06
ott
Filippine flagellate dai tifoni
Nell’arco di pochi giorni due violenti tifoni hanno investito in rapida successione l’Arcipelago
Nel periodo compreso fra settembre e ottobre con una certa frequenza le Filippine si ritrovano a fare i conti con i danni causati dal passaggio di violenti cicloni tropicali. Tuttavia negli ultimi giorni l’atmosfera si è particolarmente accanita su questo popoloso Paese, scatenando nelle acque tutt’attorno all’Arcipelago due potenti tifoni. Tra il 27 e il 28 settembre difatti il tifone Nesat, qui fotografato dal satellite Aqua della NASA, ha sferzato Luzon, la principale isola dell’Arcipelago Filippino (su cui sorge anche la capitale Manila), con piogge torrenziali e venti a oltre 190 chilometri orari: le improvvise inondazioni provocate dal suo passaggio hanno causato decine di vittime, soprattutto nell’area di Manila, demolito numerose costruzioni e danneggiato pesantemente i raccolti, con la perdita di oltre 30000 tonnellate di riso.
Ma una volta passato questo primo violento tifone i filippini non hanno avuto neanche il tempo di contare danni (che comunque si stimano in circa 90 milioni di dollari) e vittime che ecco un'altra terrificante tempesta, il tifone Nalgae, affacciarsi sui mari a ovest di Luzon: così sabato 1 ottobre, appena due giorni dopo il passaggio di Nesat, la principale isola filippina ha dovuto affrontare le devastazioni di un altro violentissimo ciclone tropicale che ha scaricato sul suo territorio abbondanti e intense piogge accompagnate da venti a quasi 200 chilometri orari. Fortunatamente la città di Manila è stata in gran parte risparmiata dalla violenza di questo secondo ciclone tropicale: nell’attraversare le Filippine difatti il tifone Nalgae ha seguito, rispetto al suo predecessore, una traiettoria più settentrionale, con il nucleo della tempesta che è passato a una certa distanza dalla popolosa capitale.
Pubblicato il 06 ottobre 2011 - Commenti (0)