Don Sciortino

di Barbara Tamborini

Barbara Tamborini, psicopedagogista, autrice di libri sull'educazione. Ha 4 figli.

 
28
lug

Famiglie a distanza

Cosa fareste se vostro marito, stasera al rientro dal lavoro, vi comunicasse che è stato trasferito nel profondo sud (come è capitato a Claudio Bisio) oppure nel gelido nord? O magari ancora all’estero, in America, o a Londra o negli Emirati Arabi? La vostra famiglia potrebbe trovarsi a scegliere se stare tutti insieme, affrontando un trasferimento costoso e impegnativo oppure accettare che un componente, per un tempo più o meno lungo, viva stabilmente lontano da casa.

Claudia, 33 anni, palermitana, ha sposato Luca, cinque anni più giovane di lei. Lui ha deciso di riprendere gli studi, si è laureato e ha vinto un concorso per un posto in banca. Qualche mese prima della nascita della loro splendida bambina, ha discusso la tesi; qualche giorno dopo ha saputo la sua nuova sede di lavoro: Milano. Adesso vivono a distanza, lui ha assistito ai primi passi di Chiara via Skype, ogni due settimane rientra e se la mangia di baci, poi torna nel suo mono locale a patirne una nostalgia intollerabile. Luca e Claudia dormono insieme sei notti al mese.

Lara e Paolo hanno scelto di vivere con le valigie in mano. Lui è un pilota dell’aereonautica militare e ogni tre o cinque anni, viene assegnato a una nuova base militare. “Quando caricano il camion del trasloco, diamo indicazioni di tenere in vista il cartone con gli addobbi di Natale. Ci siamo sempre trasferiti in dicembre e nella nuova casa per prima cosa decidiamo dove fare albero e presepe”. Loro hanno due figlie che praticano sport a livello agonistico: fanno squadra fino a che il tempo della famiglia lo consente, poi migrano e ricostruiscono. “Abbiamo acquistato una cucina modulare con tutti i componenti indipendenti. Ci piace che il forno dove cuciniamo le torte di compleanno sia sempre lo stesso”.

Scegliere di spostarsi a volta è impossibile per mille motivi diversi e sono molte le famiglie che vivono queste separazioni forzate. Altre volte invece si decide di osare e s’intrecciano nuove trame dall’esito imprevedibile. Chi ha stipendi che lo consentono, può pianificare lo spostamento delle famiglia appoggiandosi ad agenzie qualificate per la ricerca della casa, delle baby sitter, per il supporto al cambio-scuola dei bambini, etc,.

So che ci sono alcune mamme che ci leggono dall’estero perché hanno deciso di seguire i loro mariti o il loro progetti professionali lontano dall’Italia e a fatica hanno costruito nuovi equilibri famigliari. Mi piacerebbe se ci raccontassero la loro storia, Vorrei anche che qualche mamma ci raccontasse la sfida di vivere con un marito a distanza: cosa fa sopravvivere i legami e cosa li minaccia? Buone vacanze a tutti e aspetto le vostre storie.

Pubblicato il 28 luglio 2011 - Commenti (2)
19
lug

Istantanee di mamme

Un gruppo di mamme è davanti alla scuola primaria. Guardano in su in attesa che i loro figli passino, come sempre, davanti alla finestra che dà sul cortile. Lo fanno dal primo giorno di scuola, oggi è l’ultima volta per quest’anno. Le mani sono tese verso l’alto, pronte a sventolare appena comparirà uno dei loro bambini. Gli occhi sono vigili, non sono ammesse distrazioni, il rito del primo giorno di scuola non si è ancora compiuto.

Piove. I genitori attendono davanti al cancello dell’oratorio il rientro dei bambini dalla gita in piscina del centro estivo. Due macchine hanno parcheggiato davanti ai cancelli. Le auto passano a fatica. I bambini scesi dal pullman, sono costretti a passare in mezzo alla strada, sotto la pioggia, perché le auto ferme bloccano loro il passaggio. Le due mamme al volante attendono impazienti i loro figli, saranno i primi a salire in macchina, i più comodi, i più fortunati. Il volto delle mamme e teso perché tutti le guardano increduli, ma loro resistono, oggi saranno le prime a riprendersi i bambini.

Nel ristorante di un albergo in montagna. Una famiglia in vacanza cena insieme: padre, madre e due figli. Il piccolo piange. Il grande, sei anni, ha sul tavolo un lettore DVD portatile di ultima generazione. Lo schermo è acceso. Il piccolo non lo guarda e urla, il grande si lamenta perché non sente. I piatti dei bambini sono pieni di tante cose appena assaggiate. I genitori trangugiano le portate raffinate ed elaborate che si susseguono. Il cartone animato sta per finire.

10 luglio in provincia di Pisa. Una madre con i suoi due figli di 3 e 11 anni, sul sedile posteriore dell’auto, abbracciati. L’auto è cosparsa di benzina, i bambini sono appoggiati a lei, sembra che dormano perché la mamma ha pensato che era meglio così. La donna ha l’accendino in mano, li stringe prima di spegnere le loro vite.

Una mamma sulla bici e una bambina che le sta accanto e la sostiene. La donna cerca di pedalare ma è evidente che non riesce a tenersi in equilibrio, non l’ha mai fatto. La bambina mette tutta la sua forza per tenerla su ma lo sforzo è vano. La bici è storta, un piede della mamma non si alza da terra e l’impresa non decolla. Madre e figlia però ridono di gusto, sembra non si siano mai divertite tanto. Hanno le bocche spalancate e gli occhi pieni di lacrime per il troppo ridere.

Il film che gireremo con i nostri figli è frutto di una serie di fotogrammi che scatteremo insieme. Il mestiere di genitore non è facile e capita di sbagliare, di non trovare le energie per essere una guida autorevole. La cronaca ci racconta di istanti infernali, in cui la disperazione invade l’animo e la vita diventa intollerabile. È triste rendersi conto che alcune tristezze non le vede nessuno.

Buona estate a tutte le mamme che sanno allargare le braccia e sorridere anche quando sono stanche e sole. Vi propongo di condividere con Noi mamme qualche fotogramma della vostra esperienza di genitori o il fermo immagine di una situazione che avete osservato vicino a voi e che vi ha acceso dei pensieri su quanto è sfidante essere un genitore sufficientemente buono. Un caro saluto a tutti.

Pubblicato il 19 luglio 2011 - Commenti (0)
07
lug

Letture sotto l'ombrellone

O in una pausa ad alta quota per chi preferisce la montagna o sdraiati su un prato o sul divano di casa, qualunque sia il luogo in cui trascorrerete questi mesi estivi, vi propongo alcuni consigli di lettura che ruotano attorno al tema della maternità ma che sono caldamente consigliati anche agli uomini. Sono letture che mi hanno particolarmente appassionato e non hanno certo l’ambizione di rappresentare i titoli di maggior pregio attualmente pubblicati.

Se volete farvi due risate intelligenti e pensate che gli imprevisti quotidiane con i figli possano fare il bicchiere mezzo pieno Nonsolomamma (A. De Lillo, TEA, 2008, pp. 280, euro 10) e Nonsolodue (A. De Lillo, TEA, 2010, pp. 306, euro 12) sono i libri giusti per voi. Cronache di vita famigliare di una mamma giornalista che con umorismo ci regala la sua Imperfettaperfezione.

Se avete un figlio o una figlia tra i 7 e i 10 anni e volete coinvolgervi con lui/lei in un appassionante viaggio nell’esplorazione della sessualità, leggete insieme Col cavolo la cicogna (A. Pellai, B. Calaba, Erickson, 2009, pp 110, euro 14,50). Un romanzo molto saggio che accende pensieri e curiosità e aiuta a trovare insieme le risposte. Per le mamme più apprensive e per i bambini “sotto stretta sorveglianza” Una calamita di mamma (A. Pellai, Erickson, 2009, pp. 100 euro 13,50, con cd audio) è una favola per allenare la capacità di fidarsi. Per bambini dai 6 anni in su e per mamme calamita di tutte le età.

Per chi ama i romanzi ben scritti e preferisce l’evocazione alla descrizione, suggerisco La vita accanto (M. Veladiano, Einaudi, 2011, pp. 170, euro 16). Una storia triste ma piena di vita, una figlia che sogna gesti d’affetto con la propria madre e si deve accontentare di una sfinge. Una bambina nata brutta più di tutte le altre e che dovrà scegliere se cercare altri specchi in cui scoprirsi.

Una mamma è capace di gesti estremi per il proprio figlio, può abbandonare il suo ragazzo nella camera di una squallida pensione pakistana, per spingerlo verso l’unico folle viaggio che lo può salvare da un destino infausto. Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari (F. Gedda, Dalai, 2010, pp. 155, euro 16) è scritto con un linguaggio semplice e coinvolgente. Un libro da passare in famiglia di mano in mano per ricostruire insieme i significati dell’accoglienza. È disponibile anche in una splendida versione audio book (Emons Audiolibri, 2010, euro 19,90, durata 5:03).

Per chi ha bambini piccoli (anche se l’esperienza piacerà molto anche ai più grandi) vi consiglio Tante coccole (F. Degl’Innocenti, L. Rigo, Piemme, 2010, pp. 32, euro 7,05), un piccolo libro illustrato che vi guiderà in un viaggio pieno di coccole originalissime.

E per finire QAF Quoziente Autostima Famigliare (A.Pellai, B.Tamborini, San Paolo, 2011, pp. 224, euro 14) un libro pieno di idee gioco per tutta la famiglia per aumentarne l’autostima. Un libro pratico, divertente e originale che arricchirà i vostri pranzi insieme, il tempo libero e i riti della buona notte.

Spero che come sempre il vostro contributo possa arricchire il blog di altri consigli, diteci quali libri vi hanno folgorato o anche qualcosa di meno. Diteci perché sono stati importanti per voi, cosa vi hanno insegnato. Farete un gran bel regalo a tutti quelli che sono lì, indecisi di fronte alla vetrina di qualche libreria… io sono tra questi. Buona lettura a tutti.    

Pubblicato il 07 luglio 2011 - Commenti (1)
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