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nov
Parental control, software e telefonini
Walled garden, cioè “giardino cintato”: è il termine tecnico usato per definire i filtri per consentire l’accesso nel web soltanto a siti ritenuti sicuri.
Optenet, azienda che produce sistemi di parental control e di filtraggio dei contenuti web, informa che dal 2006 a oggi i siti a favore dell'anoressia e della bulimia sono aumentati del 470%, le pagine violente del 120%, quelle razziste del 70%, quelle a favore della droga del 62% e la pornografia infantile del 18%. Quest'ultima voce parrebbe la più contenuta, ma in realtà, per sfuggire ai controlli della Polizia, una parte considerevole si è spostata sulle reti P2P (peer-to-peer, reti informatiche concepite per scaricare contenuti) e quindi non è immediatamente censita.
Ho tratto queste informazioni dal sito www.ilfiltro.it, che fornisce ampie istruzioni su come assumere le due iniziative ritenute fondamentali per una famiglia che voglia proteggersi sulla rete: farsi una “biblioteca virtuale”, decidendo a quali siti consentire l’accesso, e rintracciare maniere sicure per impedire, invece, a contenuti indesiderati di farsi strada fino alla porta (virtuale ma realissima!) di casa. Su ilfiltro.it chi vuole trova consigli, confronti e pareri per integrare eventualmente le protezioni sui computer familiari, anche in vista della protezione per videogiocatori.
Per quanto riguarda i cellulari, invece, c’è meno materiale, il che rispecchia la diffusa convinzione (errata) che si tratti tutto sommato di telefonini, cioè di apparecchi innocui. A confermare che non è così ci ha pensato Apple inserendo sull’iPhone e sull’iPod Touch un complesso sistema di restrizioni per contenuti, immagini e testi. Esistono anche software, come Kaspersky Mobile Security, che promettono non solo di bloccare malintenzionati e contenuti sgradevoli, ma anche di “raccontare” ai genitori dove sono fisicamente i (cellulari dei) figli, minuto per minuto. È in arrivo qualcosa di analogo made in Italy: due mesi fa il CNR ha annunciato infatti un sistema iCare Mobile, concepito appositamente per proteggere i minori che usano telefonini.
Pubblicato il 09 novembre 2010 - Commenti (0)