12
lug

Internet e Facebook strumenti di Satana?

Il blog di Giacomo Galeazzi su La Stampa.
Il blog di Giacomo Galeazzi su La Stampa.

Il sasso nello stagno è partito da un’affermazione attribuita a don Gabriele Nanni, già esorcista nelle diocesi di Teramo e l’Aquila e consultore per la Congregazione delle cause dei santi, raccolta chissà da quale fonte e gettata in pasto ai webgiornalisti. Secondo quanto riportato da più testate online sembra che negli ultimi anni il satanismo da un interesse di nicchia si è trasformato in «un fenomeno di piazza con l’avvento di Internet e dei social network». Il corso sull’ esorcismo citato da più fonti e svoltosi all’ Ateneo pontificio Regina apostolorum risale ad aprile scorso. Che l’interesse per il satanismo possa essere amplificato dai rapidi contatti creati da Internet è presumibile ed è altrettanto giustificato alzare la guardia nei casi in cui da curiosità malsana diventi pratica vera e propria, ma lanciare un allarme sul web-satanismo mi sembra davvero esagerato. La fantasia si spreca nei titoli delle agenzie e dei blog in Rete: “Sos Web satanismo” (lastampa.it), “Vaticano contro Internet” (diredonna.it), “Internet è il regno di satana” (giornalettismo.com). Si sa, il tema suscita la curiosità soprattutto dei teen-agers ed è lecito essere preoccupati per loro, vista la delicata fase di crescita che stanno attraversando. Ma il satanismo non è l’unico tema malsano che possono trovare in rete: da pagine web che incitano alla violenza, siti di pseudo informazione sul sesso, a tutorial sul fai-da-te delle operazioni più tossiche e pericolose che si possano sperimentare c’è un po’ di tutto.

Sempre riguardo questo tema più di un’agenzia web ha riportato la notizia che la diocesi di Frascati ha diffuso in rete un vademecum anti satana. In realtà si tratta di una pubblicazione catechistica scritta dal vescovo che al capitolo XXIX tratta della presenza del diavolo. Dalla curia di Frascati confermano che il cosiddetto “vademecum” che tutti citano come proveniente dalla fonte “copia e incolla” in realtà è una parte delle catechesi del vescovo pubblicate in rete ormai da un paio d’ anni. E’ positivo che qualcuno se ne sia accorto, ma un po’ di precisione sulle fonti non guasterebbe.


Forse, più che lanciare allarmi nel web che nel giro di 24 ore sono già caduti nel fiume dell’oblio sarebbe più opportuno aiutare educatori e genitori in un opera di formazione alla navigazione in Internet e all’uso dei new media, sottolineando innanzitutto i punti di forza e aiutando i più giovani a formare una coscienza critica verso i contenuti che incontrano in Rete, unico antidoto veramente valido contro ogni pericolo e minaccia.

Pubblicato il 12 luglio 2011 - Commenti (0)
30
giu

Il tweet del Papa e Google +

Mentre il Papa invia in rete il suo primo Tweet con un gesto un po’ impacciato ma estremamente attuale e coraggioso inaugurando www.news.va, Google lancia una nuova proposta in ambito di social networking dopo il fallimento di Buzz, una sorta di alternativa a Twitter integrata nella posta di Gmail.

Il legame tra queste due segnalazioni lo possiamo ricercare nell’esplosione delle reti sociali che ha contagiato il mondo in questi ultimi anni, tanto da non lasciare indifferente nemmeno il Vaticano. I social network hanno dato prova del loro potere che nasce dal basso e dalla condivisione dimostrandoci come tanto nella primavera araba quanto nel raggiungimento del quorum referendario del 12-13 giugno sia stato fondamentale il contagio virale transitato attraverso l’elettronica. E anche dove le reti di comunicazioni vengono censurate o sospese a causa di disastri naturali il microblogging e i messaggi inviati dai cellulari diventino l’ancora di salvezza per singoli e popolazioni.

Tra le novità annunciate da Google + c’è n’è una che sicuramente potrà attirare l’attenzione dei webpastori e web-evangelizzatori: si tratta di Hangouts (ritrovi), ovvero la possibilità di lanciare argomenti “gancio” e rendersi disponibili alla videodiscussione online. Questa e altre novità che aiuteranno a incontrarsi e coordinarsi in mobilità potrebbero agganciare l’interesse anche del mondo ecclesiale, oltre che webmarketing già pronto a tuffarsi nella nuova impresa.

Controindicazioni? Al momento, essendo le funzionalità ancora in fase di testing, possiamo dire solo che è necessario avere un account Google e per chi già lo possiede è nota la mole di dati personali che la casa di Mountain View sta acquisendo dai suoi utenti. Il rischio è che il Grande fratello sia alimentato proprio dai dati che volontariamente gli offriremo…

Pubblicato il 30 giugno 2011 - Commenti (0)
02
mag

Bloggers in Vaticano

Un sasso nello stagno. Così dev’essere apparso l’invito del Vaticano rivolto ai bloggers di tutto il mondo a radunarsi entro le sacre mura per tessere un dialogo che vada oltre il semplice scambio di banner. In poche ore la notizia ha generato entusiasmi e domande sul significato di questa operazione e ben presto ci si è resi conto che il frutto più interessante di questa proposta poteva essere soprattutto quello di mettere in rete le proprie risorse, prima e dopo il meeting.

La sala gremita di bloggers in Vaticano.
La sala gremita di bloggers in Vaticano.

Anche questo blog è stato selezionato tra i 150 partecipanti e mi è stato addirittura chiesto di raccontare all’interno del meeting la mia esperienza in rete, tra l’attività istituzionale del sito diocesano di Padova e l’informale delle varie iniziative intraprese in rete.
Potete seguire lo svolgersi dell’evento in diretta attraverso questi canali, se avete un po’ di dimestichezza con gli strumenti del social networking: lista di Twitter (Twitter hashtag: #vbm11), pagina Wiki , video  e Friendfeed.

Pubblicato il 02 maggio 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Un prete in Rete

Don Marco Sanavio

Prete della diocesi di Padova che dal 1999 si occupa di coniugare il mondo della tecnologia con la pastorale. Ha iniziato a collaborare con alcuni uffici della Conferenza episcopale italiana in occasione del Grande giubileo del 2000, creando il sito www.giovani.org. Attualmente è all'interno del consiglio direttivo dell’Associazione webmaster cattolici italiani. A Padova è direttore dell'Ufficio comunicazioni sociali della diocesi e segue la formazione di adulti e ragazzi all'uso dei new media.

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