30
ott

La sindrome da ora legale

L’orologio interno che comanda l’addormentamento e il risveglio, l’aumento e la diminuzione della temperatura corporea e della pressione sanguigna, l’attività ritmica del cuore e degli altri organi, si regola soprattutto sulla base dell’alternarsi dei periodi di luce e di buio scanditi dal giorno e dalla notte. Ma, per quanto preciso, l’orologio biologico non è abbastanza veloce negli aggiustamenti. Così, se ci vuole un attimo per adeguarsi all’ora legale o ad un nuovo fuso orario, spostando semplicemente le lancette dei nostri orologi meccanici, all’organismo serve invece qualche giorno per “riprogrammare” tutte “le sveglie”: l’ora dei pasti, quella del sonno, quella della resa fisica e intellettuale. E’ normale quindi che i ritmi del sonno, dell’appetito e delle capacità psicofisiche vengano temporaneamente sconvolti.

Nella maggior parte delle persone i fastidi sono di breve durata e di lieve entità mentre altre, come gli ansiosi e i depressi, fanno più fatica a sincronizzare il proprio orologio interno. Con il cambio di ora legale autunnale, in pratica si va a dormire un’ora prima e quindi si incontra una certa difficoltà ad addormentarsi perché, anche se la sveglia dice che è ora di dormire, corpo e mente in realtà sono ancora ben svegli, una situazione che danneggia in particolar modo coloro che già soffrono di insonnia. Chi poi è abituato ad andare al bagno ad orari precisi può accusare anche qualche irregolarità intestinale e, se si mangia sempre alla solita ora, può capitare di andare a tavola con scarso appetito, non essendo ancora scattato a pieno il segnale di fame. Un consiglio: per una settimana, ritardare di mezz’ora, rispetto al nuovo orario, l’ora dei pasti e, in pari misura, quella del riposo notturno.

Pubblicato il 30 ottobre 2012 - Commenti (0)
25
ott

Previsioni meteo dal 26 al 29 ottobre

Piogge, temporali,  freddo  e anche neve


Dopo 2-3 settimane di tempo bello e soleggiato e addirittura con caratteristiche estive sulle regioni centro meridionali, in questo fine settimana vi sarà un brusco giro di boa perché  proprio in questo fine settimana arriveranno simultaneamente, non solo le piogge, ma anche il freddo e persino al neve, almeno sul Nord Italia. Insomma più che un assaggio di autunno, sarà un assaggio di inverno. Il tutto inizierà venerdì 26 con l’arrivo dalla Spagna di una piovosa perturbazione, la n.6 del mese di ottobre, la quale insisterà sull’Italia fino a domenica. Ma sabato 27 arriverà a ridosso delle Alpi un nucleo di aria fredda di origine polare la quale poi nella notte tra sabato e domenica si riverserà in Val Padana con gelidi venti di Bora. Gli effetti di questa irruzione di aria fredda? Nevicate, domenica, fino a bassa quota su Alpi, Prealpi, Appennino emiliano, entroterra ligure e persino in pianura su Basso Piemonte, Piacentino e Parmense.

Ma ecco nei dettagli l’evoluzione del tempo:

  • Venerdì 26: Molte nubi su tutta l’Italia. Al mattino piogge su Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Pavese, Milanese, laghi lombardi, Sardegna, Toscana. Al pomeriggio rovesci e qualche temporale su Campania, Sardegna  e tutto il Centronord, tranne Marche, Abruzzo, Molise, forti su Versilia. Nella sera rovesci ovunque, forti su Basso Lazio, Napoletano. Deboli nevicate su Val d’Aosta a quote medio-alte. Temperature massime in calo di 3-4 gradi al Nord.
  • Sabato 27: Al mattino rovesci su Alpi, Venezie, Levante Ligure, regioni tirreniche e appenniniche  e forti su coste di Lazio-Campania.Al pomeriggio rovesci e qualche temporale su tutta l’Italia, tranne Sicilia e coste di Marche-Abruzzo-Molise-Puglia, forti su levante ligure, Lazio, Campania. Nella sera rovesci ovunque tranne  Sicilia e coste di Abruzzo-Molise-Puglia  e forti su Campania, Veneto. Neve sulle Alpi oltre 1000-1300 metri.
  • Domenica 28: Al mattino piogge ovunque, tranne Abruzzo, Molise, medio-alta Puglia. Neve su Alpi e Appennino emiliano fino a quote basse; neve anche in pianura su Basso Piemonte, Piacentino, Parmense.  Al pomeriggio schiarite su Val d’Aosta, Verbano, Alpi lombarde. Nella sera piogge su Venezie, Emilia, Romagna, regioni tirreniche, Isole. Temperature massime in calo di 7-8 gradi al Nord  e su valori intorno 8-12 gradi.
  • Lunedì 29: Al mattino rasserena su Toscana, Umbria, Lazio e Nord Italia; ancora piogge su Marche, Abruzzo, Molise e Calabria. Freddo al Nord. Al pomeriggio migliora su quasi tutta l’Italia.

Pubblicato il 25 ottobre 2012 - Commenti (0)
24
ott

Un settembre da record



E’ stato il più caldo degli ultimi 133 anni.

A livello globale il mese di settembre di quest’anno è stato davvero eccezionale: secondo le analisi della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’agenzia americana che studia Oceani e Atmosfera, le temperature medie planetarie sono state di 0,67 gradi superiori al valore medio del XX secolo facendo di questo mese il settembre più caldo dal 1880 a oggi a pari merito con quello del 2005!
Come mostra l’immagine, fra le regioni in cui le temperature sono rimaste insolitamente alte, anche di 3-4 gradi oltre la norma (aree colorate di rosso più scuro), spiccano soprattutto le zone interne della Russia, il Giappone, l’Europa Orientale, gran parte del Canada e le zone dell’America Latina comprese fra Paraguay e Argentina Settentrionale.
Per i due emisferi presi separatamente invece il record è stato solo sfiorato: per il nostro Emisfero infatti quello di quest’anno è il secondo settembre più caldo di sempre dopo quello del 2005, mentre nell’Emisfero Meridionale le temperature medie mensili di settembre 2012 sono seconde solo a quelle del 1997.
In ogni caso le eccezionali temperature di settembre 2012 non fanno altro che confermare come il nostro Pianeta si stia surriscaldando (fenomeno noto come Global Warming): si tratta infatti del 331° mese consecutivo con temperatura superiore al valore medio del XX secolo, e per trovare un mese “più fresco” del normale bisogna tornare indietro di oltre 30 anni, fino al settembre del 1976!

Pubblicato il 24 ottobre 2012 - Commenti (0)
23
ott

Aerare la casa con la nebbia: i falsi miti

La nebbia è un inequivocabile sintomo che l’umidità relativa dell’aria in quel luogo e in quell’istante  ha raggiunto il valore del  100%.  Ricordiamo che l’umidità relativa indica non tanto quanti grammi di vapore ci sono nel volume d’aria considerato ma piuttosto quanto l’aria sia più o meno vicina alla saturazione: ad esempio, una umidità relativa del 70% significa che alla massa d’aria manca ancora, a quella temperatura, il 30%, per diventare satura e quindi condensare sotto forma di nebbia o di nube.

La casalinga che, al primo mattino, vuole aprire le finestre per cambiare l’aria, potrebbe di conseguenza pensare che, se lo facesse, l’umidità in casa aumenterebbe.

Niente di più sbagliato!

In effetti negli ambienti chiusi con  una temperatura interna  di 20 °C e umidità relativa intorno 60% - i valori ottimali  dal punto di vista del confort fisiologico -  l’umidità assoluta reale, a quella  temperatura, equivale a circa 12.5 grammi di vapore per  metro cubo di aria. Supponiamo allora che, con tali iniziali condizioni, in una mattina nebbiosa con aria esterna a zero gradi (e quindi umidità assoluta  pari a 4.5 grammi per metro cubo), decidiate di aprire le finestre per il ricambio dell’aria, e supponiamo che, a seguito di tale azione, la temperatura dei locali  scenda fino 10 °C.

Il rimescolamento  tra il metro cubo di nebbiosa aria esterna con contenuto di 4.5 grammi e quella  interna,  inizialmente con 12.5 grammi per metro cubo darà luogo, all’interno dell’ambiente, a una nuova massa d’aria, il cui contenuto di vapore sarà, ovviamente, all’incirca la media dei due valori ovvero circa  9 grammi metro cubo.

Conclusione: l’aria  nei locali appena aerati passerebbe dai 12.5 grammi per metro cubo ad appena  9 grammi: insomma diventerebbe più secca di quella preesistente.

Paradossale, vero? È chiaro allora che le casalinghe che nelle giornate nebbiose non aprono le finestre, nel timore che entri in casa troppa umidità, in realtà compiono un madornale errore!

Pubblicato il 23 ottobre 2012 - Commenti (0)
18
ott

Previsioni meteo dal 19, 20 e 21 ottobre

Sull’Italia è ritornato l’anticiclone  Nord  africano che assicurerà  bel tempo su tutta la penisola fino a domenica, temperature sopra la media ma gradevoli e anche molte nebbie al Centronord. Soltanto  intorno al 21 l’anticiclone inizierà a ritirarsi dalla penisola, favorendo l’arrivo dalla Spagna di  una prima debole perturbazione che interesserà lunedì  dapprima solo le Isole, Il Piemonte e la Liguria.

Ma ecco nei dettagli il tempo previsto fino  a lunedì:

  • Venerdì 19:  un po’ di innocue nuvole su Val Padana occidentale, Liguria, Emilia, Toscana, Sardegna. Nebbie al primo mattino su Veronese, Trevigiano, Mantovano, Milanese, Umbria.  
  • Sabato 20: un po’ di nubi innocue su Ovest Piemonte, Emilia, Sardegna,: qualche nebbia di notte e al primo mattino  su Pianura padano-veneta  e valli del Centro.
  • Domenica 21: nuvoloso su Ovest Piemonte, Ponente ligure, Sardegna; qualche pioggia dal pomeriggio su Alpi Marittime, Alpi occidentali, Cuneese, Ponente ligure;  Dalla sera rovesci su Ovest della Sardegna. Nebbie al mattino su Veneto  e valli del Centro. 
  • Lunedì 22:  un po’ di nubi su Piemonte, Emilia, regioni centrali; molte nubi e rovesci sparsi su Sardegna e Ovest Sicilia.  Nebbie su Basso Veneto, Lombardia, valli del Centro.

Pubblicato il 18 ottobre 2012 - Commenti (0)
16
ott

Il sole al tramonto … non c’è!

La densità dell’aria, nulla ai limiti dell’atmosfera, cresce rapidamente verso il basso fino a raggiungere il valore massimo al suolo. Questa circostanza sottopone i raggi solari a forti deviazioni dalla traiettoria rettilinea (rifrazione). Infatti via via che i raggi avanzano verso il suolo, passando dagli strati superiori meno densi a quelli inferiori molto più densi, sono costretti ad avvicinarsi alla normale dello strato atmosferico attraversato – la normale coincide con la verticale del luogo – subendo in tal modo una progressiva deviazione verso il basso tanto che la traiettoria non risulta più una linea retta bensì una curva. Questo fa sì che il nostro occhio – ingannato come nel caso del bastone spezzato in acqua. – veda il sole là dove in realtà non c’è e comunque più alto sull’orizzonte di quarto non sia in realtà. Per questo motivo il sole al tramonto può essere visto ancora per circa due minuti anche dopo il suo tramonto e analogamente all’alba lo vediamo apparire qualche minuto prima che sorga. Insomma è come e se il sole al tramonto si divertisse a fare giochi di magia. Solo a mezzogiorno il sole è proprio là ove lo vediamo perché ora i raggi solari non vengono rifratti perché il loro percorso coincide con la verticale del luogo. (Figura sole apparente)

Pubblicato il 16 ottobre 2012 - Commenti (0)
12
ott

Previsioni meteo dal 13 14 e 15 ottobre

Oggi, venerdì 12, una perturbazione atlantica (la n. 3 di ottobre) in arrivo dalla Francia raggiungerà in Nord Italia con molte nuvole ma pochi fenomeni. Le correnti da sudovest che invece precedono la perturbazione stessa richiameranno, sempre oggi, un piovoso sistema nuvoloso dal Nord africa verso le regioni centrali. La perturbazione insisterà sull’Italia fino a domenica 14, portando piogge ovunque e anche qualche nevicata sulle Alpi oltre 1500-1600. Lunedì 15 ancora tempo piovoso per un’altra perturbazione atlantica (la n. 4 di ottobre) la quale insisterà sull’Italia fino a mercoledì 17. Temperature in calo nei valori massimi di 2-3 gradi al Centronord. Ma ecco nei dettagli il tempo previsto fino a lunedì.

Sabato 13 Molte nubi ovunque. Piogge ovunque tranne Alpi occidentali, Bassa Toscana, Sardegna: migliora ovunque nella sera. Temperature in calo al Centronord. Maestrale sulla Sardegna.

Domenica 14
Molte nubi al Centronord; poco nuvoloso o nuvoloso sul resto d’Italia. Al mattino qualche pioggia su Friuli, Venezia Giulia, Dolomiti, Calabria. Al pomeriggio piogge su Alpi, Lombardia, Piemonte. Nella sera rovesci su Toscana e su tutto il Nord, tranne Emilia, Romagna.

Lunedì 15
Molte nubi su tutta l’Italia. Al mattino rovesci su tutto il Nord, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Isole e di forte intensità sulle coste tosco-laziali. Al pomeriggio rovesci su tutta l’Italia, forti sul Lazio: Nella sera migliora al Sud e regioni adriatiche, forti sul Lazio. Forti venti meridionali su tutti i mari

Pubblicato il 12 ottobre 2012 - Commenti (0)
09
ott

La Terra morirà... tra pochi miliardi di anni

Foto Thinkstock.
Foto Thinkstock.

Fine della Terra? È una cosa certa. Innanzitutto perché il sole tende ad ingigantirsi cosicché nel corso di qualche miliardo di anni fagociterà tutto il sistema solare.

Ma la vita sulla Terra avrà termine molto prima della fine del Sole. Infatti il calore emesso dalla nostra stella aumenta di circa il 5% ogni miliardo di anni, con effetti prima o poi devastanti e irreversibili sul clima del nostro pianeta.

Però probabilmente sarà la Luna a mettere per prima fine alla Terra. Il tutto a causa delle onde di marea diurna sollevate dalla Luna sugli oceani e che, propagandosi in senso opposto a quello di rotazione della Terra, generano attrito con la superficie solida del pianeta. Ecco perché la Luna ne rallenta la velocità, seppure di una quantità infinitesima (circa 2 secondi ogni 100.000 anni). In effetti la durata del giorno ha subito un progressivo consistente allungamento nel corso dei millenni tanto che l’anno solare, che 600 milioni di anni or sono era composto di 424 giorni - ovvero un giorno durava appena 20 ore! - si è ridotto poi a 370 giorni 100 milioni di anni fa, per portarsi infine agli attuali 365. Ma il fenomeno ovviamente riserva anche una inquietante prospettiva per le sorti future del nostro pianeta. Infatti, al ritmo attuale di 2 secondi di ritardo ogni 100.000 anni, verrà il momento, tra qualche miliardo di anni, in cui la Terra sarà quasi immobile su stessa. Da quel giorno non vi sarà più alternanza tra giorno e notte e cesserà dunque anche la vita.

Pubblicato il 09 ottobre 2012 - Commenti (0)
05
ott

Il tempo nel weekend

Dapprima bello, poi domenica nuvoloso e lunedì un po’ freddo sull’Adriatico

Tempo bello soleggiato e temperature gradevoli fino a sabato 6 ottobre sull’Italia. Domenica invece cielo nuvoloso su tuttala penisola per l’arrivo di una perturbazione dalla Scandinavia (la perturbazione n.1 di ottobre per l’Italia). La perturbazione sarà seguita da aria piuttosto fresca (fino a 30 gradi sotto zero alla quota di 5500 metri) la quale raggiungerà i Balcani alla fine di domenica. Poi lunedì 8 le correnti fredde si riverseranno con venti di Bora sulle regioni adriatiche ove daranno luogo a un calo delle temperature di 3-4 gradi.

Ma ecco nel dettaglio che tempo farà:

Venerdì 5

Un po’ di nuvole innocue sul Nord Italia; sereno sul resto d’Italia. Temperature massime comprese tra 21 e 26 gradi, 26-28 sulle Isole.

Sabato 6

Sereno su quasi tutta l’Italia. Qualche banco di nebbia di notte e al primo mattino nelle pianure del Nord. Temperature massime intorno 21-25 gradi; 26-28 sulle Isole.

Domenica 7

Cielo nuvoloso su quasi tutta l’Italia, qualche debole pioggia su Friuli e Venezia Giulia. Temperature massime in lieve calo.

Lunedì 8

Nuvoloso in pianura padano-veneta, Marche, Umbria, Campania, Calabria. Temperature in calo al Nord. Un po’ freddo sulle regioni adriatiche.

Pubblicato il 05 ottobre 2012 - Commenti (0)
03
ott

Maltempo record in Gran Bretagna

Regno Unito investito da violentissima perturbazione

La scorsa settimana alcuni paesi europei hanno fatti i conti con episodi di forte maltempo e, in particolare, un’intensa perturbazione ha investito il Regno Unito, su cui si sono scatenati venti molto forti e piogge torrenziali. L’ondata di deciso maltempo che ha colpito il Regno Unito ha causato l’allagamento di molte zone, specie nello Yorkshire e in Galles, con migliaia di persone che sono state costrette ad abbandonare le loro case, estese interruzioni delle principali vie di comunicazione (chiusa per ore anche la principale arteria stradale della Gran Bretagna) e l’esondazione di diversi fiumi, soprattutto nel nord dell’Inghilterra. Del resto la prima intensa perturbazione autunnale di quest’anno, visibile anche nell’immagine del satellite mentre attraversava le Isole Britanniche, in circa 24 ore fra lunedì 24 e martedì 25 settembre ha scaricato in alcune regioni britanniche la stessa quantità di pioggia che mediamente cade nell’intero mese di settembre e addirittura in alcune zone ne è caduta il doppio di quella normalmente attesa nel corso di tutto il mese. Secondo gli esperti del Met Office quella della scorsa settimana è per la Gran Bretagna la più intensa perturbazione di settembre degli ultimi 30 anni: la pressione nel suo centro infatti è scesa fino a 973 millibar, paragonabile quindi a quella che si osserva in alcuni uragani, e per trovare valori più bassi in questo mese bisogna tornare indietro fino al 1981 quando una violenta perturbazione attraversò il Regno Unito accompagnata da un minimo di pressione di 970 millibar.

Pubblicato il 03 ottobre 2012 - Commenti (0)
02
ott

Perché le foglie in autunno ingialliscono?

Foto ThinkStock
Foto ThinkStock

Nelle foglie verdi è presente un pigmento, la clorofilla, la quale assorbe la luce solare, ma non tutta (altrimenti le vedremmo nere!), soltanto le bande del blu e del rosso, mentre quelle del verde vengono riflesse. Ma la clorofilla non è una molecola molto stabile: l'esposizione al sole tende a degradarla, e la pianta deve continuamente sintetizzarla per mantenerne stabile la concentrazione. Un altro tipo di pigmento delle foglie è il Carotene, la cui funzione è quella di trasferire l'energia luminosa alla clorofilla. Ma il Carotene, a differenza della clorofilla, assorbe il blu-verde e riflette il giallo e per di più è più persistente della clorofilla. Una terza classe di pigmenti sono gli antociani che assorbono il blu e il verde e riflettono il rosso. Durante l'autunno, a causa della rapida riduzione della radiazione solare e della interruzione di nutrienti da parte delle radici, le foglie non sono più in grado di produrre clorofilla cosicché prevalgono i pigmenti di carotene e di antociani che danno il colore giallo e rosso alle foglie creando il cromatismo tipicamente autunnale.

Pubblicato il 02 ottobre 2012 - Commenti (0)

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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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