25
ago

Mietta, povertà e angoscia per le figlie

MIETTA, 43 anni, sposata e madre di quattro figli rispettivamente di 4, 6, 16 e 17 anni, si sforza di coprire i mille bisogni della numerosa famiglia in condizioni di povertà estrema. La difficile situazione è correlata alla mancanza di lavoro (il marito, operaio, è stato licenziato), ma soprattutto allo stato di salute di due figlie: la bambina di 6 anni è nata con malformazione del tratto genito-urinario, necessita di controlli periodici e analisi approfondite in un Centro ospedaliero specializzato, fuori Regione; la bimba di 4 anni è affetta da dermatite atopica severa, complicata da infezione acuta della pelle e ha bisogno di terapie mirate a pagamento. Per la precarietà economica, Mietta da mesi non riesce a pagare l'affitto di casa e ha già accumulato svariati debiti, tuttavia la sua maggiore preoccupazione è quella di non riuscire più a garantire le cure necessarie alle due bambine malate.

Pubblicato il 25 agosto 2011 - Commenti (0)
19
ago

Benedetto e un trapianto per tornare al lavoro

BENEDETTO, 53 anni, sposato, con due figli di 15 e 21 anni. Sebbene affetto da diverse patologie, ha sempre svolto svariati lavori, ma ora, con il peggiorare della salute, anche le sue possibilità di lavoro sono venute meno. L’uomo è affetto da cheratocono bilaterale, malattia delle cornee che si deformano fino a procurare la cecità. L’unico intervento sarebbe il trapianto di cornea, per cui è in lista d’attesa. Benedetto versa in condizioni precarie anche perché nella sua famiglia, la malattia ha già molto infierito: il primogenito, affetto da tetraparesi spastica fin dalla nascita è costretto su una sedia a rotelle. Il ragazzo, incapace di compiere da solo gli atti quotidiani della vita, è assistito dalla mamma, che perciò non può dedicarsi a lavori remunerati fuori casa. L’unico reddito è la pensione del figlio disabile che a malapena copre le spese per le cure necessarie.

Pubblicato il 19 agosto 2011 - Commenti (0)
11
ago

Irene, 2 anni appena, e tanto bisogno di aiuto

IRENE, 2 anni appena compiuti. A cinque mesi le è stata diagnosticata la sindrome di West, una rara forma di epilessia, con grave ritardo psicomotorio. Per le sue patologie la piccola ha bisogno, oltre che della totale assistenza cui si dedica amorevolmente la madre, di continui controlli specialistici e ricoveri al di fuori della sua regione, medicine e supporti sanitari appositi. Pur avendone avviata richiesta, i genitori non percepiscono ancora il sussidio d'indennità che spetta alla bambina. Il padre, operaio in un'azienda metalmeccanica, insieme ad altri è stato licenziato per mancanza di commesse. I giovani genitori si trovano in una situazione problematica e complessa: essendo nullatenenti e vivendo in affitto hanno dovuto fare debiti per provvedere alle necessità quotidiane, e avendo accumulato arretrati nel pagamento del canone di locazione, rischiano anche lo sfratto di casa.

Pubblicato il 11 agosto 2011 - Commenti (0)
04
ago

Un dono ad Ariella, una vita meno sacrificata

ARIELLA, 50 anni, sposata, ha a suo carico una figlia di 22 anni madre d’un bimbo di un anno, e con un compagno disoccupato che non può  provvedere alcun modo al piccolo. La situazione di Ariella però si è aggravata e resa insostenibile per le condizioni di salute del marito a seguito di ictus cerebrale. L’uomo, semiparalizzato, ha perso l’uso della parola ed è bisognoso di assistenza continua, cui si dedica la moglie. La pensione di invalidità assegnatagli con diritto all’accompagnamento è l’unica entrata della famiglia, che vive in un piccolo appartamento al secondo piano senza ascensore. Ogni volta che deve uscire di casa e scendere le scale per visite o cure, Ariella è sola ad affrontare lo sforzo e i rischi dei suoi spostamenti. Un montascale consentirebbe a questa famiglia di condurre una vita meno sacrificata, ma i costi dell’installazione non sono alla loro portata.

Pubblicato il 04 agosto 2011 - Commenti (0)

Associazione don Zilli

Chi volesse intervenire a favore di questo caso e di altre attività benefiche e culturali, che non possono essere segnalate singolarmente, mandi le sue offerte servendosi del c/c postale. n. 14365209, intestato a: Associazione don Giuseppe Zilli - Onlus - Il caso della settimana - Via Giotto 36 - 20145 Milano, oppure del c/c bancario IBAN: IT54 I030 6909 515 10000000 7890  presso Banca Intesa Sanpaolo spa, o utilizzando la Carta di Credito entrando nell' area donazioni del sito dell'associazione Don Zilli all'Associazione don Giuseppe Zilli onlus, oppure comunicare il numero della Carta di Credito e la data di scadenza telefonicamente 02.480.120.40, o con posta elettronica donzilli@stpauls.it ricordando di indicare la causale del versamento. Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, e comunque per fini propri dell’Associazione, in base alle indicazioni dei contribuenti e alle reali necessità, accuratamente controllate, dei casi proposti. Le richieste di aiuto, documentate, devono essere presentate per iscritto all’Associazione don Giuseppe Zilli - Via Giotto 36 - 20145 Milano - tel. 02/480.120.40. La loro pubblicazione viene decisa, a discrezione dell’Associazione, solo dopo i necessari riscontri.

Ogni erogazione liberale a favore delle attività dell'Associazione Don Giuseppe Zilli onlus è fiscalmente deducibili ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 4/12/1997 n.460 e dell'art.14 Capo VIII del D.Lgs. 14/03/2005 n.35.

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