30
gen

Perturbazione da record sopra l'Europa

Una perturbazione da record è quella che sta attraversando l’Europa

In questo inizio di settimana l’Italia è stata investita da una nuova perturbazione, la numero 10 di gennaio.
In realtà le nubi, le piogge e le nevicate che hanno raggiunto la nostra Penisola sono solo la retrovia di una perturbazione decisamente più intensa che, proveniente dall’Atlantico, sta attraversando il nostro continente.
La perturbazione, ribattezzata Jolle dall’Istituto Meteorologico di Berlino, fotografata (nell’immagine) anche dai satelliti dell’EUMETSAT, mentre si avvicinava al nostro continente ha acquistato un’enorme potenza e tra venerdì e sabato scorsi la pressione al suo interno è crollata fino a 930 millibar, paragonabile cioè a quella che si osserva all’interno dei cicloni tropicali.
In effetti nei giorni scorsi Jolle ha prodotto venti di tempesta a circa 100 chilometri orari, ma con raffiche a oltre 120 chilometri, e quindi venti a forza uragano. Grazie a queste eccezionali caratteristiche Jolle è diventata una delle perturbazioni atlantiche più potenti dell’era moderna.
Nel corso degli ultimi due secoli infatti solo in sei occasioni si sono formate perturbazioni atlantiche più potenti, ovvero caratterizzate da minimi di pressione ancor più basse: la più intensa in assoluto è quella che nel gennaio del 1993 fu accompagnata da un minimo di pressione di 913 millibar, seguita da quella che nel dicembre 1986 vide la pressione scendere fino a 920,2 millibar, mentre bisogna tornare indietro fino al febbraio del 1870 per trovare la terza perturbazione più potente di sempre, con un minimo di pressione di 921 millibar.

Pubblicato il 30 gennaio 2013 - Commenti (0)
27
nov

Wind Chill, il vento che aumenta il freddo

La temperatura dell’aria misurata dal termometro coincide con quella effettivamente avvertita dal nostro corpo soltanto nel caso in cui l’aria sia poco ventilata.
Però in presenza di vento più o meno intenso, le nostre sensazioni di freddo sono in apparente contrasto con letture del termometro.
Il motivo? Un vento che superi appena i 10 km all’ora riesce a rimuovere la sottile pellicola di aria tiepida, a temperatura quasi corporea, a contatto con la nostra pelle - una specie di cuscinetto che ci isola dall’ambiente - sostituendola con l’aria esterna, decisamente più fredda.
Ecco perché le giornate ventose ci sembrano più fredde di quelle con calma di vento, anche se il termometro segna la stessa temperatura.

La sensazione di freddo da parte del corpo per effetto del vento è un fenomeno noto come wind chill.
Ad esempio, con una temperatura termometrica di zero gradi e un debole vento di 10 km all’ora, il corpo avverte, in genere, una temperatura di 2 gradi circa sotto zero. Se poi il vento soffia a 30 km all’ora, la temperatura avvertita è addirittura di 15 gradi sotto zero.
Ecco perché in montagna, con temperature prossime a zero e venti intensi - cosa abbastanza frequente in inverno a quote superiori a 1000 metri - si rischia spesso l’assideramento. Consigli: quando soffiano venti gelidi, munirsi sempre di guanti, sciarpa e cappello per coprire le parti più esposte del corpo. Per stimare la temperata tura effettiva in presenza di vento, potete impiegare la tabella allegata.

Pubblicato il 27 novembre 2012 - Commenti (0)
03
lug

Condizionatori: amici o nemici?

(foto Thinkstock)
(foto Thinkstock)

E’ appena iniziata una nuova ondata di caldo che interesserà quasi tutta la penisola e allora in queste situazioni è necessario aiutare il corpo a raffreddarsi.
Per questo anche l’uso di condizionatori d’aria può essere utile, sempre se fatto con cautela e intelligenza, perché non solo è in grado di fornire un comfort adeguato, ma è di fondamentale aiuto per i cardiopatici perché riduce di molto gli sforzi cardiocircolatori necessari per combattere eccessivi sbalzi di temperature o ondate di caldo eccezionali. Ma il condizionatore è un’arma a doppio taglio e, se usato impropriamente, è molto più probabile ricavarne un danno piuttosto che un beneficio. Il problema è lo sbalzo di temperatura che il nostro organismo deve sopportare passando da un ambiente caldo e umido a un ambiente condizionato in maniera esagerata (macchina, ufficio, abitazione).

Il nostro corpo infatti non sopporta sbalzi termici superiori ai 6/7 °C: passare ad esempio da una temperatura di 34 °C a una di 22/23 °C è veramente pericoloso. Per evitare danni alla nostra salute bisognerebbe impostare la temperatura in modo che non ci siano più di 5-6 gradi di differenza rispetto all’ambiente esterno.
Anche la velocità con cui l’aria esce dal condizionatore va regolata con attenzione: mai puntarsi il getto addosso e comunque mai tenerlo troppo forte. Altrimenti torcicollo, raffreddore, otite, laringite, bronchite sono subito in agguato. Gli stessi disturbi possono essere causati anche da altre nostre disattenzioni: rimanere bagnati dopo una nuotata quando soffia un “bel venticello”, viaggiare in auto con i finestrini abbassati, tenere le finestre spalancate mentre si dorme, uscire nelle ore più calde del giorno, dopo essere rimasti a lungo in un locale condizionato.

Pubblicato il 03 luglio 2012 - Commenti (0)
24
mag

Meteo da venerdì 25 a lunedì 28 maggio

Il caldo in atto sul Nord Italia da due giorni, verrà venerdì spazzato via da un nucleo di aria fredda in arrivo dal Mar Baltico e che raggiungerà l’alto Adriatico per poi propagarsi con freschi venti orientali a tutta la Val Padana ove le temperature massime crolleranno di 6-7 gradi rispetto ai valori calienti di ieri, giovedì. L’aria fresca favorirà anche, tra venerdì e sabato, rovesci e temporali soprattutto sulle regioni di Nordovest,sulle Alpi e al Sud. Ma poi domenica migliora quasi ovunque.

Ma ecco in dettaglio che tempo farà nel fine settimana, secondo le proiezioni del Centro www.meteogiuliacci.it:

Venerdì 25: al mattino su al Nord e Toscana; sereno sul resto d’Italia; rovesci diffusi e qualche temporale su Piemonte, Lombardia, Piacentino, Trentino. Qualche rovescio anche sulla Calabria tirrenica. Nel pomeriggio i rovesci ei temporali si estenderanno anche alle Dolomiti e alla Toscana. Nella sera rovesci su Basso Lazio, migliora sul resto d’Italia.

Sabato 26:
poco nuvoloso o nuvoloso su quasi tutta l’Italia; sereno su Isole e Medio Adriatico. Al mattino piogge su Liguria, Piemonte, Alpi lombarde, Trentino, Trevigiano, Alta Toscana, Foggiano, Campania, Lucania, Alta Calabria. Nella sera bello al Centronord, ancora piogge su Casertano, Napoletano, Foggiano, Est Sardegna, Biellese.

Domenica 27:
bel tempo al Centronord. Al mattino rovesci su Salento, Puglia, Est Sicilia. Nel pomeriggio isolati brevi temporali su regioni alpine e rilievi calabri. Nella sera possibili piovaschi su Verbano, Novarese, laghi lombardi, lago di Garda, Trentino.

Lunedì 28:
prevale quasi ovunque il bel tempo, a parte rovesci diffusi al mattino e al pomeriggio su Alpi occidentali e Alpi marittime e, a parte isolati temporali pomeridiani su Alpi centro-orientali, Appennino ligure e centrosettentrionale.

                                                                                                            www.meteogiuliacci.it

Pubblicato il 24 maggio 2012 - Commenti (0)
16
mag

Dal caldo al freddo

 
          Il brusco balzo all’indietro del tempo

Nella seconda parte della scorsa settimana abbiamo vissuto un vero e proprio anticipo d’estate, in particolare fra venerdì e sabato, quando abbiamo goduto di giornate ovunque belle e soleggiate, condite da temperature pomeridiane quasi ovunque comprese fra 25 e 30 gradi, con punte addirittura fino a 31-32 gradi. Ma poi, all’improvviso, tra la fine di sabato e la giornata di domenica, sole e caldo hanno lasciato il posto a temporali, fresco e vento. Anche i satelliti meteorologici hanno fotografato, in questa immagine, il fronte di aria fredda atlantica che nelle prime ore di domenica ha scatenato numerosi intensi temporali sulle pianure del Nord. Ma ancor più delle piogge, a tratti forti, protagonista della giornata di domenica è stato soprattutto il crollo delle temperature, con le massime (cioè le temperature delle ore più calde) che da un giorno all’altro sono scese anche di 16-18 gradi.

Le correnti decisamente fresche che accompagnavano la perturbazione infatti in poche ore hanno spazzato via il caldo dal sapore estivo, e la colonnina di mercurio dei termometri in molte città è tornata a segnare temperature da inizio primavera: in particolare a Bologna la massima è crollata dai 32 gradi di sabato ai 14 di domenica, a Milano si è passati dai 30 di sabato ai 16 di domenica e a Venezia i 26 gradi di sabato sono stati sostituiti dai decisamente più freschi 13 gradi di domenica. Insomma, un energico scossone che almeno al Nord ci ha riportato, in un solo giorno, da temperature tipiche di inizio luglio (e quindi piena estate) a valori tipici del mese di marzo.

Pubblicato il 16 maggio 2012 - Commenti (0)
10
mag

Previsioni dall' 11 al 14 maggio

Sarà un fine settimana dal doppio volto. Infatti nel breve volgere di 48 ore passeremo dal sereno e caldo portato dall’anticiclone Nord africano su gran parte del Centronord, ai temporali tra la fine di sabato e la notte di domenica sul Nord Italia e poi nel corso di domenica anche sul Centro.
Il caldo darà luogo tra oggi e domani a temperature superiori a 29 gradi su tutto il Nord, su interno Toscana, Umbria e Lazio con valori massimi di 31-32 gradi su Trentino-Alto Adige, Veneto, Bassa Emilia, Est Lombardia, Interno Toscana.
L’arrivo dell’aria fredda provocherà tra sabato e domenica un raffreddamento di 10-15 gradi su quasi tutto il Centronord. Insomma si passerà, specie al Nordest, dal caldo al freddo in appena 24 ore. I temporali saranno numerosi e violenti nella notte tra sabato e domenica su Trentino, Veneto, Lago di Garda, Mantovano, regioni ove non sono da escludere locali nubifragi. Possibili trombe marine lungo le coste romagnole.

Ma ecco in dettaglio il tempo che farà fino a lunedì:

Venerdì 11: bello e soleggiato su tutta l’Italia

Sabato 12: sereno sulle regioni di Nordovest, nubi in aumento su quelle di Nordest e sul Levante ligure. Al pomeriggio temporali su Dolomiti, Friuli, Venezia Giulia. Nella sera molti temporali su est Lombardia, Dolomiti, Venezie e di forte intensità su Veneto, Mantovano, Trentino, Ferrarese. Nella notte temporali su tutto il Nord Italia (tranne Ovest Piemonte, Val d’Aosta, Liguria) forti sul Veneto; nevicate sul Trentino oltre 1400 metri; possibili trombe marine lungo le coste romagnole.

Domenica 13: al mattino rovesci e temporali su tutto il Nord (tranne Dolomiti, Friuli), su Alta Toscana, Umbria. Al pomeriggio nubi su tutto il Nord e regioni del Medio Adriatico; rovesci su Emilia, Prealpi lombarde, Alpi Marittime; temporali sulle regioni centrali (tranne le coste laziali) e forti sull’Umbria. Nella sera temporali su Foggiano, Napoletano, regioni centrale (tranne Toscana, Marche), forti sull’Abruzzo.

Lunedì 14: bello su Sardegna e quasi tutto il Centronord; rovesci etemporali su Nord Sicilia, Abruzzo, Molise e al Sud.

Pubblicato il 10 maggio 2012 - Commenti (0)
19
apr

Il tempo fino a lunedì

Mercoledì 18 aprile una perturbazione in arrivo dal Nord Atlantico ha raggiunto le Isole Britanniche, con un inusuale valore centrale di ben 975 hPa. Si soffermerà sull’Inghilterra fino al giorno 23 aprile, sfornando in rapida sequenza ammassi nuvolosi più o meno piovosi diretti verso il Mediterraneo Nord occidentale e l’Italia, con una breve tregua però proprio tra sabato 21 e domenica 22. L’ultima perturbazione, sempre figlia di Madeleine, arriverà sull’Italia appunto il 23 aprile.
Per quanto riguarda le temperature, seguiterà però a fare un po’ di freddo al Nord nella giornata di venerdì, mentre sabato e domenica le temperature risaliranno di 3-4 gradi, pur restando ancora al di sotto della media specie sul Nord Italia.

Ma ecco in dettaglio il tempo fino a lunedì:

Venerdì
Bel tempo su Alessandrino, Torinese, Novarese, Ponente ligure, Puglia, Materano, Sud Sicilia e quasi tutta la Sardegna. Piogge sul resto d’Italia; acquazzoni su Lazio, Salernitano, Alta Calabria; temporali su bassa Toscana, Nordest Sardegna; nevicate sulle Alpi oltre 1300 m.

Sabato
Nubi su Alpi, Venezia, Basso Piemonte, zone interne del Centro, rilievi del Sud; sereno sul resto d’Italia; rovesci qua e là su Friuli, Venezia Giulia, Bellunese e Cuneese; qualche temporale pomeridiano sui rilevi lucani e campani. Deboli nevicate su Alpi centro-occidentali oltre 1500m.

Domenica
Bel tempo su Piemonte, Ponente ligure, Mantovano, Veronese, Medio-bassa Emilia, Romagna, coste marchigiane, abruzzesi e molisane e su tutto il Meridione. Piogge su Friuli, Venezia Giulia, resto del Veneto e della Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio, rilievi di Marche-Abruzzo-Molise. Qualche temporale pomeridiano sul Piacentino. Deboli nevicate sulle Alpi oltre 1500m.

Lunedì
Molte nubi su Alpi con deboli nevicate oltre 1500 m su Valtellina e Alto Adige. Bel tempo sul resto del Nord, Sardegna, Bassa Toscana. Nubi sul resto del Centrosud; piogge su Media Toscana, Umbria, Marche, medio-alto Lazio, Puglia, Lucania, Salernitano, Alta Calabria, interno Siiclia.

www.meteogiuliacci.it

Pubblicato il 19 aprile 2012 - Commenti (0)
09
feb

Il tempo previsto fino a lunedì

Il vortice di bassa pressione sull’Italia richiama intensi eventi gelidi siberiani verso le regioni centro-settentrionali.
Il vortice di bassa pressione sull’Italia richiama intensi eventi gelidi siberiani verso le regioni centro-settentrionali.

Freddo, neve, pioggia evento nel fine settimana sull’Italia. Infatti una improvvisa e brusca irruzione di aria siberiana sul Nord Italia e sulle regioni del Medio Adriatico nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10, si propagherà, nella giornata venerdì a quasi tutta l’Italia. L’arrivo dell’aria siberiana genererà un vortice di bassa pressione con centro dapprima sul Medio Tirreno e poi sull’Italia centrale. Il contrasto tra le umide e tiepide correnti meridionali sospinte sull’Italia dal vortice di bassa pressione e se le gelide correnti siberiane in arrivo soprattutto al centro nord, darà luogo a nevicate diffuse su tutte le regioni di Nordest, sulle regioni centrale e su quelle appenniniche, con massima durata di 36-48 ore su Emilia, Romagna Marche , Abruzzo, ovvero proprio sulle regioni che negli ultimi giorni sono state messe in ginocchio da altre eccezionali nevicate. Parziale miglioramento tra domenica e lunedì Il freddo sarà intenso al Centronord e sulle regioni adriatiche, perché qui, al calo delle temperature, si aggiungerà l’ulteriore sensazione di freddo portata dagli intensi e gelidi venti siberiani.

Ma ecco in dettaglio il tempo giorno per giorno:

Venerdì 10: nuvoloso o molto nuvoloso al Nord; nevicate anche in pianura e lungo le coste su Emilia, Romagna, Nord Sardegna, regioni centrali, tranne le coste laziali. dalla sera neve anche su tutto il Lazio, Capitale compresa. Neve fino a bassa quota su Campania, Lucania, Gargano, Sila. Rovesci sul resto Meridione.

Sabato 11: sereno su Alpi centro-occidentali; molte nubi sul resto d’Italia. Neve su Alpi Carniche, Veneto, Emilia, Romagna, regioni centrali (tranne le coste abruzzesi e molisane, Nord della Sardegna). Neve fino bassa quota sui Campania, Lucania, Sila. Nel pomeriggio cessa di nevicare lungo le coste toscane; neve invece anche su Friuli e Venezia Giulia. Piogge sul Meridione. Nella sera ancora neve su Emilia, Romagna, Umbria, rilievi abruzzesi, Nord Sardegna, Sila.

Domenica 12: molte nubi al Centronord; poco nuvoloso o nuvoloso al Sud e Isole. Neve su Alpi Carniche, Emilia, Romagna, Umbria,. Nel pomeriggio neve su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise. Piogge sulla Campania. Lunedì 13: molte nubi su tutto il Centronord, tranne le Alpi. Poco nuvoloso o nuvoloso al Sud e sulle Isole. Deboli nevicate su Marche, Gargano, rilievi abruzzesi, calabro-lucani, Nord Sardegna. Piogge su Campania e Calabria.

www.meteogiuliacci.it

Pubblicato il 09 febbraio 2012 - Commenti (0)
07
feb

Un’ondata di gelo e neve da record


L'ondata di gelo e neve è paragonabile a quelle storiche del 1929, 1956 e 1985.

Nell’ultima settimana all’improvviso l’inverno ha alzato prepotentemente la voce e l’Italia è piombata in un’ondata di gelo e neve che si può tranquillamente considerare fra le più intense degli ultimi 100 anni, paragonabile a quelle del 1929, 1956 e 1985. La neve è caduta abbondante in molte zone dell’Italia, specie nel versante adriatico della penisola: numerosi paesi nell’entroterra di Romagna, Marche, Abruzzo e Molise risultano difatti bloccati da oltre un metro di neve, ma la neve sta creando grandi disagi anche in altre regioni del Paese mentre Roma, con la copiosa nevicata di venerdì 4 febbraio, ha dovuto far fronte a un’emergenza assai insolita per una città che anche in inverno gode normalmente di un clima relativamente mite. Insomma, tanta neve già dagli inizi della settimana passata.

Il gelo invece ha raggiunto l’apice nel fine settimana, con le temperature che hanno toccato valori anche di oltre 10 gradi sotto zero e che in molte zone del Centro nord son rimaste negative per tutto il giorno. L’ondata di forte maltempo invernale, oltre all’Italia, in realtà ha interessato anche buona parte dell’Europa Orientale e Centrale, ed è stata scatenata dalle gelide correnti siberiane provenienti dai confini più orientali del continente. L’immagine, che descrive le analisi degli studiosi della NOAA, mostra in particolare come nella settimana tra il 29 gennaio e il 4 febbraio quasi tutta l’Europa abbia dovuto sopportare temperature inferiori alla norma, in alcuni casi anche di 9-10 gradi (tonalità del blu scuro), mentre in Italia a battere i denti dal freddo sono state soprattutto le regioni del Centro nord.

Pubblicato il 07 febbraio 2012 - Commenti (0)
26
gen

Freddo e neve al Nord, piogge al Sud

Un fine settimana che minaccia di essere all’insegna del maltempo con freddo intenso al Nord, neve anche in pianura su Piemonte e Ovest Lombardia, piogge su Liguria, Medio Adriatico, Isole e al Sud. Il ritorno di una fase di tempo prettamente invernale è collegata all’arrivo di un vortice di bassa pressione, ora sulle Isole britanniche ma che, sabato 28, raggiungerà il Sud della Francia, per poi sfociare nel Mediterraneo Nord occidentale, ad Ovest della Corsica. Il freddo intenso entro la fine del mese si propagherà a tutta l’Italia ove insisterà fino a tutta la prima settimana di febbraio. Per di più è probabile, intorno al 31 gennaio, un secondo episodio nevoso che, questa volta, dovrebbe coinvolgere non solo il Piemonte e la Lombardia ma anche l’Emilia e la Toscana. Insomma quest’anno la tradizione popolare dei “giorni della merla” è stata pienamente rispettata.

Ma ecco in dettaglio il tempo per il fine settimana.

Venerdì 27: nubi su Alpi, regioni di Nordovest, Isole maggiori, deboli nevicate in Val d’Aosta; sereno sul resto d’Italia; gelate nelle zone interne del Centro; freddo su Puglia, Calabria ionica;

Sabato 28: cielo molto nuvoloso o coperto su tutte l’Italia; piogge in Liguria, Sudest Sardegna;; nevicate moderate su Val d’Aosta e anche in pianura dal pomeriggio sul Piemonte e dalla sera anche sulla Lombardia occidentale; nevicate fino a bassa quota anche sui rilievi liguri. Freddo su tutto il Nord Italia.

Domenica 29: coperto su regioni di Nordovest; sereno su Toscana e Lazio; nuvoloso sul resto d’Italia; piogge sul Ponente ligure, Marche, Abruzzo Molise e su tutto il Meridione (tranne la Campania); temporali sulle Isole; neve su Val d’Aosta e al mattino ancora anche sul Piemonte; neve anche sui rilievi emiliani e vicine zone pedemontane. freddo su tutto il Nord Italia.

Lunedì 30: nuvoloso o molto nuvoloso su tutta l’Italia; piogge su Lazio e coste abruzzesi; temporali sulle Isole; neve oltre 300 metri su Abruzzo e Molise; freddo su tutta l’Italia per gelidi e intensi venti orientali dai Balcani.

                                                                                                             www.meteogiuliacci.it

Pubblicato il 26 gennaio 2012 - Commenti (0)
20
gen

Fine settimana senza freddo, neve e nebbie

Un fine settimana scialbo, dal punto di viste meteo, nonostante il passaggio di due perturbazioni atlantiche. La prima perturbazione, giunta ieri, giovedì, al Centro nord, insisterà sull’Italia anche oggi e domani; la seconda arriverà domenica con riflessi anche sul lunedì. Entrambi le perturbazioni, però, saranno sospinte da forti correnti nord occidentali le quali però, costrette ad aggirare la barriera alpina, lasceranno all’asciutto il Nord Italia, per raggiungere, invece, le regioni centro-meridionali, ma con pochi fenomeni di rilievo. In compenso, le miti e intense correnti Nord atlantiche terranno lontane il gelo e le nebbie e faranno risalire ovunque le temperature.

Ma ecco nei dettagli il tempo che farà da venerdì 20 a lunedì 23 gennaio.

Venerdì: rasserena sulle regioni di Nordovest per arrivo di venti di Foehn; nubi sul resto d’Italia; nevicate sulle Alpi di confine; piogge su Lazio, Est Sardegna e tutto il Sud, tranne la Sicilia. Ventoso con mare mosso sul Medio Tirreno (e quindi anche sull’Isola del Giglio) per venti di Ponente e sulla Sardegna per Maestrale.

Sabato: sereno su regioni di Nordovest; regioni tirreniche, Est Sardegna; un po’ di innocue nuvole sul resto d’Italia; nevicate sulle Alpi di confine centro-orientali; qualche pioggia sul Nordovest della Sardegna. Ventoso con mare mosso sul Medio Tirreno (e quindi ancora anche sull’Isola del Giglio), sulle Isole e al Sud per venti di Maestrale

Domenica: sereno su quasi tutto il Nord, Liguria, Toscana, Sardegna, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria ionica; nubi sul resto d’Italia; piogge su Campania, Ovest Sicilia. Ventoso per Maestrale sulle Isole.

Lunedì: molte nubi al Sud e sulle Isole; poco nuvoloso o nuvoloso sulle regioni centrali, sereno sul Nord Italia. Piogge deboli, su Lazio, Campania, Calabria tirrenica, Ovest Sicilia, Ovest Sardegna. Ventoso sulle Isole e al Sud. 

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Pubblicato il 20 gennaio 2012 - Commenti (0)
18
gen

Alaska sepolta dalla neve


Colpa di un inverno piuttosto mite ma anche molto umido.

La scorsa settimana l’ennesima intensa perturbazione (visibile nell’immagine ripresa dai satelliti della NOAA) ha portato copiose nevicate in Alaska, dove nell’ultimo mese la neve è caduta assai abbondante, creando molti disagi anche in questo stato abituato ai rigori dell’inverno artico. La neve difatti in tutto il territorio alaskano è caduta con più abbondanza di quanto non faccia normalmente in questo periodo, e nella principale città dello stato, Anchorage, sono già caduti quasi due metri di neve, circa il doppio del normale.

Come mai così tanta neve? Paradossalmente, la colpa è di un inverno che in Alaska si sta mostrando piuttosto mite, con il continuo afflusso di correnti relativamente miti ma, a causa della loro provenienza, anche decisamente più umide del normale (sono masse d’aria che arrivano dal Pacifico anziché dall’Oceano Artico): poiché in Alaska, nonostante le temperature al di sopra della norma, fa comunque piuttosto freddo (lo stato si trova ai margini del Circolo Polare Artico), le insistenti precipitazioni si sono inesorabilmente trasformate in abbondanti nevicate.

Del resto il freddo era già arrivato a novembre quando, al contrario dell’ultimo periodo, le temperature hanno fatto registrare in tutta la regione valori decisamente al di sotto delle medie stagionali: per l’Alaska quello del 2012 è stato difatti il sesto novembre più freddo degli ultimi 100 anni, caratterizzato tra l’altro da nevicate insolitamente copiose per tale periodo dell’anno.

Pubblicato il 18 gennaio 2012 - Commenti (0)
20
dic

Quando il tempo decide il nostro umore

Stanchezza, cali di pressione, mal di testa, sudorazione, nausea, vertigini, affanno, difficoltà di concentrazione, insonnia, ansia, nervosismo, depressione. Se, ogni qual volta il tempo accenna un cambiamento, accusate alcuni di questi malesseri, allora soffrite del mal di tempo, una malattia nota, in gergo medico, come “meteoropatia primaria”.

Il mal di tempo può colpire tutti gli individui in qualunque parte del mondo, senza distinzione tra uomo e donna o tra le diverse categorie sociali, anche se è più frequente tra le persone anziane. Viene scatenato in genere dagli eccessi del tempo che durano più giorni, ovvero “il troppo per troppo tempo”: troppo caldo o troppo freddo, aria troppo umida o troppo secca, troppa poca luce, venti troppo intensi, troppa elettricità nell’aria, troppi inquinanti.

Ma sono anche i cambiamenti troppo rapidi del tempo a essere mal sopportati da molti; ne è una riprova il fatto che ci si ammala più facilmente nei paesi e nelle stagioni dove il tempo è più variabile. Per gli amanti delle statistiche, un europeo su tre è meteoropatico e il numero è in crescita, tanto che in Italia è passato dal 5% circa della popolazione negli anni ’50 agli attuali 25-30%.

Pubblicato il 20 dicembre 2011 - Commenti (0)
16
dic

Ondata di freddo fino al 23 dicembre

La colata di aria fredda in arrivo dalla Groenladia, tra domenica e lunedì, investirà tutta l’Italia.
La colata di aria fredda in arrivo dalla Groenladia, tra domenica e lunedì, investirà tutta l’Italia.

Seguita l’arrivo sull’Italia di perturbazioni atlantiche in rapida successione, sospinte da umide e intense correnti occidentali. E appunto venerdì 16 una nuova perturbazione atlantica raggiungerà la penisola, determinando un peggioramento del tempo al Centro nord. La perturbazione sarà seguita da aria molto fredda, in arrivo direttamente dalla Groenlandia. L’aria fredda valicherà le Alpi alla fine di venerdì per poi propagarsi, sabato 17, a tutta l’Italia. Le correnti fredde Nord atlantiche seguiteranno a fluire sull’Italia, dapprima con forti venti di Maestrale e poi, da giovedì 22 dicembre, con forti venti di Grecale di Bora. L’ondata di freddo durerà fino al 23 dicembre e raggiungerà l’apice nella giornata di lunedì 19, quando le temperature scenderanno rispetto ai valori attuali almeno di 10 gradi o più. Le correnti fredde porteranno neve sulle Alpi di confine (ma non sul versante meridionale delle Alpi) e anche sui rilievi laziali, abruzzesi e calabro lucani.

Ma ecco in dettaglio il tempo fino a lunedì 19.

Venerdì 16: molte nubi su quasi tutta l’Italia; piogge su quasi tutto il Nord e Toscana. Nevicate sul versante alpino italiano oltre700-1000 metri.

Sabato 17: nubi su Alpi, Est Lombardia, Venezie, Toscana, Isole. Piogge su Calabria tirrenica, Messinese, Nord Sardegna; neve sul versante nord Alpino; neve anche sui rilievi laziali e abruzzesi oltre 700 metri.

Domenica 18: nubi su Alpi, Lombardia, Toscana, Lucania, Calabria, Isole. Piogge su Marche, Calabria tirrenica, Ovest e Nord Sardegna, Messinese.

Lunedì 19: nubi su Alpi, Est Lombardia, Friuli, Abruzzo, Molise e sul Meridione. Piogge su coste abruzzesi-molisane, su Puglia, Campania, Calabria tirrenica, Trapanese, Nord Sicilia; neve sui rilievi calabro-lucani oltre 700 metri.

Pubblicato il 16 dicembre 2011 - Commenti (0)


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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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