24
nov

Bernardo, modesto e discreto anche nel bisogno

BERNARDO, 42 anni, moglie casalinga e tre figli di 5, 7 e 9 anni. La famiglia, che vive in un piccolo appartamento in affitto, è sempre stata modesta e discreta – scrive il parroco – e anche ora, che si trova in un periodo di disperato bisogno, non sa come chiedere. La moglie è
caduta in un grave stato depressivo a seguito di aborto spontaneo e necessita di aiuto psicologico. Per starle accanto e dovendo provvedere da solo a figli e casa, Bernardo è stato costretto a lunghi periodi di assenza dal lavoro, e ora rischia anche di perderlo. Tutto si ripercuote sui bambini che risentono molto delle condizioni della mamma e della perenne insicurezza e angoscia del papà. Il secondogenito, un bambino fragile e delicato, affetto da ritardo cognitivo e disturbi del linguaggio, necessita di logoterapia e controlli clinici periodici. La famiglia ha veramente bisogno di un generoso sostegno perché Bernardo possa garantire a moglie e figli le cure necessarie.

Pubblicato il 24 novembre 2011 - Commenti (0)
17
nov

Giuliano chiede una mano per non perdere tutto

GIULIANO, 49 anni, è sposato e ha tre figli di 6, 12 e 21 anni. Il figlio maggiore studia, mentre la moglie che si occupa della casa e dei figli, è dedita in particolare alle cure del secondogenito, colpito alla nascita da cerebropatia anossica, tetraparesi spastica e una grave forma di epilessia. La situazione è sovraccarica di problemi: il dodicenne malato respira grazie a un ventilatore meccanico e va assistito fin nei più semplici atti quotidiani della vita. I genitori hanno fatto di tutto per strappare il piccolo dalla sua condizione vegetativa: impegnati sempre con grande dispendio di energie e risorse, negli spostamenti dal paese all’ospedale del capoluogo per visite mediche, esami, controlli e apparecchi sanitari. Lavorando soltanto il capofamiglia, ora sono in notevole ritardo nel pagamento del mutuo. Giuliano, cosciente di non farcela più da solo, tende la mano e spera nel sostegno della nostra solidarietà per non perdere il bene della casa.

Pubblicato il 17 novembre 2011 - Commenti (0)
09
nov

Nicolò e la casa che non può perdere

NICOLÒ, 59 anni, sposato e con due figli di 21 e 27 anni, vive una realtà molto difficile da sostenere da quando è stato messo in mobilità per l’accompagnamento alla pensione. La famiglia si è sacrificata al massimo per affrontare la malattia della figlia maggiore, affetta da psicosi autistica e insufficienza mentale grave. Negli anni, le continue visite, terapie e degenze hanno dissestato le loro modeste finanze. Per andare avanti Nicolò ha dovuto chiedere altri prestiti e non è più riuscito a pagare le rate del mutuo acceso nel 2001 per l’acquisto della casa. Oggi, debilitato da fatiche e ristrettezze, sta crollando sotto tutti i punti di vista. Sostegno dalle istituzioni non ne ha, e la perdita della casa, già riadattata alle esigenze della figlia disabile, farebbe precipitare la situazione della famiglia. Nicolò chiede aiuto per pagare la conversione del pignoramento in prestito e scongiurare la vendita all’asta della casa.

Pubblicato il 09 novembre 2011 - Commenti (0)
03
nov

Agata e la figlia, da sole non ce la fanno più

AGATA, 48 anni, rimasta sola dopo la separazione dal marito, avvenuta insieme alla scoperta della propria malattia: carcinoma mammario infiltrante con metastasi linfonodali. Nel tentativo di sconfiggere il male la donna si è sottoposta a cicli di radio e chemioterapia molto debilitanti, dopo i quali ha ora davvero bisogno di assistenza. La figlia maggiorenne, con grande dispiacere e precludendosi una strada professionale, ha lasciato la scuola, causa le condizioni di salute della madre che non le concedono la serenità e la tranquillità necessarie allo studio, e anche per la precarietà economica. Agente di commercio e impossibilitata a lavorare, Agata ha tirato avanti grazie all’aiuto del gruppo caritativo parrocchiale che però non è più in grado di sostenere la situazione che continuamente si aggrava.

Pubblicato il 03 novembre 2011 - Commenti (0)

Associazione don Zilli

Chi volesse intervenire a favore di questo caso e di altre attività benefiche e culturali, che non possono essere segnalate singolarmente, mandi le sue offerte servendosi del c/c postale. n. 14365209, intestato a: Associazione don Giuseppe Zilli - Onlus - Il caso della settimana - Via Giotto 36 - 20145 Milano, oppure del c/c bancario IBAN: IT54 I030 6909 515 10000000 7890  presso Banca Intesa Sanpaolo spa, o utilizzando la Carta di Credito entrando nell' area donazioni del sito dell'associazione Don Zilli all'Associazione don Giuseppe Zilli onlus, oppure comunicare il numero della Carta di Credito e la data di scadenza telefonicamente 02.480.120.40, o con posta elettronica donzilli@stpauls.it ricordando di indicare la causale del versamento. Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, e comunque per fini propri dell’Associazione, in base alle indicazioni dei contribuenti e alle reali necessità, accuratamente controllate, dei casi proposti. Le richieste di aiuto, documentate, devono essere presentate per iscritto all’Associazione don Giuseppe Zilli - Via Giotto 36 - 20145 Milano - tel. 02/480.120.40. La loro pubblicazione viene decisa, a discrezione dell’Associazione, solo dopo i necessari riscontri.

Ogni erogazione liberale a favore delle attività dell'Associazione Don Giuseppe Zilli onlus è fiscalmente deducibili ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 4/12/1997 n.460 e dell'art.14 Capo VIII del D.Lgs. 14/03/2005 n.35.

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