12
giu
Una schermata tattica di "Fx Calcio"
Mi piace consigliare Fx Calcio (Fx Interactive), simulatore di calcio per pc, perché ci sono affezionato. Già molti anni fa, alla fine degli anni Novanta (si chiamava allora Pc Calcio), era un titolo “fuori schema”, ovvero fuori dai circuiti della grande concorrenza dei “nobili” Fifa e Pro Evolution Soccer: addirittura si poteva comprarlo in edicola e costava un quarto.
Certo, era più spartano nella grafica e in tanti altri particolari. In compenso c’erano infinite scelte fra cui spaziare e soprattutto una “modalità carriera” semplice e completa. Giocavi a fare l’allenatore e al momento della partita, se volevi, scendevi in campo a dimostrare (manovrando i giocatori) che le tue teorie e i tuoi schemi funzionavano davvero.
È passato del tempo. Fx Calcio si è evoluto, rinunciando al calcio giocato per restare un titolo manageriale. Costa tuttora molto meno di altri videogiochi: 20 euro. La dimensione della progettazione è completa e convincente: dallo stadio allo staff medico, dalle tattiche alla ricerca di nuovi talenti per il vivaio. Se si vuole, si fa al tempo stesso da presidente, da allenatore, da preparatore atletico, da talent scout.
Ecco un video. Benché si riferisca all'edizione spagnola, mostra quel che va visto ed è facile da seguire:
la visualizzazione delle fasi di gioco (si possono dare istruzioni tatiche)
Certo, qualche particolare lascia a desiderare: molte squadre hanno ricevuto nomi strani (per questione di diritti pubblicitari, ma si possono cambiare “a mano”: l’Inter non può continuare a chiamarsi Lombardia…), la visualizzazione delle partite fa venire qualche brivido… Ma nell’insieme è – come è sempre stato – un gioco di fattura onesta e divertente.
Pubblicato il
12 giugno 2013 - Commenti
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03
giu
"Journey" è un premiato e affascinante videogioco per PS3 ambientato in un deserto surreale
Si è tenuta in questi giorni a Milano la Wired Next Fest, riunione di esperti e appassionati di nuovi media tecnologici organizzata dalla rivista Wired.
Tra le molte sollecitazioni, due contrapposte. Uno spunto importante viene da Evgeny Morozov, guru della rete e dei suoi influssi sociali, in questi giorni a Milano per la Wired Next Fest organizzata dall’omonima rivista: “Abbiamo sensori ovunque, che condizionano il nostro comportamento. Ci sono app per mangiare meglio, ombrelli collegati al web che ci dicono se pioverà, bidoni della spazzatura ‘intelligenti’ per sprecare meno. Siamo sempre collegati ai social. Ma dovremmo cercare di capire cosa sta dietro a tutto questo, perché abbiamo smesso di essere critici”.
Direttamente connessi al mondo dei videogiochi sono invece stati gli auspici di altri addetti ai lavori, che ci vedono risorse per agevolare chi è disagiato ma anche per aiutare a comprendere il mondo e per cogliere la distinzione fra ciò che è bene e ciò che è male. Suggestivo l’esempio di Flower, un gioco per PlayStation 3 dove non c’è niente da uccidere né da vincere: si impersona un vento benevolo che raccoglie e trasporta a suo piacere petali di fiori, con effetti emozionanti.
Ecco un video:
Un'immagine del videogioco "Cloud"
Temi trattati abbastanza di frequente in queste pagine digitali. Mettendo in sintonia i due spunti viene da ribadire un concetto: non esistono “i videogiochi”, come non esistono i libri o i film. Esiste questo concreto videogioco, libro, film, con la sua proposta umana di contenuti e di scopi. A ciascuno di noi valutarli. Tutti sappiamo quanto bene possa fare una bella e valida storia, o quanto possa danneggiare un racconto negativo e falsificante.
Dello stesso autore di Flower - Jenova Chen, giovane game designer cinese - è Cloud, un incantevole puzzle fatto di nuvole, per Windows.
Pubblicato il
03 giugno 2013 - Commenti
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