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nov

Videogiochi per adulti

Uno stand in un raro momento di quiete
Uno stand in un raro momento di quiete

Nel week-end sono stato alla Games Week di Milano, tre giorni dedicati ai videogiochi nei vasti ambienti del MiCo, il palazzo dei congressi situato nei territori della “vecchia” Fiera di Milano.

Ambienti enormi e affollatissimi di persone e di frastuono, in stile discoteca. Ogni stand teneva gli amplificatori a manetta e nell’aria s’incrociavano, oltre al brusio prodotto da migliaia di esseri umani affollati, i suoni di sottofondo di decine di videogame: colonne sonore, spari, grida, rumore di motori, voci contraffatte ed effetti speciali. Centinaia di schermi luccicavano dappertutto.

Un torneo multigiocatore
Un torneo multigiocatore

La maggior parte delle persone si accontentava di lasciarsi sballottare d metro in metro, ma non pochi riuscivano a coronare il sogno di essere loro, per qualche minuto, a interagire giocando. Volendo ci si poteva anche iscrivere a tornei allestiti in uno spazio a parte, tuttavia molti si accontentavano delle postazioni di prova negli stand, per disputare partite o frammenti di partite. Interessante vedere l’evoluzione di un personaggio di gioco, impersonato infinite volte, per pochi minuti, da persone diverse. Chissà che ne avrebbe pensato, se avesse pensato.

La stragrande maggioranza dei frequentatori di Games Week era composta da giovani adulti, diciamo fra i venti e i trent’anni. E una buona parte dei videogiochi, almeno la metà, erano esplicitamente rivolti a un pubblico di maggiorenni.

Rende l'idea questo video trovato su YouTube (grazie all'autore):

Questi dati sono piuttosto distanti dalla percezione media di quanti non si interessano di videogiochi, i quali pensano spesso che si tratti di svaghi per bambini. E invece no: anche i dati di ricerca dicono il contrario: Games Week ha presentato un’indagine di Ipsos MediaCT secondo cui si dedica al videogioco il 41% degli italiani fra i 16 e i 64 anni.

Sono informazioni su cui riflettere, anche al momento di scegliere quali giochi debbano frequentare i propri figli piccoli o adolescenti, così come quando si decide di sperimentarli in prima persona, obbedendo a una passione che a quanto pare è ben radicata nel nostro Paese. È presumibile infatti che in quel 41% siano inclusi molti genitori. Che quindi dovrebbero conoscere le dinamiche di questo intrattenimento interattivo, e padroneggiarle quanto basta per guidare e accompagnare i loro figli.

Pubblicato il 12 novembre 2012 - Commenti (1)
05
nov

Settimane del gioco in vista

Uno scatto alla scorsa Settimana del gioco in scatola
Uno scatto alla scorsa Settimana del gioco in scatola

I genitori devono giocare con i propri figli? Chi avesse posto questa domanda trent’anni fa avrebbe ricevuto in cambio occhiate stupefatte e dinieghi decisi. Oggi le cose sono cambiate, forse perché papà e mamma passano meno tempo di allora con i loro figli. Eppure, secondo una ricerca svolta da Pepita in vista della seconda edizione della Settimana del gioco in scatola (10-18 novembre, informazioni su  www.staserasigioca.it), la maggior parte dei genitori si sente soddisfatta del tempo che passa con i figli (una media di due-tre ore al giorno, specie di sera, e i finesettimana), anche se al primo posto tra le occupazioni vissute insieme c’è “guardare la tv”. Poi vengono fare i compiti, portarli al fare sport e a spasso, solo a sesto posto “giocare”.

Una partita a "Paroliere Slam" (Hasbro)
Una partita a "Paroliere Slam" (Hasbro)

Ho l’impressione che per molti genitori, in realtà, giocare con i figli costituisca soprattutto una maniera “facile” di passare tempo insieme e comunicare con un linguaggio comune. Se le cose stanno così, meglio farsi aiutare da giochi concepiti proprio per la famiglia, come sono molti giochi in scatola e da tavolo. Visitare gli spazi e accogliere le iniziative della Settimana del gioco in scatola, presenti in tutt’Italia con gare e sfide formato famiglia, può essere una buona maniera per farsi venire buone idee per l’intrattenimento familiare.

E, visto che tra i giochi si pongono a buon diritto anche i videogiochi, le famiglie di Milano e dintorni tengano presente anche la seconda Games Week (E, visto che tra i giochi si pongono a buon diritto anche i videogiochi, le famiglie di Milano e dintorni tengano presente anche la seconda Games Week (http://www.gamesweek.it/gamesweek2012/), prevista dal 9 all’11 novembre al MiCo, in FieraMilanoCity, appuntamento che (con ingresso a pagamento) mostra il meglio di questo mondo presente ormai in tutte le case italiane.

Pubblicato il 05 novembre 2012 - Commenti (0)
31
ott

"Games Week", videogiochi a Milano

In preparazione a GW, una trasformazione notturna del Naviglio Grande milanese nel gioco Tetris
In preparazione a GW, una trasformazione notturna del Naviglio Grande milanese nel gioco Tetris

Un grande evento per chi ama i videogiochi: la prossima settimana a Milano si celebra la prima “Games Week”, momento d’incontro tra tutti i produttori grandi e piccoli e il pubblico degli appassionati, dei curiosi, delle famiglie.

Sarà un momento significativo per due ragioni. La prima, mostrerà la forza del mondo videogame, che vanta cifre impressionanti. In Italia, fatturato complessivo 2010 un miliardo e cento milioni, 33 giochi al minuto, 5 console al minuto, 2 famiglie su 3 posseggono una console.

La seconda ragione, che a noi importa di più, è che le persone e le famiglie, andando a vedere gli sfavillanti padiglioni di Games Week, potranno fare i conti con la propria "anima". Nel senso che tutto questo risplendere di tecnologia e fantasia, per varcare la soglia di casa, ha bisogno di essere riportato a misura di famiglia, che è anzitutto anima e non oggetti. L’ho detto molte volte ma lo ripeto senza esitare: i videogiochi non possono essere un parcheggio per bambini o ragazzi "fastidiosi", né si può affidare solo a questi il giudizio su quali giochi siano o non siano opportuni per loro.

Dal 4 al 6 novembre, al MiCo di Fieramilanocity. Ingresso da Viale Eginardo (Gate 2) o Piazzale Carlo Magno, 1 (Gate 17). I biglietti costano 10 euro (5 i ridotti). Tutte le notizie su www.gamesweek.it. Qui sotto la creazione del "Tetris fluviale" allestito per presentare Games Week.

Pubblicato il 31 ottobre 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Family Game

Giuseppe Romano

Giuseppe Romano insegna Lettura e creazione di testi interattivi all'Università Cattolica di Milano e collabora con quotidiani e riviste su temi riguardanti l’era digitale, la comunicazione interattiva, i videogame, i fenomeni di massa.

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