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Anche le mamme sbagliano

J (10 anni): “Mamma, ho fame”
Io: “Ma sono le 15:30… hai finito di mangiare da un’ora e mezza”
J: “È allora? È passato già tanto… io ho fame!”
Io: “Mangiati un frutto!”
J: “No se ne parla, io voglio mangiare qualcosa…”
Io: “Prendi uno yogurt da bere”
J: “Quello non mi fa muovere nemmeno i denti”
Io: “A pranzo hai mangiato un sacco, la pasta, la carne…”
J: “Capirai…”
Io: “Prenditi un succo!”
J: “Non ho sete, ho fame, voglio mangiare un dolce. Che problema è? È la fine del mondo se mi mangio una merendina?”
Io: “La brioche no… prendi una fetta biscottata…”
J: “Che schifo… mi soffoco tanto, è secca...”
Io: “Non ti va bene niente! Prendi un po’ di pane”
J: “Voglio mangiare un dolce vero… dei biscotti col cioccolato”
Io: “Due”
J: “Dieci!”
Io: “Massimo tre”
J: “Otto! Ho fame, sto crescendo… mi devi dare da mangiare”
Io: “E va bene, mi hai sfinito, mangia quello che vuoi. Prenditi la brioche e i biscotti… poi se invece di correre con i tuoi amici, rotoli, non venire a lamentarti da me!”
Sento le parole che mi escono dalla bocca… meglio di Crudelia Demon. Mi guarda con gli occhi sbarrati. Sta per piangere.
J: “Va bene… non mangio niente… se è così grave…” e se ne va, lasciandomi lì al tavolo davanti al pc. L’ho detto per il suo bene… Possibile che abbia sempre fame!? Possibile che mi sia uscita di bocca una tale mostruosità? Scendo con un vassoio con una brioche circondata da una corona di biscotti, i suoi preferiti.
Io: “Scusa! Ho proprio sbagliato a dire quella cosa”.
J: “Io non voglio rotolare...”
Io: “Scusami, ho detto proprio una stupidata. Ero così stanca di stare a litigare che ho detto una cosa non vera. Tu sei in forma splendida”. Lo abbraccio e lui si fa consolare.
Io: “Per farmi perdonare puoi scegliere quello che vuoi” e gli porgo il vassoio.
J: “Prendo cinque biscotti”.
Io: “Ottimo!”
J: “E poi mi mangio tre clementine… ci sono quelle senza semi?”
Io: “Certo, sono su che ti aspettano”
J: “Me le butti giù, così io comincio subito ad allenarmi col pallone”
Io: “Aggiudicato!” e gli schiocco un bacione.

Se vi va, raccontate i vostri errori, le parole che non avreste voluto dire ai vostri figli e come avete fatto a rimediare. Vi aspetto!    

Pubblicato il 25 gennaio 2011 - Commenti (4)

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Postato da bastardobuono il 12/02/2011 23:18

"E va bene, mi hai sfinito, mangia quello che vuoi. Prenditi la brioche e i biscotti… poi se invece di correre con i tuoi amici, rotoli, non venire a lamentarti da me!”" ah ah ah, scusami sarà anche cattiva come risposta però mi sono messo a ridere per almeno 2 minuti... ho letto prima il post sopra a questo e non ho capito: pensavo si riferisse a cadere il fatto di rotolare poi ho letto questo e ho capito ... scusami ma quanti anni ha? mi pare un po' strano che uno si offenda per questa cosa, bisogna anche vedere il modo in cui gliel'hai letta e il suo carattere ...

Postato da robertamac il 27/01/2011 18:58

Tra pochi giorni nascerà il mio primo bimbo e mai prima di adesso sono stata così attenta ai contenuti di questo blog che mi sembra uno dei più autentici ed affidabili dell'intera rete. Certo, mi rendo conto della validità della tesi di Ivan e dell'importanza di trasmettere ai propri figli un unico ed univoco messaggio per volta. Ma proprio la settimana scorsa guardando il programma della Tata Lucia ho appreso per la prima volta che canzonare (o ancora peggio punire) i figli è un errore enorme di cui spesso neanche ci accorgiamo. Bisogna educarli a nutrire il massimo della fiducia in se stessi, il massimo della auto-stima. Loro non ragionano come "i grandi", per causa ed effetto. In quel momento sentono soltanto il ridicolo delle parole dei propri genitori rivolte a se stessi. Ho conosciuto molti ragazzi insicuri nella vita perchè i genitori li canzonavano continuamente mettendo in rilievo i loro limiti e i loro sbagli. Cara Barbara, "da grande" io spero di riuscire ad essere come te: una mamma che si sa mettere in discussione e che non perde mai di mira il primo obiettivo, quello di dare al proprio figlio la fiducia e la stima in se stesso e nelle proprie possibilità! Anche il tuo bambino ha poi dimostrato di capirti meglio attraverso i tuoi gesti che non attraverso le tue parole. Deve essere un bambino molto sensibile, mi piacerebbe conoscerlo! Grazie ancora una volta per questo blog!
Roberta

Postato da ivan il 26/01/2011 21:35

Scusi, sarà che come padre magari sarò meno emotivo, ma non capisco dov'è lo sbaglio. O meglio a me sembra che lo sbaglio più grave, semmai, sia proprio derogare rispetto alla prima cosa detta: come descritta infatti la richiesta del bambino sembra proprio un capriccio. Se lo si accontenta solo perchè insiste alla fine non si rischia di insegnargli che in fondo basta insistere e mamma/papà cedono? NOn dico di arrivare agli estremi di rigidità di quella madre cino-americana di cui si è parlato qualche giorno anche su questo sito. MA magari qualche no aiuta anche a crescere, non è così?

Postato da ivan il 26/01/2011 21:34

Scusi, sarà che come padre magari sarò meno emotivo, ma non capisco dov'è lo sbaglio. O meglio a me sembra che lo sbaglio più grave, semmai, sia proprio derogare rispetto alla prima cosa detta: come descritta infatti la richiesta del bambino sembra proprio un capriccio. Se lo si accontenta solo perchè insiste alla fine non si rischia di insegnargli che in fondo basta insistere e mamma/papà cedono? NOn dico di arrivare agli estremi di rigidità di quella madre cino-americana di cui si è parlato qualche giorno anche su questo sito. MA magari qualche no aiuta anche a crescere, non è così?

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Barbara Tamborini

Barbara Tamborini, psicopedagogista, autrice di libri sull'educazione. Ha 4 figli.

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