27
mar
RENATA, 51 anni, è rimasta vedova con due figli di 14 e 11 anni, dopo aver seguito il marito ammalato per un lungo periodo, segnato da viaggi e spostamenti continui da un ospedale all'altro o presso studi medici privati. Renata, impiegata, si è dissanguata economicamente ricorrendo a prestiti, nella speranza che si arrivasse a una diagnosi certa e alla cura idonea della grave malattia che aveva colpito il marito. Un'attesa culminata invece con la morte dell'uomo fra atroci dolori e indescrivibili disagi. Il marito non ha avuto la possibilità di versare contributi sufficienti per la pensione e lei non ha diritto ad alcuna reversibilità. Potendo contare solo sul suo stipendio di 700 euro mensili Renata, in ritardo con il pagamento dell’affitto rischia di essere sfrattata e, oberata dai debiti, chiede una mano per superare il terribile momento che sta vivendo insieme ai suoi figli.
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27 marzo 2012 - Commenti
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20
mar
IDA, 30 anni, ha il marito disoccupato e due figli di 11 e 12 anni. La donna appena possibile si offre a servizio presso terzi per integrare le sporadiche entrate dei lavori saltuari del marito: ben poca cosa purtroppo, poichè alle normali necessità del vivere, si sono aggiunti i problemi di salute dei figli. Il bambino di 11 anni, a causa di un tumore cerebrale maligno (medulloblastoma), è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al cervelletto e in seguito a cicli ravvicinati di chemioterapia. Adesso necessita di cure fisioterapiche in un Centro specializzato. La 12enne, una bambina molto fragile, si è progressivamente chiusa in sé stessa da far temere un crollo psicologico. Dalla comunità parrocchiale la famiglia di Ida riceve un po' di sostegno, ma sempre più spesso le viene a mancare anche lo stretto necessario per far fronte ai bisogni quotidiani e soprattutto per assicurare le cure ai figli.
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20 marzo 2012 - Commenti
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14
mar
ENRICA, 52 anni, due figli, una appena sposata e l’altro, venticinquenne, che vive con lei. E’ rimasta vedova da poco tempo. Il marito, un genitore molto premuroso e anche unico sostegno materiale per la famiglia, è deceduto improvvisamente per infarto. Di professione tornitore, era riuscito a crescere dignitosamente i figli e aiutarli fino all’università con enormi sacrifici. Oggi, insieme al dolore per la sua perdita prematura, Enrica e il figlio si trovano a vivere in condizioni di estrema precarietà. Il ragazzo, laureato in ingegneria gestionale, è alla disperata ricerca di un lavoro qualsiasi, ma finora senza nessuna prospettiva di occupazione. A causa delle solite impervie vie burocratiche, Enrica non percepisce ancora la pensione di reversibilità del marito ed è costretta a chiedere prestiti per far fronte al vivere quotidiano e pagare le utenze di casa. Presa dallo sconforto, la donna si è chiusa in se stessa, e la triste situazione che vive si sta trasformando in una allarmante forma di inedia e depressione.
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14 marzo 2012 - Commenti
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06
mar
EMILIANO, 43 anni, sposato, con due figli: un bambino di 11 anni e una ragazza di 16 anni che studia ancora. Carpentiere di professione, l’uomo è stato licenziato due anni fa dall’impresa edile dove lavorava per difficoltà aziendali. Da allora, malgrado abbia fatto l’impossibile nella ricerca di un altro lavoro, è rimasto disoccupato. Per un po' ha fatto fronte come ha potuto alle esigenze quotidiane, ma adesso la situazione si presenta grave, sia per i debiti accumulati, sia per la mancanza del necessario in casa. Inoltre sulla famiglia pende la minaccia di sfratto per l’affitto non pagato da molto tempo. Emiliano sconfortato, chiede e spera nel nostro aiuto per arginare la situazione e soprattutto le preoccupanti ripercussioni negative che questa ha sui suoi figli in crescita.
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06 marzo 2012 - Commenti
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