Don Sciortino

di Fabrizio Fantoni

Fabrizio Fantoni, 54 anni, sposato, tre figli. Psicologo psicoterapeuta, esperto di adolescenti.

 
22
apr

Uno speciale augurio di Pasqua

Domenica scorsa ho ricevuto uno speciale augurio di Pasqua. E’ un libretto di riflessioni e poesie di una ragazza poco più che adolescente. Si chiama Giulia e ha 20 anni. E’ alla sua seconda pubblicazione. Per questi brevi scritti Giulia riserva i suoi pensieri nascosti, che non dice neppure alle persone più vicine. Sono frammenti, illuminazioni, che si fondono e prendono respiro. Sono pensieri raccolti da un’amica, Franca, che dà loro una voce compiuta. Le immagini che li accompagnano, dipinte da Luigi, sono stati spesso lo stimolo alle sue poesie.

Giulia è una ragazza con la sindrome di Down. Ha molti problemi di salute che la travagliano giorno dopo giorno. E’ spesso silenziosa, ma dal suo mistero germinano pensieri come questi:


“Dove abiti, Signore? Forse in ogni posto, ma di sicuro nel cuore di ogni persona”

“Nel mio cuore tanto amore, e il tuo sorriso, Signore, che è dolce”

“A casa mia, come  a Emmaus”



Intuizioni immediate. Da conservare. Da ripetere e ripensare nel tumulto delle giornate.

Leggendo queste pagine, penso al modo come Giulia ha vissuto la novità della sua adolescenza e vive ora la sua giovinezza. Penso in primo luogo al suo ‘mistero’, che non è qualcosa di arcano e inconoscibile, ma la consapevolezza che non tutto si può dire con le parole, che c’è sempre qualcosa in più nella vita che è inesprimibile. Molte volte il suo sguardo si fa assorto, come a dire che c’è molto altro, aldilà di ciò che si vede. Che solo se ci si allontana dalle cose si può guardarle più a fondo. Come Giulia fa con i suoi occhi, presenti eppure lontani.

Le pagine di questo libretto sono il frutto di un dialogo silenzioso, nascosto, con Dio, nella sofferenza e nella tenerezza di ogni giorno. Due esperienze, queste, che nella vita di Giulia si confondono l’una nell’altra. Come la morte e la resurrezione.

Buona Pasqua!

Pubblicato il 22 aprile 2011 - Commenti (0)
15
apr

Adolescenti in viaggio su internet

Sentendo molti ragazzi e ragazze che mi raccontano le loro esperienze di internet, mi accorgo che, se è vero che ci sono ragazzi irretiti e a volte dipendenti (dai videogiochi on line, dai social network), è pur vero che la maggioranza ne fa un uso abbastanza moderato e ‘saggio’.

Non preferiscono internet alla concreta frequentazione di amici ed amiche, né soppiantano le attività sportive e sociali con il mondo virtuale. Hanno acquisito le regole di comportamento più elementari, non si legano a sconosciuti né pubblicano dati personali… Certo, non sono molto interessati a salvaguardare la propria immagine e diffondono ovunque foto di sé e degli amici, ma (mi sembra) senza eccedere in atteggiamenti bizzarri o sconvenienti.

Non mancano le situazioni di coloro che utilizzano internet per nascondere dietro allo schermo o esprimere apertamente i propri disagi e le proprie difficoltà relazionali; così come sono noti i modi per denigrare e umiliare ferocemente attraverso internet avversari e nemici. Il cyber bullismo, cioè la pratica di offendere violentemente o diffamare coetanei via internet, mi sembra un fenomeno soprattutto di marca femminile.

Noi adulti siamo chiamati a confrontarci con questo mondo, anche quando ne siamo digiuni o ci muoviamo poco a nostro agio nei meandri del web. Non possiamo assumere solamente comportamenti di controllo o peggio di proibizione. Capirne meglio le opportunità e i rischi diventa parte della sfida educativa. Anzi, può essere l’occasione per aprire il dialogo con i ragazzi, magari chiedendo loro di insegnarci a camminare in  questo mondo, soprattutto se è ignoto per noi. Ne può nascere uno scambio più libero e meno rigido delle solite ‘comunicazioni educative’ che impartiamo ai figli.

E poi, dobbiamo farci aiutare da chi studia l’utilizzo delle nuove tecnologie in chiave educativa (e non solo didattica). Ai blog su questi temi già presenti su questa testata on line, e che trovate accanto al mio, voglio aggiungere un’ulteriore indicazione. Un giovane preside di una scuola secondaria di Monza, Danilo Piazza, e un regista esperto di nuove tecnologie, Roberto Alfieri, hanno creato un vivace sito per genitori, ragazzi e insegnanti: www.bitsicuri.net. Qui sotto potete vederne il video di presentazione.

Pubblicato il 15 aprile 2011 - Commenti (1)
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