10
lug

Dove le brezze rendono più sopportabile l'afa

Su gran parte dell’Italia è in atto la terza ondata di caldo dall’inizio del mese. Per sfuggire alla morsa del caldo il mare con le sue brezze è una delle migliori difese.
In effetti la ventilazione influenza profondamente l'intensità del caldo afoso perché accelera l'evaporazione del sudore con conseguente abbassamento della temperatura corporea. Per esempio, mentre con calma di vento ed umidità del 60% la temperatura limite è di 25°C, in presenza invece di una normale brezza di 2.5 m/s, si possono sopportare agevolmente temperature fino a 27°C.

Le coste che in estate godono di brezze di mare più intense e regolari sono quelle rivolte a Ponente, come quelle tosco-laziali, perché qui le brezze provenienti dal mare sono rinforzate dai venti dominanti che, nell'estate mediterranea, sono appunto diretti da ovest verso est. Tuttavia, nonostante la favorevole esposizione a Ponente, le coste campane hanno brezze meno intense, perché protette da numerose insenature.

Brezze intense e costanti si ritrovano anche lungo i litorali delimitati da coste alte, come quelle della Liguria, della Versilia e della Costa Azzurra. Anzi, in questo caso le secche brezze notturne che discendono verso il mare mantengono relativamente bassa l'umidità dell'aria lungo la fascia costiera, rendendo così più sopportabile l'afa notturna.

Invece, nonostante le coste alte, sono poco ventilate le coste del medio Adriatico perché le brezze di mare sono contrastate dai venti dominanti. Nonostante il caldo intenso, l'afa è invece sopportabile su quelle coste dove, anche in estate, soffiano regolarmente venti abbastanza intensi, come il Maestrale sulle coste occidentali della Sardegna e della Sicilia e il Meltemi sulle coste della Puglia e della Calabria ionica. Però i venti intensi ma secchi, come quelli delle coste sarde, provocano una maggiore concentrazione di cariche elettriche nell'atmosfera, con negative ripercussioni sui soggetti nevrotici. Analogo effetto si riscontra in presenza di temporali che, in estate, interessano soprattutto le coste del Veneto e della Versilia.

Le brezze di mare, essendo prima costrette a scorrere sulla più fresca superficie marina, raggiungono la terraferma con una temperatura abbastanza gradevole e pertanto contribuiscono ad attenuare ulteriormente l'afa costiera. Le brezze che apportano maggior refrigerio sono ovviamente quelle che hanno sorvolato mari piuttosto freschi, come per esempio quelli prospicienti il Golfo di Trieste, il Golfo di Genova e la Provenza e le cui acque superficiali hanno, in estate, una temperatura intorno 22-23°C, un valore 2-3°C inferiore a quello del basso Tirreno e dello Ionio. In compenso, le acque molto calde dei mari del Sud favoriscono una maggiore dissociazione dei sali disciolti e quindi una più efficace penetrazione cutanea nei soggetti che intendono ttrarre vantaggi terapeutici dalla Balneoterapia.

Pubblicato il 10 luglio 2012 - Commenti (0)
26
lug

Prevedere la temperatura locale

Diventa metereologo

    Vento e temperatura

    Con venti superiori a 4-5 metri al secondo l’aria subisce un forte rimescolamento verticale tra gli strati adiacenti il suolo e quelli superiori cosicché, di giorno, l’aria calda a contatto del suolo surriscaldato viene ben rimescolata con quella meno calda delle prime centinaia di metri. Di conseguenza la temperatura massima tende ad assumere valori più bassi rispetto alle condizioni di calma di vento.

    Analogamente di notte i venti moderati o forti tendono a rimescolare l’aria più fredda prossima al suolo – perché ha dovuto cedere calore al suolo che si è raffreddato per primo per irraggiamento - con quella più calda oltre 100-200 metri di quota, cosicché la temperatura minima tende ad essere più elevata rispetto alle situazioni con venti deboli.

    Anche le brezze che tra maggio e ottobre soffiano lungo le coste influenzano la temperatura. In particolare le brezze di mare quando raggiungono la coste portano aria più fresca e pertanto, al loro arrivo, la temperatura seguita, sì, ad aumentare ma un po’ più lentamente. L’effetto si propaga poi verso l’interno, alla velocità di 10 km circa all’ora e fino a 20-25 km dalla costa. Questo significa che l’effetto refrigerio arriva nelle zone più interne intorno alle ore 12-13 del mattino.

    Alte pressioni e temperatura

    Le alte pressioni, oltre a favorire condizioni di cielo sereno, tendono a far aumentare anche il valore sia della temperatura massima che di quella minima, rispetto alle situazioni nella quali è invece presente in loco cielo sereno ma anche senza un’alta pressione. Infatti nella alte pressioni sono sempre presenti lenti moti discendenti (subsidenza), dell’ordine di 2-3 cm al secondo, e che trascinano l’aria posta a 8-10 km di altezza ( ovvero introno 200-300 hPa) verso il suolo (ovvero verso pressioni intorno 1000 hPa). In questa lenta discesa l’aria è quindi costretta a muoversi da pressioni minori a pressioni maggiori. La conseguente compressione provoca nella particella d’aria che giunge al suolo un surriscaldamento che si aggiunge a quello comunicata dal suolo alla massa d’aria attraverso la convezione, la turbolenza e l’irraggiamento.

Pubblicato il 26 luglio 2011 - Commenti (0)

Pubblicita

Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

Calendario

<<maggio 2024>>
lmmgvsd
12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031
gli altri blog di Famigliacristiana
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati