28
giu
Il Fiuggi Family Festival si svolge nella cittadina laziale dal 28 al 31 agosto
Nel festival, di cui Famiglia cristiana è media partner fin dalla prima edizione, ricopro il ruolo di vicedirettore artistico e mi occupo in particolare dell’area videogiochi. Come già l’anno scorso, il laboratorio videogiochi del Festival proporrà a tutti i membri della famiglia (nonni compresi) non solo divertimento ma anche formazione all’interattività con giochi “family”, cioè quelli adatti almeno ad alcuni membri della famiglia ma non inadeguati per nessun altro. Qui un servizio sull’attività dell’anno passato:
Insieme a Famiglia cristiana in questi giorni il Fiuggi Family Festival lancia il concorso per il miglior “videogioco family”. Sia sulle copie cartacee del settimanale sia sul sito del festival (www.fiuggifamilyfestival.org) appariranno informazioni dettagliate. Intanto ecco alcune informazioni sui giochi in gara:
1. Sid Meyer’s Civilization 5 (Take Two Interactive)
L’evoluzione delle civiltà: scienza, cultura, urbanistica, diplomazia, guerra. Popoli e secoli su pc Windows e Macintosh.
2. Rayman 3d (Ubisoft)
Tra i primi titoli del “mondo tridimensionale” che la nuova console Nintendo 3ds ha dischiuso con grande efficacia. Un classico cartoon interattivo “buca” lo schermo.
3. Cooking Mama World: Babysitting Mama (505 Games)
Una vera bambola da coccolare, la sorpresa è poterla accudire con la console Wii Nintendo: il nuovo e l’antico insieme.
4. Starcraft (Activision Blizzard)
Il gioco di strategia ambientato nel futuro interstellare dove razze diverse s’incontrano e si scontrano. Meglio del Risiko, per pc Windows e Mac.
5. Pro Evolution Soccer 2011 (Konami)
Straordinario gioco di calcio simulato. Campionati, coppe, gestione delle squadre, da soli o in compagnia. Per pc e per tutte le console, anche in 3d.
6. Forza Motorsport 3 (Microsoft Games Studios)
Automobilismo per Xbox 360. Centinaia di auto e di circuiti per la gioia di guidare: la strada lungo la costiera amalfitana basterebbe da sola…
7. Little Big Planet 2 (Sony Computer Entertainment)
Per Playstation 3 e Psp, un territorio da esplorare e da organizzare con mille sfide e sorprese.
8. Art Academy (Nintendo)
Non è solo un gioco: un corso di pittura con tutor e possibilità di confrontarsi con i capolavori. Per Nintendo Ds.
9. YooStar 2: in the Movies (Namco Bandai)
Approfittando dei sensori di movimento e della telecamera, si entra da protagonisti nelle scene di film famosi. Per Xbox 360 e Playstation 3.
10. Monopoly (EA Games)
Il gioco da tavolo più celebre entra nello schermo e si anima senza perdere nessuna delle sue qualità. Per tutte le console.
Pubblicato il
28 giugno 2011 - Commenti
(0)
18
giu
Videogiochi crescono. E diventano qualcosa di diverso da ciò che erano. Si sposano con altre forme di comunicazione, dilagano su nuove piattaforme tecnologiche. e contribuiscono a creare qualcosa che non c'era. Non tecnologia, ma linguaggio. Linguaggio digitale.
È uno scenario nuovo e in fulminea evoluzione, non è facile predire dove ci porterà. Per conto mio, ritengo che nel giro di pochissimi anni i nostri figli abbandoneranno quei pesantissimi zainetti scolastici e andranno a scuola con l’iPad (o un equivalente), sul quale leggeranno e scriveranno, in rete con i maestri. Che ne pensate?
Per far vedere ciò che intendo conviene dare un’occhiata alla versione di “Pinocchio” che una casa di produzione milanese, Elastico, ha approntato sotto forma di “libro digitale” nella versione per iPad. È uno dei primi esempi del genere, e può fare da capofila a una nuova generazione di… iperlibri. Non si tratta del testo originale di Collodi bensì di una libero riadattamento, una rilettura integrata da animazioni interattive che risulta perfetta sotto il profilo estetico e suggestiva per ciò che mostra e che lascia intuire circa il possibile apporto del linguaggio digitale rispetto all’educazione e all’intrattenimento. Elementi narrativi, illustrazioni e colonna sonora stanno bene insieme componendo un racconto bello da vedere, da sentire e da “agire”. Ecco il video promozionale:
“Pinocchio” in edizione iPad si scarica dall’AppStore e costa 3 euro: un piccolo investimento che dà più di quanto costa.
Pubblicato il
18 giugno 2011 - Commenti
(1)
07
giu
Impensabile finché non è accaduto. Che qualcuno potesse intrufolarsi dentro PlayStation Network e impadronirsi di dati personali, account e probabilmente carte di credito, non ci avrebbe creduto nessuno. Un mondo in cui fino a due mesi fa moltissime persone (70 milioni) si sentivano al sicuro per incontrarsi, comunicare e giocare, si è ritrovato invaso e devastato come da una razzia di predoni. In questo video ironico molto apprezzato su YouTube potete cogliere l’impatto sui giocatori:
PlayStation Network, che giovedì 2 giugno ha riaperto i battenti dopo più di un mese di sosta tecnica per “riparazioni elettroniche”, non è un qualunque sito web. È una zona privata, indipendente dall’internet, a cui si accede gratuitamente a patto di possedere una PlayStation 3 e di identificarsi con nome e password. Nato per giocare in sicurezza con altri possessori della console Sony, è andato aggiungendo servizi di chat e ogni sorta di intrattenimento interattivo e di fruizioni multimediali: film, musica eccetera (a pagamento).
L’aggressione subita da PlayStation Network mi ha colpito dolorosamente perché ho sempre ritenuto che il futuro sociale della rete sia quello di creare “città” in cui muoversi con libertà all’interno di regole ben determinate. In ambienti del genere c’è più sicurezza e ci dovrebbe essere più garanzia di non imbattersi in malintenzionati.
Tuttavia è successo. E si è reso necessario cambiare la serratura e il sistema di allarme, come accade nelle case dopo che sono entrati i ladri. Auguro alla comunità di PlayStation Network di superare lo shock e continuare a crescere: del resto, l’ultima cosa che fa chi subisce un furto è abbandonare casa sua.
Pubblicato il
07 giugno 2011 - Commenti
(0)