05
apr
Le chiamano “Easter eggs”, uova di Pasqua. Sono sorprese celate dai programmatori dentro i software da loro realizzati o all’interno dei videogiochi. A volte rappresentano la firma dell’autore ma nella maggior parte dei casi si tratta di piccole sorprese piacevoli inserite a scopo ludico, con l’unico scopo di stupire l’utente. Potete provarne alcune suggerite qui
La curiosità e l’effetto sorpresa costituiscono grandi forze propulsive sia nei processi di apprendimento che in quelli motivazionali.
A guardare bene si tratta di meccanismi che stanno sullo sfondo delle parabole evangeliche e innervano una sorta di “didattica per indizi” che Gesù stesso propone ai suoi discepoli: «Maestro dove abiti?» «Venite e vedrete! ». Alla domanda «E chi è mio prossimo?» Gesù risponde raccontando una storia e lasciando al suo interlocutore le conclusioni.
Gli scrittori di libri gialli sanno bene che curiosità e indizi sono la travatura portante delle loro trame e tengono incollati i lettori alle pagine con questo tipo di strategia.
Purtroppo uno dei percorsi in cui, oggi, curiosità e sorpresa sembrano essere troppo fievoli è quello di iniziazione cristiana e del cammino di fede. Probabilmente prevale il già visto, il già sentito, il seriale, il ripetitivo.
Parlare di risurrezione dalla morte per molti cristiani sembra essere diventata un’acquisizione comune, che non lascia trasparire alcun mistero.
É davvero un peccato che una notizia così dirompente faccia poco notizia.
Le uova ci insegnano che dentro al guscio può germinare la sorpresa della vita, forse per questo a Pasqua si potrebbe prendere un po’ più sul serio la strategia che ci suggeriscono.
Un caro saluto e Buona Pasqua a voi tutti
Pubblicato il
05 aprile 2012 - Commenti
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20
apr
Angela Ann Zukowski.
Angela Ann Zukowski, una religiosa che dirige un dipartimento dell’università di Dayton (Usa), afferma che internet è «una conversazione nel mercato del mondo per condividere beni spirituali». Lo dimostra in modo evidente il successo dei social network che coinvolgono migliaia di persone nei legami di amicizia e prossimità e devono gran parte della loro “affordance” (potere di attrazione) proprio alla condivisione di beni spirituali. Visto da questa prospettiva il fenomeno dei social network appare meno sospetto e aggiungere qualche grammo di simpatia in più sulla bilancia dei pro e contro.
In vista della Pasqua molti hanno chiesto qualche indicazione su siti e proposte online che possano stimolare la preghiera e la riflessione. Segnaliamo “Spazio sacro” (www.spaziosacro.com), un cammino quotidiano di preghiera a cura dei Gesuiti italiani e la liturgia delle ore di “Maràn athà” (www.maranatha.it) disponibile anche per smartphone e palmari. A chi è abituato all’ascolto di file in mobilità consigliamo anche www.orepod.it, il sito che mette a disposizione la liturgia delle ore (comprese le letture) in podcast.
Pubblicato il
20 aprile 2011 - Commenti
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