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Quanto tempo ai terminali digitali?

Sul web s'incontrano molte foto eloquenti come questa
Sul web s'incontrano molte foto eloquenti come questa

Conviene mettere un  limite al tempo che bambini e ragazzi trascorrono al computer per navigare, chiacchierare online, giocare?

Cominciamo a distinguere. Parlare di “tempo” in generale non aiuta a capire: infatti è sempre più normale che si usi il pc anche per studiare, per collaborare, per scambiarsi opinioni. Nemmeno parlare di “pc” aiuta poi tanto, dal momento che con molti cellulari si svolgono perfettamente parecchie operazioni analoghe: si scrive, si chatta, si guarda, si scaricano e si caricano materiali come foto e video.

Mi sembra importante individuare i principi a cui “agganciare” le priorità che si vogliono stabilire: l’autoritarismo fine a sé stesso (“perché lo dico io”) non è il modo migliore per insegnare convinzioni condivise e durevoli.

Primo punto. In certi momenti non si sta al computer (o al telefono) perché in famiglia ci sono altre cose più belle e più importanti da fare. Se, in linea di massima, è stabilito che durante il pranzo e la cena non si fanno e non si ricevono telefonate sul cellulare, questa è una scelta significativa che resta impressa ai figli quando la vedono adottata risolutamente da papà e mamma: la legge vale per tutti…

L’altra sera al ristorante ho assistito a una scena paradossale. Due persone vengono accompagnate al loro tavolo. Giovani e ben vestiti sia lui che lei, fanno pensare a un incontro romantico. Si siedono. Conversano qualche minuto sottovoce, occhi negli occhi. Poi suona il cellulare di lui. Lui si affretta a tirarlo fuori e risponde senza neanche guardare chi chiama. Lei ammutolisce e resta a guardarlo. La conversazione si protrae senza alcun cenno di interruzione. Suona anche il telefono di lei. Che sorride e risponde. Parlano tutti e due a voce alta, come se attorno non ci fosse nessuno. Sono da soli. Soli col loro terminale digitale.

Come si chiama questo disturbo (di sicuro disturba…)? Ansia da cellulare? Automatismo stimolo-risposta? Schiavitù digitale? Fateci caso: anche negli incontri importanti, con appuntamenti presi da settimane, c’è chi si permette di tenere acceso il cellulare e rispondere, dando priorità a chiamate inattese e spesso futili rispetto all’ospite seduto lì fisicamente. Altri consultano compulsivamente il telefonino, guardando se ci sono mail in arrivo, qualsiasi cosa stiano facendo nel frattempo.

È bene che in famiglia esista un “galateo” per proteggere i momenti (rari!) di convivialità.

Ne riparleremo. Mi piacerebbe anche sapere che cosa ne pensano e quali esperienze posseggono tanti papà e mamme (e tanti figli).

Pubblicato il 20 giugno 2012 - Commenti (0)

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Autore del blog

Family Game

Giuseppe Romano

Giuseppe Romano insegna Lettura e creazione di testi interattivi all'Università Cattolica di Milano e collabora con quotidiani e riviste su temi riguardanti l’era digitale, la comunicazione interattiva, i videogame, i fenomeni di massa.

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