“È pronto!… Arrivate? Ho detto che è pronto! È tutto nei piatti… io comincio!” comincio a raccontarvi quello che per noi significa cenare insieme, ovvero provare a rendere significativo e piacevole il momento nel quale tutta la famiglia, ciascuno con la sua dose di fame e di stress, si siede attorno alla tavola. La sfida ogni sera è complessa, ma teniamo duro. So che qualcuno di voi ci farà morire d’invidia scrivendo nel blog: “Mia figlia piccola apparecchia, Paolo - 6 anni - scende in cantina a prendere l’acqua (senza che nessuno glielo chieda) e la grande mi aiuta a cucinare”… Come fate? Vi prego, confidatemelo, giuro che farò tesoro della vostra esperienza. Sarà per lo svantaggio numerico, ma alla fine soccombo: loro mangiano e io faccio ginnastica.
Andiamo con ordine: IL PRE-CENA: avete presente quando vi avvicinate al tavolo della cucina e decidete di preparare qualcosa di particolare, una ricetta che magari richiede l’uso di qualche accessorio che fa rumore e di colpo vi trovate circondati da mani che vi dicono “Io, io, voglio usarlo io…” e qui scatta la scelta: o cacciare tutti con un urlo o prendere il toro per le corna e provare a farsi aiutare. Io scelgo sempre la seconda (anche perché dopo l’urlo le mani sono ancora tutte lì!). Allora grembiule per tutti e si parte… la mia fatica sarà ripagata dalla gioia dei futuri mariti e mogli. E intanto apparecchio.
LA CENA: A casa nostra la televisione in cucina non c’è. Niente telegiornali, niente quizzoni serali, niente scoop di Striscia (quando nostro figlio cena dai nonni, dove la tv c’è ed è accesa, torna sempre con uno scandalo da raccontarci… “Mamma, certo che quelli di Striscia sono bravi!...”). A cena si canta. L’X-factor lo cerchiamo in casa e così, tra una portata e l’altra, si aprono le esibizioni. E poi ci si racconta un sacco di cose. Le cene più appassionanti sono quando i figli portano il problema del giorno, magari la rabbia per un compagno che ha spifferato un segreto. E qui si accende il Forum: ognuno dice la sua, si vagliano tutte le strategie: dal pugno sul naso alla lettera al compagno… E il tempo vola.
IL POST-CENA: tutti si alzano e se ne vanno in sala. Sarà che da ragazza non ho mai fatto niente, sarà che poi quando si è grandi c’è così tanto da fare… alla fine li lascio liberi e a tavola resto io coi piatti vuoti. Ditemi che sbaglio! Motivatemi a cambiare, ho così voglia di leggere il giornale sul divano!
Pubblicato il 19 maggio 2010 - Commenti (3)