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Il Diluvio Universale: leggenda o realtà?

L’episodio che ha per protagonista Noè e che viene descritto nel libro della Genesi, ha da sempre affascinato studiosi e ricercatori che hanno organizzato spedizioni alla ricerca dei resti della famosa arca che si sarebbe arenata sulle pendici del monte Ararat. Finora però nessuno dei reperti portati alla luce può essere riconducibile all’arca. Ma anche la ricerca delle prove di un’alluvione di immense proporzioni è argomento molto affascinante, sul quale sono state fatte diverse ipotesi interessanti. Nel 1929 l’archeologo inglese Wooley nel corso di scafi effettuati in Mesopotamia, si imbatté in uno strato di fango di alcuni metri, risultato di una tremenda alluvione avvenuta nella valle del Tigri e dell’Eufrate; la zona del Medio Oriente infatti qualche migliaio di anni fa era caratterizzata da un piovosità molto superiore a quelle attuale e alluvioni e inondazioni erano eventi non certo rari e con esiti catastrofici, tanto che nella zona sono state trovate altre tracce di gigantesche inondazioni avvenute tra il 4000 e il 3000 a.C. Il fenomeno relativo alla scoperta di Wooley poteva aver interessato un’area di circa 630 km per 160, abbastanza vasta da meritare la definizione di Diluvio Universale da parte degli abitanti della Mesopotamia!

Un’altra ipotesi più recente si rifà a un’onda gigantesca generatasi nel Mar Nero in seguito a un notevole apporto di acque fluviali per il rapido scioglimento delle nevi nelle zone circostanti o, ipotesi alternativa, per una violenta scossa di terremoto; questa onda avrebbe addirittura aperto un varco verso il Mediterraneo; da semplice lago, il Mar Nero si sarebbe così trasformato in un vero mare.

Un’altra ipotesi che non differisce molto da quella appena descritta e suffragata da ritrovamenti fatti sul fondale del Mar Nero, vede come origine del fenomeno l’innalzamento del livello del Mare Mediterraneo per lo scioglimento dei ghiacci al termine dell’ultima glaciazione (circa 10.000 anni fa). L’acqua del Mediterraneo riuscì quindi a superarare la striscia di terra che lo separava dal Mar nero (che era ancora solo un lago). Per settimane enormi masse d’acqua si riversarono nella zona spazzando via decine di villaggi. La violenza di questo evento si ritrova nei racconti tramandati di generazione in generazione, arricchendosi di particolari fantasiosi. Il mito di un immenso diluvio si estese così a tutte le culture sviluppatesi lungo le coste del Mediterraneo orientale e nel Medio Oriente; questo spiegherebbe la presenza del Diluvio Universale nei testi sacri di ben tre religioni: il Cristianesimo, l’Ebraismo e l’Islamismo.

Pubblicato il 19 settembre 2011 - Commenti (0)

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Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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