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Una giornata al museo
“Mamma, io ci vado comunque!”
“Certo tesoro, però se ti senti male me lo devi dire…”.
“Sto bene. È solo che ho bevuto il tè in fretta… mi è tornato su…”
“Credo che avremmo qualche problema se vomiti sulle macchine di Leonardo”.
A. (8 anni) è in bagno con la mano davanti alla bocca.
“Portiamo in macchina una bacinella… per sicurezza, ma adesso andiamo… ci stanno aspettando”.
Facciamo il giro della città per recuperare le altre amiche e partiamo per una giornata speciale. Lo sapevate che essere alto per un sommergibilista del Toti non era un vantaggio? E che per molti giorni ventisei uomini vivevano sott’acqua nello spazio di un monolocale con un unico wc e un solo lavandino?
“Chissà che puzza!”
La guida sorride: “Si dice che fumassero anche”.
Un’altra guida ci accompagna nella mostra temporanea su Archimede: “Sapete che un giorno, mentre Archimede si stava facendo il bagno” - lui non abitava in un sommergibile - “e rifletteva sulla teoria del peso dei corpi nell’acqua, tutto d’un colpo, è saltato fuori pazzo di gioia per l’idea che gli era venuta e si è messo a correre per Siracusa gridando Eureka?”
“Nudo?”
“Proprio così!”
“Mamma, ma era pazzo!”
Una gita al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano è un’avventura per tutta la famiglia. Per tutti c’è da vedere, da toccare, da provare… ognuno col suo passo.
“Giura che il pile è fatto con un filo ottenuto dalle bottiglie di plastica?”
“Giuro”
“E perché lo fanno pagare se è fatto di immondizia?”
Abbiamo visitato la mostra temporanea Buon Appetito. L’alimentazione in tutti i sensi, aperto fino a giugno. Sapete quanto movimento serve per bruciare le calorie di una patatina del sacchetto? Ci siamo sfidati con dei pedali a mano per smaltire cibi diversi… mia figlia a casa ha detto a suo fratello:
“Non ti fai idea di che fatica si fa per una singola patatina!
Le bambine ci hanno tirato dentro alle cabine del telefono a gettoni: - Cos’è questa?
Una navicella spaziale? Ci sono mille buone ragioni per andare in gita a un museo della scienza e della tecnica, perché un è conto dire che il suono della voce muove l’aria, altro è veder ballare dei chicchi di riso mentre un gruppo di dieci bambini urla a squarciagola. Scoprire la materia delle idee, renderla visibile, analizzabile e quindi comprensibile. E poi i tanti laboratori a cui il biglietto del museo dà accesso: quello delle bolle di sapone, quelli sull’elettricità, sui sensi, sulle nano tecnologie, etc. Piccoli e grandi possono mettere le mani in pasta. E noi le abbiamo messe anche nel gesso, diventando piccoli scalpellini del Duomo per un’ora: “Mamma è il giorno più specialissimo!”
Le guide sono molto appassionate e soprattutto entusiaste nell’interagire coi bambini. Improvvisavano racconti, scenette e dibattiti per rendere interessanti e comprensibili concetti complessi. Un’alternativa ai parchi divertimenti, forse un po’ meno adrenalinico ma di certo non meno interessante!
Se volete saperne di più su tutti i laboratori e gli eventi in programma consultate il sito del museo. Raccontateci un’esperienza speciale che avete fatto coi vostri bambini, una gita, una meta che volete consigliare agli altri genitori. Aspetto i vostri consigli e racconti! Buona settimana.
Pubblicato il 18 gennaio 2012 - Commenti (2)