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mar
Microsoft Kinect diventa open source. In linguaggio italiano, l’interfaccia elaborata da Microsoft per comandare la console con il corpo, senza mouse né controller né telecomandi, non è più un segreto industriale perché Microsoft ha pubblicato i codici che consentiranno a qualsiasi programmatore di elaborare software compatibili.
Non ho mai pensato che Kinect fosse uno strumento esclusivamente dedicato al gioco, e adesso credo che la recente apertura indirizzerà la programmazione verso gli scopi per cui l’interfaccia “corporea” di Microsoft era stata originariamente progettata. Prima che sia troppo tardi: prima, cioè, che altri concorrenti facciano troppa strada in questo campo. Per esempio le nuove tv Samsung già dispongono di un interfaccia vocale e di una loro rudimentale interfaccia in stile “Kinect”.
Giocare con Kinect (ma anche con Wii, infatti la nuova seconda edizione non ha incontrato il successo sperato) è da un certo punto di vista fin troppo scontato, dall’altro eccessivo. Scontato perché ormai non c’è valore aggiunto, tutti contano sul fatto che la propria console riconoscerà i movimenti corporei se e quando serve. Ma anche eccessivo perché, appunto, giocare con l’uso del corpo non sempre serve e non sempre è piacevole. Può risultare insufficiente come precisione ed eccessivo come dispendio di energie. Dipende dal gioco, certo, ma fatto sta che nessun gioco “serio”, ginnastica e ballo a parte, ha tratto vantaggio da queste nuove interfacce.
D’altra parte al momento di chiedersi in che direzione possa andare il rapporto “senza fili e senza strumenti” tra uomo e computer, la risposta partorisce un topolino: impartire comandi con la voce e con i gesti, forse poco più di questo. In attesa che qualche genio ci smentisca.
Intanto, da Mediaworld tv, ecco un video che spiega un ventaglio di giochi disponibili per l'interfaccia Microsoft:
Pubblicato il
20 marzo 2013 - Commenti
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05
mag
“Yoostar 2” sovrappone il giocatore alla figura e alla voce dell’attore. Il tutto in italiano.
Il karaoke si trasferisce al cinema. Grazie a Yoostar 2: in the movies, si può entrare nelle scene dei film più appassionanti e recitare in presa diretta come se si fosse il protagonista. È ancora una volta questione di tecnologia, risorsa di cui abbondano sia la Playstation 3 (se accompagnata dalla webcam) sia l’Xbox 360 con annesso sensore Kinect.
Quel che si deve fare è semplice: scegliere fra circa ottanta grandi film (da “Terminator” a “Forrest Gump”, dal “Padrino” a “Star Trek”), scegliere il personaggio da interpretare, mettersi davanti al sensore in modo da farsi “catturare” nello schermo, leggere le battute man mano che appaiono e muoversi esattamente (più o meno, dipende dalla forma fisica e dalle capacità sceniche) come fa l’attore. Risultato: nella scena che abbiamo visto e rivisto tante volte, stavolta ci siamo proprio noi in faccia, corpo e voce.
Il gioco non è tutto qui, come spiega questo
filmato-intervista (che è in inglese sottotitolato in italiano, ma esiste l’edizione italiana completa del gioco):
A chi recita viene attribuita una valutazione, il che rende possibili
gare tra più persone che ricevono ciascuna un punteggio per ogni
prestazione, sfidandosi con film progressivamente più impegnativi.
Dall’altro lato è possibile sia registrare e mostrare la propria
interpretazione sul portale web di Yoostar 2, sia acquistare altre scene che sono o saranno messe a disposizione.
È un “family game” simpatico, pensato per una fruizione collettiva.
Fa anche immaginare sviluppi affascinanti nel mondo del “cinema
virtuale” e dà senso agli sviluppi dell’elettronica mettendoli al
servizio di un’attività, la recitazione, antica quanto l’uomo.
Pubblicato il
05 maggio 2011 - Commenti
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