager abbia riportato solamente alcuni commenti che sviliscono la figura di Benedetto XVI e non abbia fatto alcun riferimento alle decine e decine di post entusiasti pubblicati nei vari siti che hanno seguito la Giornata mondiale dei giovani di Madrid o non si sia accorto della costellazione di siti che raccolgono e rilanciano quotidianamente i messaggi del Papa, con notevoli ripercussioni nei social network.

Forse, in questi casi, vale la pena di rispolverare la teoria della “coda lunga” di Chris Anderson che ci rammenta come nel web l’attenzione distribuita in tanti piccoli siti e contributi multimediali possa diventare molto più significativa di chi genera massa critica.

Nella ricerca, poi, è riportato un testo estrapolato da un blog nel quale si fa riferimento a presunti “proclami razzisti contro l’Islam da parte di Benedetto XVI che hanno sollevato vivacissime proteste da parte del mondo islamico”. Polemica vecchia e poco documentata. Basta dare uno sguardo a testi e foto che raccontano in Rete l’ultimo viaggio del Papa in Libano per comprendere che la situazione non è questa, anzi…


È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
Albert Einstein

Pubblicato il 25 settembre 2012 - Commenti (1)
01
giu

Affari di famiglia

C’è margine di ricupero quando una coppia scoppia, quando una famiglia è sul punto di disgregarsi per sempre? Secondo Retrouvaille (www.retrouvaille.it), un’esperienza nata negli anni ’70 in Canada non solo è possibile, ma addirittura è un percorso consigliato. «Noi, tramite un cammino cristiano –spiega Paola Galaverna coordinatrice nazionale insieme al marito del programma Retrouvaille- cerchiamo di aiutare coppie che stanno pensando alla separazione o al divorzio. Grazie al dono della nostra esperienza cerchiamo di aiutare altri a ritrovare la forza di costruire una relazione.» Questi due coniugi ribadiscono con la loro vita che “la riconciliazione è possibile” all’interno della Fiera della famiglia, la vetrina di buone prassi allestita nei padiglioni del Mico (Milano congressi) in via Scarampo a Milano.
E’ un segnale di speranza forse ancora troppo sottovalutato in una società dove le famiglie si disgregano con troppa facilità e chi opera in ambito pastorale spesso non ha strumenti adeguati per intervenire.



Pochi chilometri più in là, verso piazza Duomo, capita di incontrare una coppia di turisti provenienti dal Punjab con il classico turbante che agli Italiani di una certa età ricorda Kabir Bedi. Capitano spesso in Europa, uno di loro due parla un buon italiano fluente e racconta di essere un sostenitore della famiglia.
Non gli interessa la differenza di religione, d’altronde il Sikhismo si basa sull’adorazione del Creatore e sulla condivisione dei beni, compresa la cucina (il “Langar”) che mette allo stesso tavole le persone annullando differenze e privilegi.  



Più che dall’ufficialità dell’incontro sono rimasti colpiti dall’aiuto reciproco che hanno visto fiorire in questi giorni nelle famiglie milanesi e tra coppie provenienti da tutto il mondo. Prima di abbandonare Piazza Duomo, galvanizzata dalla presenza di Benedetto XVI, incontro casualmente una famiglia che ha una storia davvero singolare: lei è una ragazza Cecoslovacca, lui un indiano convertitosi al cristianesimo. Si sono conosciuti tramite il web. La loro, però, non è una storia fatta di bit ma un vero e proprio cammino di avvicinamento alla fede transitato attraverso le Giornate mondiali della gioventù e l’amore che li ha trasformati lentamente ma in profondità.

Pubblicato il 01 giugno 2012 - Commenti (0)
01
giu

[FOTO] Milano come la vedo io

Pubblicato il 01 giugno 2012 - Commenti (0)
18
ago

L'emozione di vedere il Papa

Manuel ha compiuto trent'anni proprio oggi, e ha festeggiato alla Gmg.
Manuel ha compiuto trent'anni proprio oggi, e ha festeggiato alla Gmg.

Manuel ha compiuto trent'anni il 18 agosto 2011.
Ha affrontato un lungo viaggio dalla Repubblica dominicana per non mancare all'appuntamento con il Papa.
Lo abbiamo incontrato mentre cercava di farsi largo con tre dolci tra le mani tra le migliaia di pellegrini radunatisi in Plaza de Cibeles. "E' straordinario celebrare la propria nascita in mezzo a questa folla festante -afferma Manuel- penso sia un aiuto in piu' per ringraziare Dio della vita". Accanto a lui un gruppo di giovani provenienti da un oratorio salesiano di Bologna.
"L'emozione nel vedere il Papa e' davvero grande" confidano mentre appendono il loro striscione sulla cancellata del quartier generale dell'esercito, sulla centralissima Calle de Alcala'.

Alcuni giovani aspettano il passagio del Papa. Pur di vederlo ci si arrampica sulle cancellate.
Alcuni giovani aspettano il passagio del Papa. Pur di vederlo ci si arrampica sulle cancellate.

Vedere, e' questo che importa prima ancora di capire.
Tanti giovani si arrampicano sui lampioni, sulle attrezzature tecniche, salgono sulle spalle dei coetanei pur di catturare negli occhi, nel cuore e nell'immancabile cellulare questo momento di festa e di preghiera. Anche due ufficiali dell'esercito escono dalla loro sede centale di Madrid per vedere cosa stia succedendo. Lo spettacolo merita.

Dopo la preghiera con il Papa i giovani si disperdono e un gruppo di italiani si dirige verso il parco Galvan, zona sud di Madrid, per assistere al musical "Il risorto" messo in scena da Arena Artis con giovani professionisti di Padova e Chioggia.
"Dietro c'e' tanta fatica - mi spiega la coreografa e regista Gabriella Furlan Malvezzi - ma anche tanta passione. Altrimenti questi ragazzi non avrebbero affrontato un viaggio di andata e ritorno con una permanenza a Madrid di sole 72 ore".

Pubblicato il 18 agosto 2011 - Commenti (0)
10
ago

Barcellona attende la Gmg sulla Rambla

Un gruppo di giovani orientali in attesa di partecipare alla Gmg.
Un gruppo di giovani orientali in attesa di partecipare alla Gmg.

Barcellona, 11 agosto
Nella Barcellona turistica e vacanziera si fatica a cogliere qualche segno della Gmg. Gli 11000 pellegrini previsti arriveranno solo domani e saranno ospitati in varie zone della diocesi. Qualcuno, pero', ha dovuto anticipare i tempi di viaggio e sfoggia gia' le insegne dell'evento mondiale che spiccano tra l'abbigliamento anonimo dei turisti. "Siamo 15 persone partite da Hong Kong, Macao e Taiwan" spiega padre Derrick, il responsabile del gruppo che incontro al Museo nazionale di arte catalana "abbiamo fatto una preparazione a casa ma ci siamo visti per la prima volta all'aeroporto. Ci aspettiamo di poter mantenere i contatti di questo bel gruppo una volta tornanti in patria anche se saremo lontani".

Altri giovani incontrati sulla Rambla di Barcellona.
Altri giovani incontrati sulla Rambla di Barcellona.

Non riesco a fotografarli tutti insieme, la testa del gruppo e' gia' corsa avanti in cerca di un posto dove pranzare. Sono, in gran parte, giovanissimi e molto curiosi di vedere il Papa da vicino. A sera inoltrata, mentre passeggio sulla Rambla, la via piu' centrale e frequentata di Barcellona, incontro un gruppo di giovani austriaci con i loro accompagnatori. "Io sono stato alla Gmg di Parigi - afferma Claus, un giovane del gruppo con in volto i tratti acerbi del minorenne - ma ero piccolissimo. I miei genitori mi hanno portato quasi in fasce, ora voglio provare io questa esperienza che a loro a dato tanto. Il Papa? Lo stimo perche' non ha paura di essere chiaro ed esigente!"

Pubblicato il 10 agosto 2011 - Commenti (0)
30
giu

Il tweet del Papa e Google +

Mentre il Papa invia in rete il suo primo Tweet con un gesto un po’ impacciato ma estremamente attuale e coraggioso inaugurando www.news.va, Google lancia una nuova proposta in ambito di social networking dopo il fallimento di Buzz, una sorta di alternativa a Twitter integrata nella posta di Gmail.

Il legame tra queste due segnalazioni lo possiamo ricercare nell’esplosione delle reti sociali che ha contagiato il mondo in questi ultimi anni, tanto da non lasciare indifferente nemmeno il Vaticano. I social network hanno dato prova del loro potere che nasce dal basso e dalla condivisione dimostrandoci come tanto nella primavera araba quanto nel raggiungimento del quorum referendario del 12-13 giugno sia stato fondamentale il contagio virale transitato attraverso l’elettronica. E anche dove le reti di comunicazioni vengono censurate o sospese a causa di disastri naturali il microblogging e i messaggi inviati dai cellulari diventino l’ancora di salvezza per singoli e popolazioni.

Tra le novità annunciate da Google + c’è n’è una che sicuramente potrà attirare l’attenzione dei webpastori e web-evangelizzatori: si tratta di Hangouts (ritrovi), ovvero la possibilità di lanciare argomenti “gancio” e rendersi disponibili alla videodiscussione online. Questa e altre novità che aiuteranno a incontrarsi e coordinarsi in mobilità potrebbero agganciare l’interesse anche del mondo ecclesiale, oltre che webmarketing già pronto a tuffarsi nella nuova impresa.

Controindicazioni? Al momento, essendo le funzionalità ancora in fase di testing, possiamo dire solo che è necessario avere un account Google e per chi già lo possiede è nota la mole di dati personali che la casa di Mountain View sta acquisendo dai suoi utenti. Il rischio è che il Grande fratello sia alimentato proprio dai dati che volontariamente gli offriremo…

Pubblicato il 30 giugno 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Un prete in Rete

Don Marco Sanavio

Prete della diocesi di Padova che dal 1999 si occupa di coniugare il mondo della tecnologia con la pastorale. Ha iniziato a collaborare con alcuni uffici della Conferenza episcopale italiana in occasione del Grande giubileo del 2000, creando il sito www.giovani.org. Attualmente è all'interno del consiglio direttivo dell’Associazione webmaster cattolici italiani. A Padova è direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali della diocesi e segue la formazione di adulti e ragazzi all'uso dei new media.

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