23
ago
Capi scout Catania 6 di ritorno da Madrid,
L’esperienza della veglia all’aeroporto Cuatro Vientos per qualcuno si è rivelata alquanto traumatica. Un gruppo di scout di Catania mi racconta come, nonostante fossero arrivati nel primissimo pomeriggio e avessero i pass per un regolare accesso nell’area destinata ai pellegrini, non sia stato consentito loro di entrare. «Pazienza –dice Piero, capo scout del Catania 6- abbiamo cercato di reagire positivamente alla situazione, ma poi siamo stati quasi ingabbiati tra reti varie sistemate dalla polizia, impossibilitati a muoverci in qualsiasi modo e, pur avendo i regolari buoni per i pasti, non ci è stato consentito accedere all’area di distribuzione. Alcuni volontari hanno cercato di aiutare i giovani pellegrini facendo un buco nella recinzione e cercando di far transitare il cibo a cui avevano diritto, ma sono stati bloccati duramente quasi stessero facendo un traffico illegale». Il racconto continua con dovizia di particolari e, da quanto emerge, sembra che l’atteggiamento della Polizia sia stato eccessivamente duro. Nessuno mette in dubbio le esigenze di sicurezza ma c’è modo e modo, soprattutto quando ci si trova di fronte a persone pacifiche che cercano di contribuire spontaneamente alla buona riuscita di un grosso evento come la Gmg e con le quali non è necessario usare la forza per reprimere le richieste legittime. Dai racconti che continuo a raccogliere sulla notte di veglia mi sono fatto l’idea che ci troviamo di fonte all’incubatrice di una straordinaria “self care society”, ovvero una società in grado di auto curarsi, di tappare le falle e i disagi senza attendere interventi dall’alto. A Cuatro Vientos la situazione è risultata gestibile grazie all’intervento dei singoli che si sono presi cura dei loro vicini, da chi era medico e ha soccorso subito i malori dovuti al caldo a chi ha condiviso le sue risorse a chi ha invitato alla calma e a non reagire. L’intera Gmg è diventata il laboratorio di una società che è in grado di prendersi cura del bene comune partendo dal basso.
Il momento di adorazione durante la veglia all'areoporto Cuatro Vientos, Gmg 2011.
Sul fatto, poi, che l’ondata di giovani pellegrini abbia rivitalizzato la Madrid desolata di ferragosto, non c’è dubbio. Tra allegria e maleducazione, però, c’è differenza. Cantare e urlare a squarciagola nelle stazioni della metropolitana, in treno, nelle piazze non è rispettoso di chi vive la quotidianità e il lavoro. «Abbiamo riscoperto l’uso della bandiera italiana» mi confida Carlo di Milano sventolando orgoglioso la sua.
Bene, direi, ma con la speranza che si educhi ad un sano e costante senso di appartenenza ad una nazione straordinaria, pur con tutti i suoi limiti, che vada un po’ oltre i mondiali di calcio e le Gmg.
I cori da stadio sparati a pieni polmoni con le mani che puntano verso il cielo, l’inno di Mameli urlato da un lato all’altro delle grandi vide madrilene contrastano con lo stile rispettoso di un evento che ha avuto i suoi momenti più significativi nei silenzi, più che nei suoni potenti.
Benedetto XVI ha dato un grande esempio con il suo stare immobile di fronte alla violenta pioggia della veglia, con il suo stare in silenzio di fronte all’Eucaristia e al cammino della croce. Questo i giovani lo hanno colto subito e magari hanno intuito che, tra i tanti registri possibili in una Gmg, anche la fragilità, il silenzio e il rispetto diventano una via maestra di crescita umana e cristiana.
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23 agosto 2011 - Commenti
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21
ago
"Cuatro vientos", quattro venti, il nome dell'aeroporto militare di Madrid che ha accolto l’incontro finale di questa ventiseiesima Gmg si è rivelato abbastanza profetico per l’intero evento. Il papa ha chiesto ai ragazzi di testimoniare senza vergognarsi; dire Cristo ai quattro venti, portarlo nella vita quotidiana è la missione affidata ai giovani.
Quattro venti dovrebbero essere anche quelli che si sono congregati nel violento fenomeno atmosferico della veglia di sabato notte, sconvolgendo un po’ i piani della celebrazione, interrompendo il Papa e danneggiando le tende dalle quali avrebbe dovuto partire la distribuzione dell’ Eucarestia.
Quindi niente comunione per i fedeli domenica mattina. Di certo saldi e radicati i tanti giovani che hanno continuato a cantare e ballare anche sotto la pioggia battente, sorprendendo anche il Papa.
Levante, Ponente, Tramontana e Ostro sono i venti che accompagneranno il decollo e il ritorno dei pellegrini nelle loro terre di origine, insieme alla domanda affidata loro da Benedetto XVI: «Ma voi, chi dite che io sia?» chiede il maestro «Rispondetegli – suggerisce il Papa – con generosità e audacia, come corrisponde a un cuore giovane qual è il vostro».
E’ cambiata anche l’aria, quella tesa che aveva accompagnato la vigilia dell’evento in Spagna, ma soprattutto a Madrid, si è trasformata parzialmente in brezza di simpatia da parte di un popolo che per il 70% si dichiara cattolico ma che poi, nei fatti, vive una forte atmosfera di secolarizzazione e indifferenza.
Brutta aria per i giovani pellegrini rimasti fuori dall’aerodromo e ha vissuto qualche momento di smarrimento durante la breve bufera di sabato notte.
Qualche falla organizzativa non di poco conto c’è stata in questi giorni.
Tutti lo sanno ma di solito non se ne parla, un po’ perché i problemi si annacquano nella buona riuscita globale dell’evento, un po’ perché si è ospiti e non è cortese fa notare i disagi subiti.
Fortunatamente l’indole ottimista dei giovani e lo spirito di fede con cui si vive l’intero evento riescono a trasformare anche le situazioni più critiche in occasioni di ulteriore crescita.
Adesso soffia vento di Brasile, vento caldo e un po’ pazzerello che proietta già il pensiero oltre. Appuntamento a Rio, nel 2013.
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21 agosto 2011 - Commenti
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18
ago
Manuel ha compiuto trent'anni proprio oggi, e ha festeggiato alla Gmg.
Manuel ha compiuto trent'anni il 18 agosto 2011.
Ha affrontato un lungo viaggio dalla Repubblica dominicana per non mancare all'appuntamento con il Papa.
Lo abbiamo incontrato mentre cercava di farsi largo con tre dolci tra le mani tra le migliaia di pellegrini radunatisi in Plaza de Cibeles. "E' straordinario celebrare la propria nascita in mezzo a questa folla festante -afferma Manuel- penso sia un aiuto in piu' per ringraziare Dio della vita". Accanto a lui un gruppo di giovani provenienti da un oratorio salesiano di Bologna.
"L'emozione nel vedere il Papa e' davvero grande" confidano mentre appendono il loro striscione sulla cancellata del quartier generale dell'esercito, sulla centralissima Calle de Alcala'.
Alcuni giovani aspettano il passagio del Papa. Pur di vederlo ci si arrampica sulle cancellate.
Vedere, e' questo che importa prima ancora di capire.
Tanti giovani si arrampicano sui lampioni, sulle attrezzature tecniche, salgono sulle spalle dei coetanei pur di catturare negli occhi, nel cuore e nell'immancabile cellulare questo momento di festa e di preghiera. Anche due ufficiali dell'esercito escono dalla loro sede centale di Madrid per vedere cosa stia succedendo. Lo spettacolo merita.
Dopo la preghiera con il Papa i giovani si disperdono e un gruppo di italiani si dirige verso il parco Galvan, zona sud di Madrid, per assistere al musical "Il risorto" messo in scena da Arena Artis con giovani professionisti di Padova e Chioggia.
"Dietro c'e' tanta fatica - mi spiega la coreografa e regista Gabriella Furlan Malvezzi - ma anche tanta passione. Altrimenti questi ragazzi non avrebbero affrontato un viaggio di andata e ritorno con una permanenza a Madrid di sole 72 ore".
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18 agosto 2011 - Commenti
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18
ago
A giudicare dai volti e dai commenti sussurrati in metropolitana i madrileni sono un po' scocciati da questa marea festante che ha invaso i loro spazi quotidiani. Erano stati avvertiti dei possibili disagi, ma altra cosa è vedere con i propri occhi e constatare i rallentamenti dovuti alla presenza dei pellegrini. Ma c'è anche chi guarda meravigliato e divertito: i dipendenti della metro, ad esempio, che si rivelano sempre disponibili e gentili con tutti nel guidare, fornire indicazioni e prestare la massima attenzione a ragazzi disabili e persone con mobilità ridotta.
Anche molti adulti e seniores che vanno a farsi una passeggiata in centro per potersi immergere nel fiume fluido di giovani che attraversa tutta la città al ritmo di solgan e inni nazionali. Un po' meno i giovani spagnoli che guardano i loro coetanei con un po' di sospetto, ancora incapaci di decifrare l'iniezione di allegria e di gioia che arriva dal raduno mondiale. Il primo giorno di catechesi ha già orientato il timone, molti ragazzi hanno colto stimoli forti e i confessionali sono sempre pieni. Una ragazza della diocesi di Roma è rimasta molto colpita dalla catchesi di Mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti Vasto, ha colto che risposte vere presumono domande vere, nella ricerca di Dio.
Il corteo di protesta a Madrid contro la Gmg.
Nel pomeriggio gli Italiani si incontrano nella chiesa di San Juan de la Cruz per un breve momento di preghiera davanti all'Eucaristia e per la consegna di una riproduzione del crocifisso di san Damiano e della Madonna di Loreto.
"La preghiera aiuta a far emergere pensieri e sensazioni profonde -spiega Laura, una ragazza marchigiana che ha partecipato all'incontro- e questa Gmg mi sta insegnando a pregare in maniera diversa. Sto riscoprendo l'ascolto ma anche gli altri registri possibili che il cammino di preparazione e questi primi giorni mi hanno insegnato".
Verso sera un corteo di protesta partito da piazza Tirso da Molina giunge a Puerta del Sol con striscione e cartelli estremamente critici sui costi della visita del Papa.
Ma c'è anche del velenoso nel loro modo di porsi, affermano che il Vaticano è la "Guantanamo del cervello".
La tensione sale, la possibilità di innescare uno scontro violento si materializza per qualche istante, quando qualcuno dei giovani pellegrini non riesce a trattenersi dal reagire alle provocazioni, molte delle quali di sapore anticlericale. Ma si tratta solo di qualche episodio isolato. La folla dei manifestanti si disperde e i cori di protesta lasciano spazio alle note vigorose di un gruppo gospel che intrattiene i giovani davanti a Palazzo Reale.
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18 agosto 2011 - Commenti
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16
ago
Giovani in attesa della messa di apertura della Gmg.
Madrid, 16 agosto
La
messa di apertura della Gmg ha restituito un primo segnale sulla temperatura dell’incontro mondiale, non solo per i
35 gradi Celsius visualizzati dai display delle banche, ma soprattutto per il desiderio gioioso di incontro che ha animato il prima il durante e il dopo della solenne liturgia.
Già dall’ora di pranzo
centinaia di giovani avevano iniziato a popolare la calle de Alcalà e le aiuole che fronteggiano il museo del Prado dando vita ad un frequante scambio di saluti, grida, bandiere e cappelli.
Grande attenzione anche per i più deboli fiaccati dal caldo umido. Più di qualche gruppo di Italiani è rimasto senza pranzo “Eravamo appena usciti dalla lunga fila di attesa del pranzo del pellegrino - spiega Roberto di Padova -perchè ci avevano detto di aver esaurito le scorte quando abbiamo visto arrivare il rifornimento con i panini.
Oggi si digiuna ma siamo contenti lo stesso, quello che conta veramente alla Gmg è altro.”
A qualche chilometro, nei pressi della Cattedrale, un gruppo di giovani tedeschi dà vita ad un flashmob compartecipato da un migliaio di persone che imparano rapidamente la danza guidati da un rapper.
Plaza de Cibeles è il luogo dei festeggiamenti madrileni e le autorità locali stanno cercando di dirottare i caroselli di auto e bandiere previsti al termine della “Coppa del re” che si disputerà il mercoledì 17 agosto tra Barcellona e Real Madrid, qualora i padroni di casa abbiano la meglio.
Giovani egiziani del Cairo con padre Marco.
Un gruppo di giovani egiziani si ferma a raccontarci il lungo cammino di preparazione che li ha portati alla Gmg.
Padre Marco spiega che i ragazzi del Cairo si sono recati prima in Italia per un cammino di preparazione con altri giovani legati alla famiglia salesiana e poi sono partiti insieme per Madrid. “E’ stato fondamentale il confronto con la fede di altri giovani come loro, rafforza e aiuta a sentirsi accompagnati. Tutto il nostro gruppo, Italiani compresi, è composto da 500 persone, ci guida il carisma di don Bosco". "La primavera araba?" –dice padre Marco, rispondendo ad una domanda sugli eventi del gennaio scorso- "è un processo lungo che sta continuando lontano dai riflettori e che dovrebbe portare ad una rinnovata coscienza, anche personale, del rispetto altrui. L’importante è che non si trasformi in una guerra di religione".
A Madrid anche un gruppo di 17 cristiani di lingua ebraica di Israele che fanno riferimento al patriarcato latino. Abbiamo colto al volo qualche battuta di un giovane accompagnatore che parla Italiano.
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16 agosto 2011 - Commenti
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15
ago
Preparazione della portantina de la "Virgen del la Paloma", a Madrid.
Madrid, 15 agosto
Il 15 agosto a Madrid si festeggia la "Virgen de la Paloma", anche se in realtà l'evento si spalma nel corso della settimana di preparazione. E' interessato soprattutto il quartiere "La Latina", ma partecipano alla festa anche molti abitanti delle zone Lavapies e Vistillas. La festa, di estrazione popolare, trae origine da un'immagine scoperta da alcuni bambini alla fine del '700 e a cui sono state attribuite facoltà miracolose. Il titolo di "Virgen de la Paloma" deriva solo dal nome della contrada in cui sorge il piccolo santuario.
Un mercato domenicale, chiamato Rastro, Madrid.
A sera inoltrata la precessione, soltamente frequentata da parecchie migliaia di persone, si è arricchita della presenza dei giovani della Gmg che, anche casualmente, hanno scoperto il popolare raduno annuale. Sangria e calamari si sono mescolati ai panini dei pellegrini, accanto ai balli di gruppo giovanili il tradizionale "schotis" accompagnato dall'organetto.
I cappelli colorati dei giovani hanno fatto a gara con i cappucci "chulapos" e i "mantòn" delle donne.
Oggi, ricorrenza festiva, è stato allestito anche il rastro, un mercato domenicale che occupa un'intera via con propaggini nei vicoli adiacenti nel quale si vendono oggetti tipici, usati o pezzi d'antiquariato, ma questo i giovani della Gmg non potevano saperlo.
Patrick, da Melbourne, con due amici.
Patrick, un giovane di Melbourne si confida per strada "Noi abbiamo ospitato la precedente giornata mondiale, per me è stata la prima. Ho insistito per venire a Madrid anche perchè voglio vedere cosa ci sarà di diverso. Penso che il comitato organizzatore ce l'abbia messa davvero tutta, ma è ovvio che per me l'esperienza più significativa resterà quella vissuta in patria".
L'altare dove si celebrarà la S. Messa di apertura della Gmg.
A sera inoltrata si odono dei forti colpi ritmici provenire da Plaza de Cibeles e da tutta la Calle de Alcalà. Si tratta di un sistema per provare i microritardi da inserire nelle varie batterie di diffusori disseminati lungo la via. In pratica chi sta a cinquecento metri dal palco deve sentire un voce sola e non un antipatico eco che ripete più volte la stessa frase. Così si ritarda il suono che viene inviato ai diffusori più vicini al palco, in modo che siano sincronizzati con quelli più lontani. La piazza è pronta, oggi si è solo inserita la chiave nel cruscotto. Domani si avvia il motore.
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15 agosto 2011 - Commenti
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15
ago
Un gruppo di giovani francesi della comunità di Saint Martin.
Madrid, 15 agosto
"Hota-me-hota" è un suono che è bene memorizzare bene non appena giunti a Madrid, si tratta infatti della pronuncia spagnola dell'acronimo Jmj che, a sta per
"Jornada mundial de la juventud".
"Hota-me-hota" diventa quasi un mantra che insieme ad altri canti, slogan e cori da stadio sta iniziando a popolare sonoramente vie e piazze della capitale.
Cantano ininterrottamente durante la loro gita a Toledo anche i giovani francesi guidati dai preti della
Comunità Saint Martin, ammirati da tutti perchè riescono a portate la veste talare nera con quasi
40 gradi, senza dare grandi segnali di sofferenza.
Il vescovo ausiliare di Brooklyn, Frank Joseph Caggiano, con alcuni giovani a Toledo.
Per le vie di Toledo capita anche di incontrare il vescovo ausiliare di Brooklyn, Frank Joseph Caggiano, il cui cognome tradisce origini italiane. "Perchè ho deciso di partecipare alla Giornata mondiale in mezzo ai giovani della mia diocesi? -si chiede dopo una mia provocazione in tal senso- perchè i giovani sono la speranza della Chiesa! Ho partecipato anche alla Gmg di Sydney, da vescovo, e ne sono uscito rinnovato nella mia fede personale. Mi ha fatto bene, per questo sono qui."
E' domenica 14 agosto, quando seguo questi giovani e scrivo questo post. E' un giorno di sospensione delle varie attività e dei viaggi: molti gruppi ne approfittano per una gita a Toledo, mezz'ora di treno ad alta velocità dalla capitale.
Anche alcuni ragazzi casertani si aggirano nella soleggiata città capoluogo della comunità autonoma di Castiglia-La Mancia.
Ad uno di loro abbiamo chiesto come sia possibile oggi diventare testimoni di Cristo.
"Per me - aggiunge Lucia della diocesi brasiliana di Petropolis - testimoniare Cristo significa innanzitutto vederlo negli altri, ma anche accogliere l'aiuto degli altri come vera presenza di Cristo".
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15 agosto 2011 - Commenti
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14
ago
Madrid, 14 agosto
"
Siamo qui perchè siamo alla ricerca della felicità e vorremmo che il papa ci dicesse cos'è la felicità. Noi ne abbiamo scoperto una parte fecendo comunità tutti insieme."
Così un gruppo di
giovani uruguaiani motiva la sua presenza alla
Giornata mondiale della gioventù e il momento di preghiera appena concluso nella cattedrale dell' "Almudena", nel centro di
Madrid.
Dopo di loro si ferma a pregare un gruppo di
New York, diocesi di Brooklyn. "Siamo in 350 -spiega il sacredote che accompagna i giovani pellegrini- probabilmente il contingente americano più numeroso. Abbiamo scelto di vivere insieme tutto il triennio di preparazione, questi incontri non si improvvisano."
Un manifesto di protesta contro la Gmg di Madrid.
A Madrid, oltre all'entusiasmo, inizia a farsi sentire anche la protesta. Se fin'ora era limitata a qualche centinaio di volantini sparsi per la città ora sta prendendo la forma di sciopero fomentato da due sindacati che possono mettere in ginocchio i trasporti urbani e altri servizi di fondamentale importanza. Per matedì 17, vigilia della messa di apertura, un corteo promosso da un centinaio di associzioni laiche passerà nelle vie centrali della capitale, quasi una sfida provocatoria a cui la delegata del governo di Madrid ha dovuto cedere. "Spero davvero non ci siano scontri -dice Alessandro, un giovane volontario di Milano in servizio all'accoglienza centrale dei volontari- ci avevano provocato anche a Sydney, ma l'aggressione è fallita di fronte alla noviolenza."
Giuliana di Catania è appena giunta alla sede centrale della Gmg ed è orgogliosa di poter prestare servizio per un evento così importante proprio nel cuore della macchina organizzativa. Il suo desiderio è di mettersi a servizio, spendendo bene i suoi talenti.
Francesca di Napoli, sguardo vivace e sorriso dolce anche dopo un lungo turno di lavoro, confida che non tutto nell'organizzazione scorre lineare, ma l'impegno di tanti volontari riesce a sopperire molte lacune.
Sta terminando gli studi a Roma, parla 5 lingue correntemente e si occupa delle iscrizioni dei pellegrini all'Ifema, il grande quartiere fieristico di Madrid "Spesso molti volontari si fermano oltre il loro turno -spiega- io sono qui da martedì e ho visto grande disponibilità anche nel superare i disagi e andare incontro alle persone".
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14 agosto 2011 - Commenti
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13
ago
Un chiosco con le bandiere della Gmg.
Madrid, 13 agosto
Madrid scalda i motori. I gruppi di volontari si incontrano sempre più spesso in ogni parte della città, la presenza del logo su case e negozi racconta di un attesa. I madrileni sono per lo più preoccupati dei disagi dovuti all'
afflusso straordinario, in metropolitana si discute di questo tra un fermata e l'altra.
Per molti commercianti sarà sicuramente un affare, soprattutto per la ristorazione.
Nel
parco del Retiro l'esercente di un bar sta cercando di
attirare l'attenzione dei primi pellgrini giunti nella capitale appendendo le bandiere della Gmg agli ombrelloni e la bandiera del Vaticano sul frigo dei gelati.
La presenza delle forze di pubblica sicurezza è davvero massiccia, le auto della polizia girano in continuazione anche nei vicoli più sperduti, nei parchi vengono installati uffici mobili e gira la polizia a cavallo.
I
volontari, sempre molto cortesi e attenti con tutti, hanno installato un
punto per le iscrizioni degli ultimi arrivati davanti alla porta di Alcalà, nel bel mezzo di un ufficio informazioni della municipalità di Madrid. E' dedicato soprattutto ai giovani spagnoli che, vedendo le notizie su giornali e tv, decideranno di iscriversi all'ultimo momento.
Un gruppo scout di Pomezia ha scelto di vivere la Gmg mettendosi a servizio dell'organizzazione spagnola . Sono appena arrivati in città e per oggi la consegna è quella di guardarsi bene attorno e ambientarsi in città. Forse la macchina organizzativa non è ancora ben oliata ma sembra, che fin'ora, tutto stia funzionando con regolarità.
Due fidanzati direttamente dalla California.
"Ci vuole coraggio -mi spiega Janek, un giovane di Praga giunto a Madrid con un folto gruppo di amici- molto coraggio per essere testimoni di Cristo. Personalmente sto seguendo un cammino di catechesi per giovani, sto scoprendo una fede molto utile alla vita quotidiana. Spero che questa esperienza confermi la mia scelta cristiana."
Lauren, una giovane californiana proveniente dalla diocesi di san Bernardino ha deciso di trascinare alla Gmg anche il suo fidanzato. "Essere cristiani in California significa soprattutto appartenere ad una comunità. Noi due partecipiamo alla messa domenicale e facciamo parte di un coro. Il volto di Cristo? Noi siamo il volto di Cristo! Siamo appena usciti dal museo del Prado dove abbiamo seguito il percorso speciale che presenta tutte le immagini di Cristo nell'arte. Siamo rimasti molto colpiti, davvero!"
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13 agosto 2011 - Commenti
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12
ago
Madrid, 12 agosto
Un gruppo di ragazzi davanti al Palazzo reale di Madrid.
Un gruppo di volontari e di giovani provenienti da varie parti del mondo dà vita ad una lunga teorie di danze mimate, note in gergo con il nome di "bans", di fronte al Palazzo reale di Madrid. Le lingue si scambiano, si confondono, le proposte si susseguono senza dare la possibilità di prendere fiato. L'occhio vigile della polizia madrilena (sullo sfondo si intravedono le vetture con le insegne) guarda con attenzione l'improvviso assembramento, senza capire bene cosa stia succedendo. Dopo una buona mezz'ora di studio dell'evento, a fine turno, decidono di andarsene, non c'è pericolo, ma probabilmente si interrogano sul senso di quella festa così pacifica.
Una coppietta seduta sui gradini davanti a Palazzo reale scuote la testa, non riesce ad immaginare il senso di quelle danze che sembrano così ridicole. Madrid non ha ancora assaporato lo spirito della Gmg, per molti è solo una sigla appesa alle vie principali e stampata su adesivi e pubblicazioni. In molti angoli della città sono appesi o sparsi volantini di protesta contro il Papa e la Chiesa ma passano inosservati nell'indifferenza vacanziera.
L'evento sembra lontano e destinato a qualche altra città europea. Gli Italiani in vacanza qui parlano di una Madrid accogliente e maestra in cucina, città afosa ma senza zanzare dove la birra costa poco e il divertimento non manca. Tra qualche giorno l'atmosfera cambierà, tutti verranno travolti da un'onda gioiosa e vitale. E' stata l'esperienza di tutte le città che hanno accolto le giornate mondiali. Madrid non ne sarà esente.
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12 agosto 2011 - Commenti
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12
ago
Al centro con il cappellino rosso e giallo Roc, dal Libano.
Madrid, 12 agosto
Roc è uno dei trecento giovani libanesi approdati a
Madrid per la
Gmg. Sventola orgoglioso la sua bandiera nazionale che dalla
cattedrale dell'Almudena porta alla parrocchia madrilena che lo ospita insieme ai conterranei.
"La metterò in un posto ben visibile anche durante la veglia e la messa con il Papa -ci racconta- così la potranno vedere gli altri giovani rimasti in Patria. Per noi la Gmg è molto costosa, così gran parte dei giovani che si trova in Libano si incontrerà a Beirut con gli stessi orari nostri per partecipare grazie ad un maxischermo all'evento. Sentiamo di rappresentarli tutti e il nostro cuore un po' è a Madrid e un po' con loro a casa"
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12 agosto 2011 - Commenti
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11
ago
Barcellona, 11 agosto
Un gruppo di ragazze paraguaiane in visita al
parco Guell di Barcellona, una delle opere più note del grande
architetto Gaudì, ha scelto di fare un percorso di fede lungo un mese. Hanno iniziato con il
cammino di Santiago, poi una breve pausa,
Giornata mondiale dei giovani e, infine, visita a
Roma e veglia di preghiera nel cuore del Cristianesimo.
"E' una grande emozione -spiega una responsabile- vedere con i nostri occhi i luoghi che abbiamo sentito raccontare da genitori e catechisti."
L'arcidiocesi di Barcellona ha messo a disposizione dei giovani partecipanti alla Gmg in transito per la citta' un ingresso dedicato alla basilica della "Sagrada Familia" a tariffa agevolata. Sarebbe impensabile ipotizzare la loro presenza nelle gia' lunghe file che circondano l'imponente opera dell'architetto catalano.
Giovani da Singapore per partecipare alla Gmg.
Gran parte dei 200 giovani di Singapore si trova in questo momento proprio a Barcellona. Si conoscono tutti fra loro grazie al cammino di preparazione alla Gmg durato un anno.
Hanno organizzato una veglia di preghiera nella cripta della "Sagrada familia" a cui si e' unito un gruppo di giovani slovacchi che hanno condiviso un momento di preghiera in inglese e canti della comunita' internazionale di Taize'.
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11 agosto 2011 - Commenti
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10
ago
Un gruppo di giovani orientali in attesa di partecipare alla Gmg.
Barcellona, 11 agosto
Nella
Barcellona turistica e vacanziera si fatica a cogliere qualche segno della
Gmg. Gli 11000 pellegrini previsti arriveranno solo domani e saranno ospitati in varie zone della diocesi. Qualcuno, pero', ha dovuto anticipare i tempi di viaggio e sfoggia gia' le insegne dell'evento mondiale che spiccano tra l'abbigliamento anonimo dei turisti. "Siamo 15 persone partite da Hong Kong, Macao e Taiwan" spiega padre Derrick, il responsabile del gruppo che incontro al Museo nazionale di arte catalana "abbiamo fatto una preparazione a casa ma ci siamo visti per la prima volta all'aeroporto. Ci aspettiamo di poter mantenere i contatti di questo bel gruppo una volta tornanti in patria anche se saremo lontani".
Altri giovani incontrati sulla Rambla di Barcellona.
Non riesco a fotografarli tutti insieme, la testa del gruppo e' gia' corsa avanti in cerca di un posto dove pranzare. Sono, in gran parte, giovanissimi e molto curiosi di vedere il Papa da vicino. A sera inoltrata, mentre passeggio sulla Rambla, la via piu' centrale e frequentata di Barcellona, incontro un gruppo di giovani austriaci con i loro accompagnatori. "Io sono stato alla Gmg di Parigi - afferma Claus, un giovane del gruppo con in volto i tratti acerbi del minorenne - ma ero piccolissimo. I miei genitori mi hanno portato quasi in fasce, ora voglio provare io questa esperienza che a loro a dato tanto. Il Papa? Lo stimo perche' non ha paura di essere chiaro ed esigente!"
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10 agosto 2011 - Commenti
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08
ago
Un sociale network fotografico? Un mosaico di immagini? Difficile definire l’idea originale creata dal Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali e dalla Cei per la Gmg di Madrid. Si tratta di una proposta dal nome evocativo “Living world faces”, i volti giovani che rendono vivace e vitale il mondo, raggiungibile dal portale Pope 2 You . Proprio attraverso le loro facce e le immagini che raccontano frammenti di vangelo il Pontificio consiglio ha pensato di agganciare il tema della ventiseiesima giornata mondiale dei giovani tratto da una lettera di san Paolo "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede".
Partecipare è semplice, anche per chi non potrà andare in Spagna per l’incontro con Bendetto XVI.
E’ sufficiente inviare una foto segnalandone la provenienza su una mappa e aggiungendo una breve didascalia. In pochi istanti la foto andrà a comporre un mosaico con l’immagine del volto di Cristo. Il significato è chiaro, ma l’applicazione non si ferma qui: con un tocco di mouse si potrà ricomporre la figura ricalcando il volto di papa Benedetto o il logo della Gmg. Sempre attraverso Pope 2 You si potranno inviare cartoline elettroniche ad amici e conoscenti (http://apps.facebook.com/popetoyou).
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08 agosto 2011 - Commenti
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