05
apr
Il mondo interminabile dei Pokémon
Si scrivono con l’accento sulla “e” ma si leggono con quello sulla prima “o”: Pòkemon. Me l’ha chiesto un lettore e rigiro la domanda: che ne pensate dei Pokémon? Dopo innumerevoli manga, anime, serie tv, libri, figurine, perfino francobolli per non dire di gadget vari, pochi ricordano che in effetti è proprio nel mondo dei videogiochi che questi buffi mostriciattoli hanno mosso i primi passi (e molti altri successivi, visti i circa 200 milioni di copie venduti).
Li dobbiamo al giapponese Satoshi Tajiri e a Nintendo, che nel 1995 pubblicarono il primi videogioco Pokémon per la console GameBoy. Il nome deriva dall’inglese Pocket Monsters, mostri tascabili; nati come il corrispettivo fantastico degli animali domestici, popolano un mondo fantasioso dove vanno rintracciati, allevati, resi amici e anche utilizzati in combattimenti che non sono mai cruenti, al fine di sconfiggere i “cattivi”.
A me pare che si tratti di un mondo immaginario abbastanza innocuo e simpatico, in cui le dimensioni della solidarietà, dell’amicizia e della fedeltà sono presenti. I due più recenti episodi, Pokémon Versione Bianca e Pokémon Versione Nera tratteggiano una sola storia in due ambienti diversi che possono essere messi in comunicazione congiungendo le due versioni tramite due Nintendo DS collegati. Questo è lo spot pubblicitario:
Che ve ne pare dei Pokémon? Che esperienze ci sono in famiglia?
Pubblicato il 05 aprile 2011 - Commenti (0)