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Donne depresse per la mancanza di luce
Con l’inverno, le giornate si accorciano e si riduce di conseguenza l’esposizione diretta alla luce solare, una circostanza che scatena in molti soggetti una tipica depressione stagionale, la SAD (Seasonal Affective Disorder), una sindrome molto diffusa nei paesi nordici, ove ora le ore di luce sono davvero irrisorie (non è un caso che proprio qui si registri ogni anno il livello più alto di suicidi). La SAD colpisce, nell’80% circa dei casi, soprattutto le donne di giovane o media età. I sintomi sono quelli tipici di una depressione (tristezza immotivata, flessione di desideri e interessi, crisi di pianto).
Ma la SAD si riconosce per altri tipici disturbi quali sonnolenza, aumento dell’appetito e desiderio smodato di dolci, pane e pasta, disturbi che scompaiono regolarmente in primavera. Le cause? Occorre ricordare che la luce solare regola i ritmi biologici circadiani, ovvero quelle funzioni vitali che oscillano, nel corso delle 24 ore, tra un massimo e un minimo: sonno e sveglia, attività e riposo, pressione sanguigna, frequenza cardiaca, livello degli ormoni, tra i quali la Serotonina, nota come l’”ormone del buon umore”. Nei soggetti biologicamente predisposti i deboli e pallidi raggi solari invernali e la netta prevalenza delle ore di buio rispetto a quelle di luce, altera i bioritmi e riduce il livello degli ormoni, tra i quali appunto la Serotonina.
Pubblicato il 21 febbraio 2012 - Commenti (0)