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Dare parola alle emozioni
Alice (6 anni) sta risistemando la bici nel garage. Erano giorni che aspettava quest’uscita sulle due ruote col nonno. Sento aria di tempesta.
“Fa traballare il manubrio, non è sicura. Si vede che ha paura!”, mi dice mio padre con tono secco.
Alice si precipita di sopra e mi prende per mano: “Vieni dentro.”
Scoppia a piangere: “Sono rimasta male …- singhiozza -… Il nonno ha detto che ho paura…” disperazione.
Entra il nonno in cucina. Io spiego: “È triste! È rimasta male perchè le hai detto che ha paura”.
“C’è mica da scherzare… con le macchine è pericoloso. Lei non è sicura, sbanda. Nella discesa stava venendo giù piano, io sono andato un po’ avanti… ha sbandato e poi è caduta. Non c’è mica da piangere, su, basta… uff, cosa sarà mai…” saluta e se ne va.
Lei piange.
Arriva mio marito: “Emergenza emotiva. Fate largo. Io voglio parlare bene con Alice.”
Si sdraiano, lui sul parquet, lei sulla sua pancia.
“Mi spiace, il nonno ti ha detto una brutta cosa!”
Jacopo fuori campo: “Il nonno si è spaventato. Ha detto così per quello…”
Alice: “Tu stai zitto! Quella cosa bellissima che avevo in mente… è diventata una cosa bruttissima…”
Il papà le chiede: “Cosa ti rende così triste?”
“Il nonno a me vuole meno bene… lui preferisce portare in bici Caterina (2 anni). Con lei usa sempre parole dolci. Con me mai.”
Per fortuna ci sono i papà! Ecco il nocciolo del problema. Alice è molto triste perché pensa che il nonno non le voglia bene, che preferisca la sorella a lei. Poterlo raccontare… dopo molte lacrime… l’ha tranquillizzata. Mio papà è una brava persona… solo che è in fatto di sensibilità è un ciocco di legno… dice le cose come è capace. Credo che sarà difficile cambiarlo… Sarà più probabile che Alice imparerà a prenderlo per com’è, a dare il giusto peso alle sue reazioni.
La famiglia è un’ottima palestra emotiva; purtroppo i tempi frenetici a volte annullano la possibilità di spiegarsi, si andare oltre l’apparenza. Alice poteva continuare a piangere senza raccontarci la vera paura. Questa volta ci è andata bene.
Raccontateci lo spazio che in casa vostra trovano i sentimenti, come siete usciti da qualche ingorgo emotivo. Buona settimana a tutti. Evviva… ha scritto un papà!
Pubblicato il 23 giugno 2010 - Commenti (1)