Don Sciortino

di Barbara Tamborini

Barbara Tamborini, psicopedagogista, autrice di libri sull'educazione. Ha 4 figli.

 
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Una sorpresa a zero calorie

Come privare i propri pargoletti della gioia di una calza della Befana piena di dolciumi colorati e zuccherosi? Mai, io non ce la faccio. Sorrido e intanto pianifico la gestione del bottino nei giorni a venire. In genere resta a lungo negli armadi fino a diventare obsoleto… il segreto è non metterlo troppo in vista.

La fatica vera per me è quella di trovare piccole gratificazioni per i miei figli nella quotidianità. La tentazione di premiarli con qualcosa di goloso da mangiare: una caramella, un cioccolatino, un leccalecca, etc. è forte: l’effetto è assicurato e la fatica nulla. Pediatri e nutrizionisti però suggeriscono di non rafforzare questa associazione che stimola abitudini malsane. E allora che fare? Per questo motivo, e considerato che difficilmente riuscirò a convincere nonni, zii, amici e conoscenti a fare lo stesso (cosa sarà mai una caramella, moltiplicato x "n" incontri fa parecchia roba), ho cercato di inventarmi qualche alternativa di pronto uso per premiare i miei figli. I risultati sono stati ottimi anche se a volte rimpiango la praticità delle caramelle.

      Idea 1. Gli adesivi
Procuratevi degli adesivi colorati. Se ne trovano sacchetti con forme e colori diversi, spesso associate ai personaggi più amati dai vostri figli. I nostri ragazzi si sono appassionati all’idea di collezionarli e hanno iniziato a creare quadernetti sui quali attaccarli.

      Idea 2. I tatuaggi
Un tatuaggio è una magia che affascina i figli di tutte le età. Ogni volta che entra in casa nostra nipote che ha quasi quattordici anni e il tatuaggio potrebbe quasi andare a farselo a Londra, impazzisce dalla voglia di avere un tatoo nuovo da stamparsi con i cuginetti.

      Idea 3. I bigliettini
Ogni tanto mi piace nascondere qualche biglietto con una scritta speciale o con un semplice disegno e vedere la meraviglia dei miei figli quando lo scoprono. Per esempio mi è capitato di metterli sotto il loro pigiama, nella cartella vicino alla merenda, nella doccia, sulla scrivania. Mi piace molto preparare i biglietti per raccontargli la mia gioia di fronte a una loro buona azione o per sostenerli in una fatica.

Aspetto nuove idee a caloria zero, intanto mi scelgo un dolcetto dalla calza dei miei figli, lo faccio per il loro bene! Buona ripresa a tutti.

Pubblicato il 11 gennaio 2011 - Commenti (0)
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Una serata al cinema

È tempo di festa, occasione per prendersi cura dei legami, fare bilanci, dire grazie, cercare nuovi motivi per sperare. Il cinema offre molti spunti e vorrei condividere con voi qualche consiglio per una piacevole serata in famiglia.

Quando ci capita di scovare una pellicola che entusiasma noi, quanto i nostri figli, è sempre una bella esperienze e mi farebbe molto piacere ricevere qualche parere da voi. Ho scelto proposte di vario genere per soddisfare un po’ tutti i gusti, anche se ho privilegiato commedie che regalano qualche sorriso e molti pensieri. I film sono tutti usciti in DVD e dovrebbero essere reperibili nelle videoteche (o in quel che resta di loro). Innamorarsi a Manhattan (USA 2005), una commedia ideale se avete figli tra gli 8 e gli 11 anni. La storia di un colpo di fulmine che vi farà divertire un sacco. Film pulito e intelligente. Il piccolo Nicholas (Francia 2009) da vedere con figli dai 5 in su. La storia di un bambino terrorizzato dall’idea che i genitori possano aspettare un altro bambino. Spassoso e originale. Les choristes - i ragazzi del coro (Franca - Svizzera - Germania 2004). Una storia commovente sul potere della musica come occasione di riscatto. La première ètoile (Francia 2009). Un papà disoccupato e scansafatiche che decide di portare la famiglia in vacanza sulla neve. Una commedia divertente per tutti. Il 7 e l’8 (Italia 2007), una commedia con Ficarra e Picone che, divertendo, da riflettere sul potere del perdono nelle relazioni tra famiglie. I tuoi, i miei, i nostri (USA 2005), la storia di due genitori vedovi che si innamorano, si sposano in tutta fretta e decidono di andare a vivere insieme in un grande faro con tutti i loro diciotto figli… una bella scommessa. Voglio essere profumo (Italia, 2009), le vicende di un seminarista e del suo rapporto con gli altri prima e dopo la scoperta di una malattia incurabile. Water Horse (fantasy USA 2007). Un bambino senza padre che trova conforto nella relazione con un piccolo drago che trova in un lago vicino a casa. Il bambino con il pigiama a strisce (USA/Gran Bretagna 2008). Un film per famiglie con figli dai 12 anni in su, per la tensione legata al tema del film e cioè l’amicizia tra un bambino ebreo richiuso in un campo di concentramento e il figlio di un comandante tedesco.

Buona visione a tutti e ancora auguri di buone feste con tutto il cuore.

Pubblicato il 29 dicembre 2010 - Commenti (0)
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Caro Gesù Bambino

Caro Gesù bambino,
sono mamma di quattro splendidi bambini, ti scrivo perché ho bisogno d’aiuto. Abbiamo preparato un bel presepe, addobbato l’albero e ogni domenica d’Avvento siamo andati a Messa insieme. Ora, la mattina, io o mio marito, accompagniamo i due bambini più grandi alla novena, usciamo prestissimo, quando è ancora buio e fa molto freddo, con le lanterne accese e in Chiesa siamo in tanti. Eppure mio figlio più grande non vede l’ora che arrivi il 25 per poter aprire il suo nuovo gioco Fifa11. Perché?

Un'indagine di Eurispes e Telefono Azzurro racconta che i nostri figli si ubriacano di tecnologie: i Social network e Youtube spopolano sempre di più tra bambini e adolescenti: l'84% dei ragazzi dai 12 ai 19 anni e il 42% dei bambini tra 7 e 11 anni ha un profilo su Facebook, mentre aumentano i bambini che guardano filmati su Youtube (67,8%).

Aumentano anche i bambini che possiedono il cellulare: sono il 62,4%. Per quanto riguarda gli adolescenti, l'85% possiede un telefonino e il 24,5% lo utilizza per oltre 4 ore al giorno Il regalo tecnologico più ambito negli Stati Uniti dai bambini tra i 6-12 anni è l’iPad, un dispositivo magico e rivoluzionario che con soli 680 gr e uno spessore di meno di 12 mm consente di fare tutto ciò che una persona può desiderare dalla tecnologia, a partire da “soli” 500 euro.

Tutto sembra portare molto lontano da te, il cuore batte altrove, le passioni dei bambini passano dal joystick, dalle tastiere di un pc o di un cellulare. E tu dove sei? C’entri qualcosa con questo mondo? Passare di livello, mettersi alla prova, ripetere le stesse azioni per migliorare i risultati…

Se la risposta sta nella sfida, ho deciso di non tirarmi indietro. Occorre garantire ai figli l’occasione per fare esperienza concreta di Te, le statuine non bastano più a darti spazio. Servono gesti, attenzioni, regole, divieti: «Puoi giocare solo trenta minuti, poi devi curare tua sorella». «Non voglio che regaliate il cellulare a mio figlio, è ancora troppo piccolo». «Vengono a pranzo i nonni e voi dovete stare a tavola finché stanno qui. Dovete fargli capire che gli volete bene». «Ti ho scritto una lettera». «Invita il tuo compagno a studiare così magari recupera l’insufficienza». «Apparecchia la tavola«». «Ti accompagno in palestra a piedi». Ogni azione è un passo verso di Te, perché Maria e Giuseppe non sono arrivati a Betlemme col treno ad alta velocità, hanno fatto fatica, anche quando magari avrebbero preferito fare altro.

«Mamma, ma non ne ho voglia!». Ogni volta che riusciamo a rovesciare questa risposta, saliamo di livello nel nostro presepe-game, certi dell’amore dei nostri figli. L’indagine dice infatti che sette bambini su dieci (tra i 7 e gli 11 anni) non riescono a immaginare genitori diversi dai propri. C'è tuttavia una minoranza di piccoli che vorrebbe genitori somiglianti a personaggi famosi, e tra questi la più "gettonata" è la coppia Francesco Totti-Ilary Blasi (10,8% di preferenze). Ho il sospetto che tra questi ci siano quelli che sotto l’albero sognano gli  iPad, per certi regali sperare in Babbo Natale può non bastare! Gesù bambino fa che i nostri figli ci preferiscano sempre a “er pupone”.

Pubblicato il 20 dicembre 2010 - Commenti (0)
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