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“The day after tomorrow” diventa realtà
Il noto film prende lo spunto da un blocco della corrente del golfo, quel vasto fiume di acqua calda che dalla fascia tropicale atlantica si muove verso i Caraibi per poi deviare verso Nordest in aperto Oceano Atlantico, fino a raggiungere e riscaldare il Nord Europa. Un analogo evento di blocco della corrente del golfo era già avvenuto circa 12 mila anni fa – periodo noto come younger dryas - quando appunto la calotta di ghiacci che ricopriva il Nord America si sciolse, la Corrente andò in tilt e le temperature in Europa calarono di 5 °C nel giro di un decennio.
Ma, a parte questo, è lecito chiedersi se sia possibile che nei prossimi 50-100 anni si possa ripetere un evento simile a quello descritto nel film. A parte alcune forzature scenografiche, il film descrive un evento abbastanza credibile. Se il global warming del pianeta non si arresterà, le acque dolci di fusione dei ghiacci polari renderanno meno salate e quindi più leggere delle acque portate dalla corrente fino ad alte latitudini. Il mancato inabissamento delle acque della Gulf Stream sul Nord Atlantico creerebbe una specie di muro che bloccherebbe la corrente del golfo.
Pubblicato il 07 febbraio 2012 - Commenti (0)