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lug
Il blog di Giacomo Galeazzi su La Stampa.
Il sasso nello stagno è partito da un’affermazione attribuita a don Gabriele Nanni, già esorcista nelle diocesi di Teramo e l’Aquila e consultore per la Congregazione delle cause dei santi, raccolta chissà da quale fonte e gettata in pasto ai webgiornalisti. Secondo quanto riportato da più testate online sembra che negli ultimi anni il satanismo da un interesse di nicchia si è trasformato in «un fenomeno di piazza con l’avvento di Internet e dei social network». Il corso sull’ esorcismo citato da più fonti e svoltosi all’ Ateneo pontificio Regina apostolorum risale ad aprile scorso. Che l’interesse per il satanismo possa essere amplificato dai rapidi contatti creati da Internet è presumibile ed è altrettanto giustificato alzare la guardia nei casi in cui da curiosità malsana diventi pratica vera e propria, ma lanciare un allarme sul web-satanismo mi sembra davvero esagerato. La fantasia si spreca nei titoli delle agenzie e dei blog in Rete: “Sos Web satanismo” (lastampa.it), “Vaticano contro Internet” (diredonna.it), “Internet è il regno di satana” (giornalettismo.com). Si sa, il tema suscita la curiosità soprattutto dei teen-agers ed è lecito essere preoccupati per loro, vista la delicata fase di crescita che stanno attraversando. Ma il satanismo non è l’unico tema malsano che possono trovare in rete: da pagine web che incitano alla violenza, siti di pseudo informazione sul sesso, a tutorial sul fai-da-te delle operazioni più tossiche e pericolose che si possano sperimentare c’è un po’ di tutto.
Sempre riguardo questo tema più di un’agenzia web ha riportato la notizia che la diocesi di Frascati ha diffuso in rete un vademecum anti satana. In realtà si tratta di una pubblicazione catechistica scritta dal vescovo che al capitolo XXIX tratta della presenza del diavolo. Dalla curia di Frascati confermano che il cosiddetto “vademecum” che tutti citano come proveniente dalla fonte “copia e incolla” in realtà è una parte delle catechesi del vescovo pubblicate in rete ormai da un paio d’ anni. E’ positivo che qualcuno se ne sia accorto, ma un po’ di precisione sulle fonti non guasterebbe.
Forse, più che lanciare allarmi nel web che nel giro di 24 ore sono già caduti nel fiume dell’oblio sarebbe più opportuno aiutare educatori e genitori in un opera di formazione alla navigazione in Internet e all’uso dei new media, sottolineando innanzitutto i punti di forza e aiutando i più giovani a formare una coscienza critica verso i contenuti che incontrano in Rete, unico antidoto veramente valido contro ogni pericolo e minaccia.
Pubblicato il
12 luglio 2011 - Commenti
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12
feb
Chissà, un giorno potrebbe diventare anche una materia scolastica intesa come formazione all’uso critico dei new media. Ma prima di proporla ai più piccoli sarebbe opportuno un ripassino, anzi un primo, vero, serio approccio alla questione per noi adulti.
Di aiuti in questo ambito non ne troveremo molti. Spesso si tende a consegnare dieci regole d’oro che, in ogni caso, potrebbe scaturire anche dal nostro buonsenso personale. Tra le pubblicazioni curate lo scorso anno da Save the Children troviamo il prezioso opuscolo “Educazione e nuovi media, guida genitori”. Si tratta di pagine interessanti perché partono dall’analisi di dinamiche, motivazione ed emozioni che stanno dietro l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione e cercano di costruire modelli educativi basati sulla condivisione di regole e valori. Da leggere!
E’ comunque si tratta ancora di un ambito inesplorato e povero di risorse formative che sappiano davvero andare al cuore del problema.
Il portale Giano Family
Il portale Giano Family, ad esempio, che si occupa di sicurezza della famiglia durante la navigazione, suggerisce negli appunti pubblicati in home page alcune risorse utili alla formazione all’uso dei new media. Ma c’è di più: i tecnici della sicurezza di Giano hanno selezionato una serie di risorse gratuite da installare nel proprio pc per proteggerlo da rischi e intrusioni indesiderate e possono fornire consulenza gratuita via e-mail, oppure al telefono al costo di un’interurbana di rete fissa o ancora con la teleassistenza, prendendo il controllo temporaneo della vostra macchina. Chi garantisce la serietà dell’operazione? Due agenzie di indubbia credibilità: la Polizia delle comunicazioni e l’associazione Meter di don Fortunato di Noto.
Pubblicato il
12 febbraio 2011 - Commenti
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06
feb
…o fermiamo le innovazioni?
La domanda sta alla base di un video realizzato dal prof. Visentin, preside di un liceo di Padova, per avviare alcuni incontri di confronto tra genitori e formatori che l’Azione cattolica diocesana ha previsto a partire dal 20 febbraio 2011. La domanda, in realtà, è un trabocchetto e il discorso scorre fluido sino a toccare il punto cruciale della questione dell’eccessivo attaccamento ai media elettronici:
«Se la dipendenza è originata da un bisogno, e il bisogno è un movimento originato da una mancanza viene da chiedersi: cosa manca veramente ai nostri ragazzi?»
Rigiro la domanda finale del video a voi per i commenti: la dipendenza è davvero originata da un vuoto? Che nome potremmo dargli? E il mondo adulto si scopre immune da questo meccanismo?
Pubblicato il
06 febbraio 2011 - Commenti
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