L'unico eterno e universale gioco da tavolo anche da noi: il Monopoli
Mi ha sempre colpito l’incapacità di giocare insieme che abbiamo noi italiani. Incapacità accertata dalle cifre: in quasi tutte le altre nazioni europee i giochi in scatola o da tavolo sono non soltanto diffusi ma fanno parte delle abitudini familiari. Ogni famiglia prevede, nel proprio tempo abituale, una “zona giochi” da frequentare insieme, in alternativa a cinema, tv e pizza fuori.
Da noi, invece, i giochi languiscono entro un’area limitata: Natale e Capodanno, qualche sparuta apparizione d’estate. E sono sempre gli stessi: Monopoli, Scarabeo, Risiko e poco altro. Pensate che in Paesi come la Germania se un libro diventa best seller si può star sicuri che uscirà un gioco da tavolo ispirato a quella trama. È proprio un altro mondo.
Sono anche convintissimo – e su questo tema mi piacerebbe sentire il parere di chi frequenta questo blog – che tutte le attività che aiutano a stare insieme attivamente, in famiglia, sono in sé positive. Se una “colpa” vera ha la tv, è quella di farci stare zitti, proprio in quei pochi momenti in cui potremmo conversare perché siamo uno accanto all’altro.
Il tabellone del Cluedo. Di molti giochi da tavolo esiste una versione digitale su pc o console
Hasbro, che è tra i massimi produttori di giochi da tavolo, ha lanciato un’iniziativa che non è solo pubblicitaria: la “Settimana del gioco in scatola”, che si svolgerà in tutt’Italia dal 12 al 20 novembre (hanno aderito 100 città). Coinvolti scuole, locali, oratori, università. Giornata inaugurale a Milano, il 12 novembre, nel Mediolanum Forum di Assago, con sfide a premi formato famiglia. Il sito www.staserasigioca.it darà notizie più precise.
Magari qualche famiglia si accorgerà che giocare assieme piace a grandi e piccini, e fa bene.
Pubblicato il 11 ottobre 2011 - Commenti (0)