Una schermata di Zumba fitness. Dall'altra parte dello schermo noi, inquadrati da sensori di movimento che riproducono e valutano le nostre mosse
C’è una particolare categoria di videogiochi che sta spopolando: l’unica che tenga il passo con i “blockbuster” per adulti tipo Assassin’s Creed o gli evergreen per tutti come Fifa. Si tratta dei giochi di danza o di fitness, di cui i capofila sono oggi rispettivamente Just Dance 4 (Ubisoft) e Zumba fitness (505 Games).
Si tratta di opere concepite per l’interazione spaziale: sicché console come la Wii Nintendo sono il meglio che si possa concepire; naturalmente il discorso si estende a PS3 Move e a Microsoft Kinect per Xbox. Aiutano notevolmente nell’apprendimento dei corretti movimenti per la danza e la ginnastica, e al tempo stesso consentono di confrontarsi con altre persone che praticano la stessa attività, con un atteggiamento ludico che può trasformarsi in competizione e con una programmazione ampia, variegata e seria.
A mio parere sta qui il futuro dell’“interazione corporea” con il computer. Altre simulazioni di sport, come il calcio o il tennis, se praticate a un livello serio diventano troppo faticose e praticamente impossibili da gestire in un ambiente chiuso e solitamente piccolo come quelli delle nostre case. In realtà se voglio giocare a pallone o a tennis mi accordo con gli amici e vado al campo, mentre l’equivalente digitale “formato casa” resta relegato al ruolo di giocattolo che presto viene a noia.
Sotto, un trailer di Zumba Fitness:
<
La versione Kinect di Just Dance 4
Il che implica, a sua volta, che tutto il territorio tecnologico prospettato in questi anni dalle console è destinato a un ridimensionamento. Chi vuole “giocare a calcio” col pc preferisce smanettare e basta piuttosto che saltare e contorcersi. Sopravvivono, in questi settori, i cosiddetti “party games”, giochini competitivi brevi e semplici, che possono essere vissuti come semplici giochi di società.
Danzare o fare fitness, invece, sono esercizi fisici che – svolti da soli o in compagnia – traggono vantaggio dall’ausilio del computer, anche perché in pratica chi si sposta in una palestra trova spesso più o meno gli stessi elementi: ambiente chiuso, macchine statiche. Con l’aggiunta magari di luoghi affollati, code sfiancanti, caldo e sudore, costi eccessivi. Chi si accontenta, rinunciando a insegnanti professionali e optando per l’autoapprendimento, può trovarsi bene anche così, come pure chi pratica questi esercizi saltuariamente e per diletto.
Ecco un video di Just Dance:
Pubblicato il 23 gennaio 2013 - Commenti (0)