09
feb
Nostalgia d'infanzia
Marta inizia a piangere, mentre mi racconta le sue contraddizioni di quindicenne. I suoi genitori le dicono che è cambiata, quasi fosse un’accusa, ma lei sostiene di essere sempre la stessa dell’anno scorso. Continua a dire che non parla più con loro, ma le parole della mamma e del papà fanno capolino ad ogni angolo della nostra conversazione. E’ presissima da un ragazzo, ma in certi momenti non lo vorrebbe vedere più…
Le dico che a me sembra contenta di diventare grande e di pensare alla sua vita con la propria testa, ma che ha anche molta confusione. E forse, qualche volta ha un po’ di nostalgia per quando era più piccola.
Marta alza lo sguardo e con convinzione mi dice che sì, che era proprio meglio da bambina, alle elementari. Lì ogni cosa era più chiara, i litigi duravano cinque minuti e poi passava tutto. Era più ingenua, ma si sentiva anche più genuina.
Malgrado gli atteggiamenti da piccoli adulti, i modi decisi, la rigidità di certe prese di posizione, si percepisce negli adolescenti un po’ di rimpianto per l’infanzia, per un’età più facile da vivere, dove c’erano meno responsabilità, meno sfide da affrontare, meno giudizi da subire.
Non è facile far vedere loro che abbiamo capito questa nostalgia, perché possono risentirsi. Ma dobbiamo anche stare al loro gioco, e talvolta coccolarli ancora un po’. Come possiamo aiutarli a capire che l’infanzia non va perduta, ma se ne può ancora conservare un pezzetto da qualche parte?
Pubblicato il 09 febbraio 2011 - Commenti (3)