Una cinquantina di sport (cioè altrettante sfide), tra cui il canottaggio
Ho letto su un libro interessante che c’è una parola speciale per descrivere l’“interattività”, vale a dire quell’interazione continua che caratteristica molti testi tipici dell’era digitale, come i siti web e soprattutto – molto di più – i videogiochi.
Questa parola è “immersione”. Ed è proprio vero. In un videogioco ci immergiamo come in mare, indossiamo una maschera per guardare una realtà diversa da una prospettiva particolare, e restiamo immersi finché non ci manca l’aria. Il parallelismo con l’attività davanti allo schermo è evidente, anche perché mentre giochiamo molti sensi sono coinvolti: la vista, l’udito e anche il tatto, dal momento che mouse o controller sono la nostra strada di comunicazione (i tecnologi dicono “la nostra interfaccia”) con l’ambiente “sottomarino” del videogioco.
E così come quando ci immergiamo in mare, l’aria può mancarci molto presto, se ci annoiamo, oppure durare a lungo, grazie alle “bombole” dell’entusiasmo, del fascino che possono indurre un gioco ben concepito e una storia ben narrata.
Ma proprio questa considerazione me ne fa venire in mente un’altra: forse che “immersione” non è la parola giusta per definire qualsiasi esperienza bella di contemplazione e di comunicazione? Prima che i pc fossero anche immaginati, ci si immergeva – ci si tuffava! – in un bel libro, in un film, in una musica.
La differenza sta in quel di più di tecnologia che, tramite l’interazione, ci porta fisicamente un po’ più in là. Se ci pensate, anche il cinema, con la sua ambientazione buia, offre quel “trasporto” che la tv invece non dà, ed è il motivo per cui lo stesso film di solito arreca più o meno emozione se visto sul grande o sul piccolo schermo.
Immergersi in un videogioco significa poi immergersi nel mondo di cui parla. Lo sa bene chi ha dedicato a SuperMario e a un altro noto personaggio un videogame in tema delle prossime Olimpiadi. Con Mario & Sonic Olimpiadi di Londra 2012 (Sega, per Nintendo Wii e 3DS) si mettono insieme la fantasia di personaggi amati e una delle “fiabe” contemporanee più seguite, le Olimpiadi.
Qui sotto il video di presentazione. Niente di straordinario, per carità, ma un'ambientazione azzeccata.
Pubblicato il 12 marzo 2012 - Commenti (0)