26
gen

Freddo e neve al Nord, piogge al Sud

Un fine settimana che minaccia di essere all’insegna del maltempo con freddo intenso al Nord, neve anche in pianura su Piemonte e Ovest Lombardia, piogge su Liguria, Medio Adriatico, Isole e al Sud. Il ritorno di una fase di tempo prettamente invernale è collegata all’arrivo di un vortice di bassa pressione, ora sulle Isole britanniche ma che, sabato 28, raggiungerà il Sud della Francia, per poi sfociare nel Mediterraneo Nord occidentale, ad Ovest della Corsica. Il freddo intenso entro la fine del mese si propagherà a tutta l’Italia ove insisterà fino a tutta la prima settimana di febbraio. Per di più è probabile, intorno al 31 gennaio, un secondo episodio nevoso che, questa volta, dovrebbe coinvolgere non solo il Piemonte e la Lombardia ma anche l’Emilia e la Toscana. Insomma quest’anno la tradizione popolare dei “giorni della merla” è stata pienamente rispettata.

Ma ecco in dettaglio il tempo per il fine settimana.

Venerdì 27: nubi su Alpi, regioni di Nordovest, Isole maggiori, deboli nevicate in Val d’Aosta; sereno sul resto d’Italia; gelate nelle zone interne del Centro; freddo su Puglia, Calabria ionica;

Sabato 28: cielo molto nuvoloso o coperto su tutte l’Italia; piogge in Liguria, Sudest Sardegna;; nevicate moderate su Val d’Aosta e anche in pianura dal pomeriggio sul Piemonte e dalla sera anche sulla Lombardia occidentale; nevicate fino a bassa quota anche sui rilievi liguri. Freddo su tutto il Nord Italia.

Domenica 29: coperto su regioni di Nordovest; sereno su Toscana e Lazio; nuvoloso sul resto d’Italia; piogge sul Ponente ligure, Marche, Abruzzo Molise e su tutto il Meridione (tranne la Campania); temporali sulle Isole; neve su Val d’Aosta e al mattino ancora anche sul Piemonte; neve anche sui rilievi emiliani e vicine zone pedemontane. freddo su tutto il Nord Italia.

Lunedì 30: nuvoloso o molto nuvoloso su tutta l’Italia; piogge su Lazio e coste abruzzesi; temporali sulle Isole; neve oltre 300 metri su Abruzzo e Molise; freddo su tutta l’Italia per gelidi e intensi venti orientali dai Balcani.

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Pubblicato il 26 gennaio 2012 - Commenti (0)
20
gen

Fine settimana senza freddo, neve e nebbie

Un fine settimana scialbo, dal punto di viste meteo, nonostante il passaggio di due perturbazioni atlantiche. La prima perturbazione, giunta ieri, giovedì, al Centro nord, insisterà sull’Italia anche oggi e domani; la seconda arriverà domenica con riflessi anche sul lunedì. Entrambi le perturbazioni, però, saranno sospinte da forti correnti nord occidentali le quali però, costrette ad aggirare la barriera alpina, lasceranno all’asciutto il Nord Italia, per raggiungere, invece, le regioni centro-meridionali, ma con pochi fenomeni di rilievo. In compenso, le miti e intense correnti Nord atlantiche terranno lontane il gelo e le nebbie e faranno risalire ovunque le temperature.

Ma ecco nei dettagli il tempo che farà da venerdì 20 a lunedì 23 gennaio.

Venerdì: rasserena sulle regioni di Nordovest per arrivo di venti di Foehn; nubi sul resto d’Italia; nevicate sulle Alpi di confine; piogge su Lazio, Est Sardegna e tutto il Sud, tranne la Sicilia. Ventoso con mare mosso sul Medio Tirreno (e quindi anche sull’Isola del Giglio) per venti di Ponente e sulla Sardegna per Maestrale.

Sabato: sereno su regioni di Nordovest; regioni tirreniche, Est Sardegna; un po’ di innocue nuvole sul resto d’Italia; nevicate sulle Alpi di confine centro-orientali; qualche pioggia sul Nordovest della Sardegna. Ventoso con mare mosso sul Medio Tirreno (e quindi ancora anche sull’Isola del Giglio), sulle Isole e al Sud per venti di Maestrale

Domenica: sereno su quasi tutto il Nord, Liguria, Toscana, Sardegna, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria ionica; nubi sul resto d’Italia; piogge su Campania, Ovest Sicilia. Ventoso per Maestrale sulle Isole.

Lunedì: molte nubi al Sud e sulle Isole; poco nuvoloso o nuvoloso sulle regioni centrali, sereno sul Nord Italia. Piogge deboli, su Lazio, Campania, Calabria tirrenica, Ovest Sicilia, Ovest Sardegna. Ventoso sulle Isole e al Sud. 

                                                                                                         www.meteogiuliacci.it

Pubblicato il 20 gennaio 2012 - Commenti (0)
18
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Alaska sepolta dalla neve


Colpa di un inverno piuttosto mite ma anche molto umido.

La scorsa settimana l’ennesima intensa perturbazione (visibile nell’immagine ripresa dai satelliti della NOAA) ha portato copiose nevicate in Alaska, dove nell’ultimo mese la neve è caduta assai abbondante, creando molti disagi anche in questo stato abituato ai rigori dell’inverno artico. La neve difatti in tutto il territorio alaskano è caduta con più abbondanza di quanto non faccia normalmente in questo periodo, e nella principale città dello stato, Anchorage, sono già caduti quasi due metri di neve, circa il doppio del normale.

Come mai così tanta neve? Paradossalmente, la colpa è di un inverno che in Alaska si sta mostrando piuttosto mite, con il continuo afflusso di correnti relativamente miti ma, a causa della loro provenienza, anche decisamente più umide del normale (sono masse d’aria che arrivano dal Pacifico anziché dall’Oceano Artico): poiché in Alaska, nonostante le temperature al di sopra della norma, fa comunque piuttosto freddo (lo stato si trova ai margini del Circolo Polare Artico), le insistenti precipitazioni si sono inesorabilmente trasformate in abbondanti nevicate.

Del resto il freddo era già arrivato a novembre quando, al contrario dell’ultimo periodo, le temperature hanno fatto registrare in tutta la regione valori decisamente al di sotto delle medie stagionali: per l’Alaska quello del 2012 è stato difatti il sesto novembre più freddo degli ultimi 100 anni, caratterizzato tra l’altro da nevicate insolitamente copiose per tale periodo dell’anno.

Pubblicato il 18 gennaio 2012 - Commenti (0)
12
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Fine del caldo, in arrivo il gelo

Dopo un periodo di caldo anomale, il gelo scenderà sulla penisola italiana.
Dopo un periodo di caldo anomale, il gelo scenderà sulla penisola italiana.

L’anticiclone delle Azzorre che ha insistito sull’Italia per più di un mese, portando tempo in prevalenza bello e temperature miti, comincerà tra venerdì e domenica ad indebolirsi, per une debole perturbazione in arrivo dalla Spagna.
Poi alla fine di domenica arrivano sull’Italia correnti polari che porteranno fino al 20 gennaio freddo evento su tutta la penisola e anche nevicate fino a quote molto basse su Abruzzo, Molise Puglia, Lucania a Calabria.

Venerdì 13: un po’ di nubi su regioni tirreniche, Veneto Marche, Umbria, Media Puglia, Lucania, Ovest Sardegna, Nordest Sicilia. Sereno sulle altre regioni. Nella notte nebbie e gelate al Nord.

Sabato 14: nubi su Liguria, Emilia,Lazio, rilievi abruzzesi, Campania, Lucania, Calabria e Isole. Piogge in Calabria. Nebbie e gelate di notte e al primo mattino al Nord, Umbria e Toscana.

Domenica 15: nubi su Basso Piemonte, Levante ligure, Emilia, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Sardegna e al Sud. Sereno sulle altre regioni. Piogge su Calabria, Est Sicilia. Deboli venti di Bora sull’Adriatico, in sensibile aumento dalla sera.

Lunedì 16: sereno su Alpi e Toscana. Nubi sul resto d’Italia. Piogge su Sardegna, Sicilia, Puglia. Nevicate fino a quote di 300-500 metri su Abruzzo e Molise e oltre 500 m sul Nord della Sicilia. Possibili nevicate anche lungo le coste abruzzesi.

Pubblicato il 12 gennaio 2012 - Commenti (0)
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La nevicata da effetto lago


Lo scorso 5 gennaio, i satelliti della NASA hanno fotografato delle curiose nevicate che hanno interessato la regione dei Grandi Laghi, in Nord America: dall’alto, difatti, il territorio non appariva uniformemente imbiancato e, al contrario, erano chiaramente visibili delle strisce di neve che si allungavano dai grandi bacini lacustri verso est e sudest. In realtà, si tratta di un fenomeno ben noto: le nevicate da effetto lago (Lake-Effect Snow), assai comuni soprattutto in questa parte del Nord America.

Quando gelide e asciutte correnti polari (provenienti il più delle volte da nord o nordovest) scorrono al di sopra delle acque relativamente tiepide dei Grandi Laghi, può infatti capitare che sollevino e trascinino con violenza l’aria più mite e umida che ristagna al di sopra dei bacini lacustri, dando vita a nubi alte e minacciose. Nelle regioni sottovento al di là del lago vengono così trascinate nuvole imponenti, dalle caratteristiche quasi estive, da cui cadono veri e propri scrosci di… neve!

Come capita per i classici acquazzoni estivi, però , anche la neve cade in modo assai irregolare e localizzato, seguendo il percorso delle imponenti nubi (talvolta veri e propri cumulonembi, ovvero nuvole temporalesche) che la producono: così le nevicate disegnano delle vere e proprie “ragnatele di neve”, in cui accanto a regioni che rimangono all’asciutto vi poi strisce di territorio che ricevono abbandonanti quantità di neve, esattamente come capita con la pioggia durante gli improvvisi temporali estivi.

Pubblicato il 11 gennaio 2012 - Commenti (0)
02
nov

Assaggio d’inverno negli USA

Una nevicata insolitamente precoce ha imbiancato anche New York

Nel corso del fine settimana il Nord America ha dovuto sopportare un primo assaggio d’inverno: un’intensa perturbazione, visibile anche nell’immagine scattata dai satelliti della NOAA mentre si avvicina al continente, ha difatti portato freddo intenso e abbondanti nevicate lungo le coste orientali degli Stati Uniti, dalla Virginia fino al New England. In particolare molti stati sono state imbiancati da 5-15 centimetri di neve, ma in alcune zone si sono registrati accumuli anche decisamente superiori: addirittura a Plainfield, cittadina situata a circa 500 metri di quota sulle Colline Berkshire, sono caduti oltre 60 centimetri di neve mentre a Hillsboro, nel New Hampshire, se ne è accumulata circa mezzo metro.

Negli stati orientali degli USA una nevicata così abbondante già nel mese di ottobre costituisce un evento decisamente insolito, e per alcune importanti città si tratta addirittura di un evento senza precedenti: ad esempio a Washington, dove sono caduti circa due centimetri di neve, non aveva mai nevicato così tanto nel mese di ottobre, e discorso simile vale per New York dove dal 1869 a oggi solo in altre tre occasioni aveva nevicato in questo mese, e comunque mai in modo così abbondante. In effetti l’ultima volta che la neve aveva imbiancato New York a ottobre risale a più di cinquant’anni fa, ovvero al 21 ottobre del 1952, quando sui prati di Central Park si stese un sottile manto bianco spesso poco più di un centimetro, mentre per trovare quella che fino a quest’anno era la più abbondante nevicata “ottobrina” bisogna tornare indietro nel tempo di quasi 100 anni, al lontano 30 ottobre del 1925, quando su Manhattan caddero circa 2 centimetri di neve.

Pubblicato il 02 novembre 2011 - Commenti (0)
07
ott

Venerdì arriva l'autunno. Stop al caldo estivo

L’aria fredda Nord Atlantica ( in blu) nel  primo pomeriggio di venerdì, dopo aver raggiunto le Alpi, nel pomeriggio di venerdì inizia a propagarsi in parte verso l’Alto Adriatico, in parte verso il Mar di Corsica e in, parte, scavalca le Alpi,  giungendo su Piemonte e Lombardia.
L’aria fredda Nord Atlantica ( in blu) nel primo pomeriggio di venerdì, dopo aver raggiunto le Alpi, nel pomeriggio di venerdì inizia a propagarsi in parte verso l’Alto Adriatico, in parte verso il Mar di Corsica e in, parte, scavalca le Alpi, giungendo su Piemonte e Lombardia.

L’autunno sta per mettere fine in maniera definitiva al tempo bello e soleggiato ma anche al caldo anomalo estivo che insistono sulla penisola quasi ininterrottamente da più di 2 mesi Infatti alla fine di giovedì 6 ottobre un intenso ed esteso nucleo di aria fredda proveniente dalla Groenlandia si porterà a ridosso delle Alpi per poi propagarsi, tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre, a tutta l’Italia.
Il nucleo di aria fredda sarà accompagnato, oltre che da rovesci e temporali, anche da forti venti su tutti i mari e persino da nevicate oltre 1000 metri in prossimità delle Alpi di confine.
Ma il dato di maggiore rilievo sarà il brusco e sensibile calo delle temperature fino a sconfinare nel freddo, specie nella giornata del 9 ottobre.
Poi le temperature torneranno a salire un po’, mantenendosi però su freschi valori autunnali .
Ma ecco in dettaglio il tempo previsto sulla penisola da venerdì 7 a lunedì 10 ottobre.

Venerdì 7: al mattino rasserena su regioni di Nordovest per l’arrivo di venti di Fohen; sereno al mattino anche su Abruzzo, Molise, Puglia, regioni ioniche; nubi sul resto d’Italia con rovesci e temporali su Est Lombardia, Venezie, Emilia, Romagna, regioni tirreniche, Marche, Umbria, Ovest Sardegna, Trapanese. Al pomeriggio rovesci e temporali su Friuli, Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Lazio, Campania, Calabria tirrenica e Nord Sicilia. Nella sera rovesci su Abruzzo, Molise, Foggiano, Campania, Calabria tirrenica, Ovest Sicilia, Val d’Aosta. Nevicate sulle Alpi di Confine e Alto Adige oltre 1200 metri. Ventoso su quasi tutti i mari.

Sabato 8:
sereno su quasi tutto il Centronord; rovesci e temporali al mattino e pomeriggio su Medio-bassa Puglia, Lucania, Salernitano, Calabria e Sicilia; deboli nevicate sulle Alpi di confine; ventoso su tutti i mari per venti settentrionali.

Domenica 9:
nubi su medio Adriatico e al Sud; sereno sulle altre regioni. Rovesci su Marche, Abruzzo, Puglia, Bassa Calabria, Lucania, Nord Sicilia. Nevicate su Alto Adige oltre 1200 metri. Freddo al mattino al Centronord. Forte Maestrale su quasi tutti mari. Sensibile ulteriore calo delle temperature tranne le regioni di Nordovest.

Lunedì 10: nubi su Medio Adriatico, Dolomiti e Venezie, ma senza piogge. Sereno sulle altre regioni. Ventoso sui mari del Sud e sulle Isole per venti settentrionali.

Pubblicato il 07 ottobre 2011 - Commenti (0)


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Autore del blog

Il meteo di Giuliacci

Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. È laureato all'Università La Sapienza di Roma. È autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

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