29 mar
Un’alta pressione estesa fino all’Italia insisterà sulla nostra penisola fino a sabato, portando bel tempo ovunque e temperature sopra la media al Centronord. Domenica 1 aprile invece moderato peggioramento sulle regioni del Medio-alto Adriatico e sulle Alpi di confine per un nucleo di aria fredda partito dalla Scandinavia e diretto verso i Balcani.
Ma ecco in dettaglio il tempo giorno per giorno:
Venerdì 30: Un po’ di innocue nuvole su Alpi centro-orientali, Friuli, Venezia Giulia e Sicilia; sereno sulle altre regioni; caldo soprattutto sui fondovalle alpini, Piemonte, Lombardia e nelle zone interne del Centro. Brezze lungo le coste.
Sabato 31: Al Nord Italia un po’ di nubi al pomeriggio lungo le coste venete; bello e soleggiato sulle altre regioni. Temperature in lieve calo ma ancora caldo su gran parte su gran parte del Centronord. Venti brezza lungo le coste.
Domenica 1 aprile: Nuvoloso su Alpi centro-orientali, Venezie, Est Lombardia, Levante ligure, Marche, Abruzzo, Molise e Sardegna; sereno sulle altre regioni; rovesci nel tardo pomeriggio-sera su Alpi di confine, Trentino, Trevigiano, Biellese, Marche, Abruzzo, Molise. Ancora caldo sulle regioni di Nordovest.
Lunedì 2 aprile: Nubi su Levante ligure, Emilia, Basso Piemonte, Isole e gran parte del Centrosud; brevi piovaschi pomeridiani su Toscana, Umbria. Temperature in calo ovunque ma comunque ancora gradevoli.
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Pubblicato il 29 marzo 2012 - Commenti (0)
28 mar
Il ghiaccio che stringe d’assedio l’Alaska.
Mentre buona parte del continente Nord Americano viveva una delle stagioni più miti dell’ultimo periodo, per quasi tutto l’inverno 2011/2012 il Mare di Bering è rimasto gelato, stretto nella morsa del ghiaccio che ha bloccato il traffico marittimo diretto alle coste occidentali dell’Alaska. Benchè sulla superficie di questo tratto di Oceano il ghiaccio si formi ogni anno, durante questo ultimo inverno si è esteso su una superficie insolitamente ampia, e secondo le analisi del National Snow and Ice Data Center degli Stati Uniti si tratta di un vero e proprio record: durante tutta la stagione la superficie occupata dal ghiaccio è rimasta di circa il 20-30% al di sopra del valore medio dell’ultimo ventennio del XX secolo e addirittura mai prima d’ora a febbraio la superficie occupata dal ghiaccio era stata tanto grande quanto quest’anno!
Ghiaccio che ancora adesso fa fatica a ritirarsi, come confermato anche da questa immagine raccolta agli inizi della scorsa settimana dal satellite Aqua della NASA. Il Mare di Bering è caratterizzato quindi da una situazione opposta a quella dell’Oceano Artico, dove a causa di temperature insolitamente miti in questo inizio di 2012 la superficie della banchisa è rimasta costantemente al di sotto dei valori normali.
Pubblicato il 28 marzo 2012 - Commenti (0)
27 mar
Quest’anno la Pasqua cadrà il 7 aprile. Ma perché muta di anno in anno la sua data? Tutto dipende dai ritmi lunari. Ecco qui di seguito la spiegazione. Se in una notte stellata vi soffermate a scrutare la luna, noterete che, seppure ingannati da un moto apparente, si sposta lentamente rispetto alle stelle fisse da est verso ovest. Se ora immaginate di fissare su un mappamondo della sfera celeste le posizioni raggiunte giorno dopo giorno, otterrete un fedele tracciato del suo abitudinario giro mensile intorno alla terra.
Il primo aspetto curioso che il disegno rivelerebbe è che l’orbita non giace nello stesso piano dell’equatore terrestre ma è più o meno inclinata, attraversando in tal modo idealmente il piano equatoriale in due punti detti nodi, quelli stessi, tra l’altro, ai quali gli Astrologi annettono un particolare significato divinatorio. Nel nodo ascendente la luna risale nella sfera celeste dall’emisfero sud a quello nord, mentre nel nodo discendente avviene il contrario. Ma le sorprese non sono finite. Per effetto dell’attrazione solare l’eclittica lunare varia di anno in anno la sua inclinazione rispetto all’equatore terrestre, passando da un valore minimo di 18.5° ad uno massimo di 28.5° ogni 18 anni, un ciclo noto come Saros caldaico perché noto ai Caldei già 2600 anni or sono. Gli Astronomi della celebre civiltà Mesopotamia avevano infatti scoperto che le eclissi si ripetono nello stesso ordine ogni 223 lunazioni - pari appunto a 18 anni e 11 giorni - il tempo necessario, appunto, perché sole, terra e luna ritornino nella identica configurazione iniziale.
Anche i Greci per la previsione delle eclissi si affidavano ad un periodo di durata quasi analoga - 6940 giorni pari a 19 anni - e noto come ciclo metonico perché scoperto nel 432 a.C. dall’astronomo Metone al quale non era sfuggito il fatto che ogni 19 anni l’eclisse di luna cade nello stesso giorno dell’anno. I concittadini ateniesi vollero immortalarne la scoperta con una inscrizione in oro del numero 19 sul tempio di Minerva. E qui affonda le sue pagane radici appunto il numero d’oro assegnato dalla liturgia ecclesiastica al numero d’ordine che spetta al singolo anno all’interno del ciclo di 19 anni, base di riferimento per fissare la data della Pasqua. Curiosità a parte, non vi sono ormai dubbi che il Saros abbia un’importante influenza sulle vicende climatiche del nostro pianeta. La cosa non deve sorprendere più di tanto perché nel corso di 18-19 anni l’area geografica ove l’attrazione lunare è massima tende a spostarsi, con analoga periodicità, da latitudini più basse verso quelle via via più alte, per poi ripercorrere il cammino inverso.
E si intuisce allora che anche le maree degli oceani e dell’atmosfera dovranno oscillare in latitudine con ritmi analoghi, modificando però in tal modo la posizione dei grandi centri di bassa e alta pressione che governano la circolazione generale dell’atmosfera alle latitudini mediobasse. Le conseguenze di tutto ciò sul clima del pianeta. Ci sono, seppure modeste, come hanno evidenziato alcune ricerche sperimentali.
Pubblicato il 27 marzo 2012 - Commenti (0)
22 mar
Domani, venerdì, ancora bel tempo su tutta l’Italia per la presenza di un’alta pressione estesa dall’Italia ai Balcani e fino all’Europa centrale. Dopodomani, invece, nubi al Centro sud e sulle Isole maggiori per un vortice di bassa pressione in arrivo dal Nordest della Spagna. Domenica il vortice si posterà sulla Sicilia, portando ancora nuvole al Centrosud e qualche acquazzone sulle regioni appenniniche e sulla Sicilia. Lunedì migliora quasi ovunque. Domani, venerdì, ancora caldo su quasi tutta la penisola ma poi le temperature, tra sabato e domenica, caleranno quasi ovunque, restando però ancora su valori gradevoli.
Ma ecco in dettaglio il tempo per il fine settimana.
Venerdì 23 marzo: Al Nord Italia, un po’ di nubi su Piemonte, Ponente ligure, Dolomiti e Sardegna; poco nuvoloso o nuvoloso anche lungo le coste toscane e laziali, Salento, Lucania, Alta Calabria; sereno sulle altre regioni. Qualche breve temporale pomeridiano sulle Alpi occidentali e sul Lago di Garda; isolati brevi rovesci pomeridiani sui rilievi del’alta Calabria.
Sabato 24 marzo: Un po’ di nubi su Dolomiti, Venezie, Levante Ligure; nuvoloso su tutte le regioni centrali; molte nubi sulla Sardegna. Sereno sulle altre regioni. Isolati brevi temporali pomeridiani su Alto Adige e Alpi Carniche, rilievi abruzzesi, molisani, laziali e lucani. Piogge su quasi tutta la Sardegna con temporali nel Cagliaritano
Domenica 25 marzo: Un po’ di nubi su Piemonte, Lombardia, Dolomiti, Veneto, Emilia; nuvoloso su tutte le regioni centrali; nuvoloso o molto nuvoloso al Sud e sulle Isole; sereno o poco nuvoloso sulla altre regioni. Qualche acquazzone pomeridiano su Alpi occidentali e tra il Torinese e il Biellese; isolati brevi temporali pomeridiani su Alpi lombarde, nelle zone interne del Centro, su Messinese, rilievi lucani, campani e dell’Alta Calabria.
Lunedì 26 marzo: Un po’ di nubi innocue su Alpi, Lombardia, basso Piemonte, Liguria, Emilia. Nubi anche su Sud Sardegna, Lucania, Sicilia; piogge in Calabria. Sereno sul resto d’Italia.
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Pubblicato il 22 marzo 2012 - Commenti (0)
21 mar
L’intenso Ciclone Lua ha investito il continente australiano.
L’immagine, raccolta lo scorso giovedì 15 marzo dal satellite meteorologico giapponese MTSAT-2R, mostra l’intenso ciclone tropicale Lua nel suo percorso di avvicinamento alle coste nord-occidentali dell’Australia. Il nucleo della temibile tempesta si è poi abbattuto sulle coste australiane, nella zona di Port Hedland, nella giornata di sabato 17 marzo, con venti che soffiavano mediamente a circa 170 chilometri orari accompagnati però da raffiche a oltre 200 chilometri orari. Una volta raggiunta l’Australia il ciclone tropicale si è velocemente addentrato nell’entroterra, muovendosi su regioni assai aride e, fortunatamente, poco popolate: senza il calore e soprattutto l’umidità fornite dall’Oceano Lua si è quindi rapidamente indebolito e già nelle prime ore di domenica 18 marzo è stato declassato a semplice depressione tropicale.
Questo violento ciclone tropicale non ha prodotto ingenti danni solo perché ha disertato le regioni più sviluppate e densamente popolate dell’Australia, ma è comunque riuscito a scaricare abbondanti piogge su regioni normalmente molto secche, arrivando addirittura a bagnare copiosamente alcune zone del Gran Deserto Sabbioso e del Deserto Gibson, aree estremamente aride del settore occidentale dell’Australia.
Pubblicato il 21 marzo 2012 - Commenti (0)
20 mar
La primavera, come noto, impone ritmi incalzanti al nostro organismo e che si traducono in un surplus di stress e in un maggiore consumo di energie fisiche e psichiche. E’ pertanto normale che, alla fine di una normale giornata di lavoro e dopo il rilassante e tanto atteso pasto serale consumato con i propri famigliari, venga a molti la voglia irresistibile di distendere le stanche membra sul proprio divano con l'intenzione dichiarata di volere vedere il programma preferito in TV ma in realtà, inconsciamente, più per godere di quella straordinaria sensazione di pace e di tranquillità e di distacco dal modo che ci prende nel dopocena.
Ma il nemico è dietro l’angolo perché con il fisico, debilitato dal lavoro e dallo stress primaverile e con la TV che ci fa da ninna-nanna e da racconta-favole, ci si addormenta in un attimo. E quando dopo una o due ore ci si risveglia, ci sente come un pugile suonato: ci riesce difficile sollevarsi dal divano, si raggiunge barcollanti il bagno e si fa una fatica immane spogliarsi per mettersi il pigiama e per sollevare le coperte, convinti però di riprendere il sonno appena interrotto nel divano e di godersi il meritato riposo.
Ma ecco a questo punto la grande delusione: il desiderio di dormire che sembrava così forte ed ineliminabile, improvvisamente svanisce e ci ritrova stranamente incapaci di addormentarsi anche per qualche ora.. Ebbene sono molti coloro che ogni anno debbono fare i conti con questi inconvenienti, frutto, in gran parte, della incipiente primavera. Insomma avrete capito che è un abitudine scorretta addormentarsi nel divano, specie nella stagione del “dolce dormire”. Appena si avverte sonno e si stenta a tenere gli occhi aperti è meglio andare subito al letto.
Pubblicato il 20 marzo 2012 - Commenti (0)
15 mar
L’alta pressione da più giorni prossima all’Italia domani favorirà ancora bel tempo su tutta l’Italia con temperature massime superiori a 20 gradi su gran parte dell’Italia. Da sabato pomeriggio a domenica, invece, moderato peggioramento sulle regioni di Nordovest e sulla Toscana per l’arrivo di una perturbazione dalla Spagna. Lunedì peggiora di nuovo su Nord Italia, Toscana, per una perturbazione in arrivo dal Nord Atlantico.
Ma ecco in dettaglio il tempo giorno per giorno:
Venerdì 16: Un po’ di nuvole in Liguria; bello e soleggiato sul resto d’Italia; caldo soprattutto sui fondovalle alpini, Piemonte, Lombardia, Emilia, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna. Brezze lungo le coste.
Sabato 17: Sereno su Emilia, Romagna, Friuli, Venezia Giulia e quasi tutto il Centrosud; nubi in aumento sul resto del Nord Italia, Toscana e Nordovest Sardegna. Nel pomeriggio-sera piogge deboli su Liguria, Piemonte, Ovest Lombardia; deboli nevicate su Alpi piemontesi oltre 1600-1800 metri. Venti deboli di Libeccio lungo le coste al Centronord; venti brezza lungo le coste al Sud. Temperature in lieve calo sulle regioni di Nordovest. Ancora un po’ caldo su Umbria, Lazio.
Domenica 18: Nuvoloso o molto nuvoloso con piogge deboli o moderate su Liguria, Piemonte (tranne il Cuneese), Lombardia; deboli nevicate sulle Alpi occidentali, Val d’Aosta, Alpi lombarde e Trentino oltre 1600-1700m. Poco nuvoloso o nuvoloso su Sardegna, Alte Marche, Umbria, Lazio, Toscana con deboli piogge sulla Toscana. Ventoso per libeccio sul Ligure. Temperature in calo al Centronord ma comunque nella media.
Lunedì 19: Molte nubi su gran parte del Nord e Toscana; poco nuvoloso o nuvoloso su Emilia, Ponente ligure e sul resto del Centrosud. Piogge su Piemonte (tranne il Cuneese), Lombardia, Venezie, Levante ligure, Versilia, Bassa Toscana. Nevicate sulle Alpi oltre 1300-1500 metri Temperature in calo ovunque, specie al Nord ma comunque prossime alla media. Libeccio lungo le coste del Centronord.
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Pubblicato il 15 marzo 2012 - Commenti (0)
14 mar
La tempesta di sabbia è stata generata dal passaggio di una perturbazione.
Agli inizi della scorsa settimana, un'enorme tempesta di sabbia ha oscurato i cieli di una grossa fetta della Penisola Arabica. In questa immagine, raccolta dai satellite Terra della NASA, si riconosce con chiarezza la colossale tempesta di sabbia che, dopo aver attraversato Arabia Saudita e Yemen, è scivolata sopra le acque del Mare Arabico e ha quindi abbandonato la regione. La gigantesca tempesta di sabbia è stata generata dagli intensi venti collegati a una perturbazione che si è mossa da nord verso sud attraverso la Penisola Arabica, e le cui nuvole sono chiaramente visibili nella stessa immagine (le bande bianche sulle acque del Mare Arabico).
Il vento e la turbolenza che accompagnavano la perturbazione, difatti, hanno sollevato enormi quantità di polvere e sabbia dal Deserto del Rub’ al Khali, un deserto assai vasto che occupa circa un terzo (quello più meridionale) della Penisola Arabica e che rappresenta il secondo più grande deserto di sabbia del Pianeta: contiene in effetti più o meno la metà della sabbia che riempie il Deserto del Sahara e in alcuni punti le sue dune sono alte anche centinaia di metri. Ebbene, proprio grazie alla presenza del Deserto del Rub’ al Khali la parte meridionale dell’Arabia Saudita è in effetti fra le regioni al Mondo maggiormente interessate dal passaggio di enormi tempeste di sabbia.
Pubblicato il 14 marzo 2012 - Commenti (0)
08 mar
L’alta pressione su gran parte del Centronord farà si che
per tutto il fine settimana prevalgano condizioni di bel tempo su quasi tutte le regioni
centro-settentrionali e sulla Sardegna.
Un profondo vortice di bassa pressione a sud della Sicilia invece porterà tutti
i giorni sulle regioni meridionali nuvolosità più o meno continua, accompagnata
da rovesci intermittenti e anche da temporali, soprattutto sul Salento e sulla
Sicilia orientale.
Ma ecco in dettaglio il tempo giorno per giorno:
venerdì 9: un po’ di nubi innocue al Nord; sereno al Centro e Sardegna. Molte nubi al Sud con piogge ovunque tranne in Campania; rovesci e temporali qua e là nel corso del giorno su Calabria ionica, Salento, Sicilia orientale.
Sabato 10: un po’ di nubi dal pomeriggio su Alpi, Levante ligure, Lombardia. Sereno al Centro; molte nubi al Sud e sulla Sardegna meridionale. Piogge su tutto il Sud tranne Salento e Napoletano. Temporali di quando in quando su Sicilia e Bassa Calabria.
Domenica 11: un po’ di nubi su Alpi, Friuli, Piemonte. Sereno su Sardegna e al Centro. Nubi al Sud con qualche rovescio al mattino e al pomeriggio su Lucania, Calabria ionica e Sicilia.
Lunedì 12: sereno su gran parte del Nord, Toscana , Lazio e Sardegna; un po’ di nubi su Alpi, Friuli, Medio Adriatico e al Sud. Piogge, per lo più sotto forma di rovescio, specie al pomeriggio, su Basse Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Lucania, Alta Calabria ionica e Nord della Sicilia.
Temperature in graduale rialzo, ma farà ancora un po’ freddo sulle regioni adriatiche per i venti dai Balcani.
(a cura di Mario Giuliacci)
Pubblicato il 08 marzo 2012 - Commenti (0)
07 mar
In questo inizio di 2012 le regioni del Madagascar e del
Canale del Mozambico sono state letteralmente prese di mira da tempeste di
grande violenza: a metà gennaio difatti la zona è stata attraversata dalla
depressione tropicale Dando, poi a fine gennaio è arrivato il decisamente più
intenso Ciclone Tropicale Funso, seguito a metà febbraio dall’altrettanto potente
Ciclone Tropicale Giovanna, e ora è il turno del Ciclone Tropicale Irina!
Questo nuovo ciclone tropicale in particolare si è formato
velocemente alla fine di febbraio, e il giorno 29 era già una tempesta
tropicale. Poi, secondo le analisi del
Joint Typhoon Warning Center della Marina Americana, il giorno successivo Irina
si è trasformata in un vero e proprio ciclone tropicale maturo con venti a
oltre 100 chilometri orari, ed è proprio del 1 marzo questa immagine, raccolta
dal satellite Terra della NASA: il nucleo del ciclone si trovava quel giorno
circa 350 chilometri a sudovest di Antananarivo, capitale del Madagascar già
duramente colpita nelle ultime settimane dai venti forti e dalle piogge
torrenziali portati dai cicloni tropicali.
L’intensa tempesta nei giorni successivi si è allontanata
dal Madagascar e in questo inizio di settimana continuerà a vagare sopra i mari
di fronte a Mozambico e coste orientali del Sud Africa.
(a cura di Giuliacci)
Pubblicato il 07 marzo 2012 - Commenti (0)
06 mar
Quando le particelle dell’atmosfera hanno un raggio r comparabile con quello della lunghezza d’onda della radiazione solare – come nel caso del pulviscolo o delle goccioline o di cristalli di ghiaccio delle nubi che hanno dimensioni dell’ordine di qualche decina di micron - allora la diffusone segue la legge di Mie, ovvero i singoli colori della luce solare sono diffusi in tutte le direzioni con la medesima intensità cosicché la radiazione solare conserva il suo naturale colore bianco. Ecco perché le nuvole ci appaiono bianche! Tuttavia, se la nube ha uno spessore notevole - come, ad esempio, nei cumulonembi - allora la quantità di luce diffusa in grado di riemergere verso il basso, alla base, è alquanto modesta cosicché la nube ci appare di colore scuro. La luce bianca diffusa dalle impurità tende ad offuscare il colore blu del cielo. Di conseguenza un cielo biancastro è sintomo inequivocabile di un’elevata concentrazione di aerosol (polveri e/o goccioline di foschia).
Nelle ore centrali del giorno, in atmosfera libera da nubi e da impurità, i raggi solari, essendo perpendicolari alla superficie terrestre, attraversano uno strato atmosferico relativamente di piccolo spessore e pertanto anche la piccola porzione di luce visibile soggetta a scattering verso il blu riesce comunque a raggiungere quasi integralmente il suolo, cosicché la luce solare mantiene quasi intatta la sua composizione. Ecco perché il sole a mezzogiorno ci appare giallastro, che è il colore predominante nella radiazione visibile. Ma al tramonto, quando il sole è appena 4-5 gradi sopra l’orizzonte, i raggi solari debbono percorrere un tragitto circa 12 volte più lungo che a mezzogiorno. Anche in questo caso all’inizio il colore più diffuso è ancora il blu, ma man mano che il raggio luminoso avanza nell’atmosfera tende ad esaurire – perché dispersa per diffusione – la componente blu e poi quella verde e quindi resta, alla fine del tragitto, il giallo-arancio e dunque la luce assume tale colore, essendo gli altri ormai assenti. Ecco perché in atmosfera limpida il sole al tramonto ci appare arancione.
Come ci apparirebbe invece il tramonto qualora nell’aria ci fossero anche molte impurità, come polveri e goccioline di nubi? In questo caso gli aerosols provocano anche un forte scattering nel giallo e nel verde, i colori predominanti nella radiazione solare. Pertanto via via che il raggio luminoso avanza dal sole verso il suolo, perde - oltre al blu diffuso dalle molecole d’aria - una porzione crescente di giallo e di verde cosicché alla fine predomina il rosso, colore meno coinvolto nei processi di diffusione. Ecco perché con aria inquinata il sole al tramonto ci appare rosso.
Pubblicato il 06 marzo 2012 - Commenti (0)
01 mar
Un fine settimana dal doppio volto. Infatti domani, venerdì, e dopodomani, sabato, il tempo sarà bello e soleggiato ovunque, con temperature al di sopra della media fino a sconfinare nel caldo su gran parte del Centronord. Ma poi da sabato sera nubi in aumento sul Nord Italia per l’avanguardia di una perturbazione in arrivo dal Sud della Francia. La perturbazione porterà un peggioramento del tempo su gran parte dell’Italia. Lunedì invece arriva una seconda perturbazione più intensa che porterà piogge su quasi tutta l’Italia, nevicate sulle Alpi oltre 400-600 metri e un calo delle temperature massime di 10-12 gradi al Nord, 4-6 al Centro e 2-3 al Sud, rispetto ai valori registrati venerdì.
Ma ecco in dettaglio il tempo giorno per giorno.
Venerdì 2 marzo: Tempo bello e soleggiato. Temperature massime diurne tra 18 e 21 gradi su Lombardia, Piemonte, Emilia,Foggiano e tutte le regioni centrali, tranne le Marche; tra 16 e 18 gradi sulle altre regioni. Venti deboli.
Sabato 3 marzo: Nel Nord Italia al mattino sereno ovunque. Dal pomeriggio nubi in lento aumento sulle Alpi, Liguria e Sardegna.. Sereno sulle altre regioni. Dal tardo pomeriggio qualche pioggia su Alpi lombarde, Alto Adige e Nordovest Sardegna. Nella sera qualche pioggia anche su Veneto e Liguria. Temperature massime in calo di 1-2 gradi. Venti deboli.
Domenica 4 marzo: Sereno su Piemonte, Ponente ligure, Sardegna. Nuvoloso o molto nuvoloso sulle altre regioni. Al mattino qualche debole pioggia su Venezie, coste tosco-laziali , Abruzzo, Campania; deboli nevicate su Alto Adige e Alpi Carniche oltre 1200m. Nel pomeriggio piogge deboli su Basso Lazio, Abruzzo, Molise, Foggiano, Barese, Campania, Lucania, Calabria; nevicate oltre 800-1000 m anche su Alpi lombarde e Val d’Aosta. Nella notte piogge su tutto il Nord Italia con neve sulle Alpi oltre 700 m. Temperature massime in ulteriore calo di 2-3 gradi ama ancora gradevoli. Ventoso per Maestrale sulle Isole maggiori.
Lunedì 5 marzo: Molte nubi ovunque. Al mattino piogge su tutto il Nord, regioni tirreniche, Ovest Sicilia; nevicate sulle Alpi oltre 500-600 m. Al pomeriggio piogge,anche temporalesche, su tutta l’Italia, tranne regioni ioniche, coste campane, laziali e toscane. Neve sulle Alpi e sull’Appennino tosco-emiliano oltre 400-600 metri. Nella notte piogge al Nord, regioni tirreniche, Isole; nevicate sulle Alpi e sull’Appennino tosco-emiano e romagnolo oltre 200-400 metri. Forti venti di Libeccio sui mari di Ponente.
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Pubblicato il 01 marzo 2012 - Commenti (0)
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