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Rafael: due famiglie rischiano la strada

RAFAEL, 42 anni, ecuadoregno in Italia da 15, è sposato e ha due figli di 10 e 20 anni. La condizione di estrema precarietà in cui si trova dura da oltre un anno, allorché Rafael rimase disoccupato e, benché disponibile ad accettarne uno qualsiasi, non riuscì più a trovare lavoro. Il misero guadagno apportato dalla moglie con poche ore di servizio, non copre i bisogni primari del vivere. Nell’abitazione la corrente elettrica è staccata da mesi per morosità nei pagamenti. La situazione si è complicata con il ritorno e lo stabilirsi in casa del figlio maggiore, con la nuora e il loro bambino di pochi mesi. Anche il ragazzo è senza lavoro e può contare solo su qualche occupazione precaria, quando la trova. Rafael ora è disperato. Inadempiente con le rate del mutuo, ha ricevuto dal tribunale l’ordine di sequestro della casa in cui abita. Se non interviene un qualche aiuto, da un giorno all’altro le due famiglie rischiano di finire sulla strada.

Pubblicato il 29 gennaio 2013 - Commenti (0)
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Chiara, 2 anni, giostraia con il cuore malato

CHIARA, 2 anni, quinta figlia di una coppia poco più che trentenne, è nata con una grave malformazione cardiaca e si trova in condizioni disperate. Seppure di estrazione poverissima i genitori hanno affrontato immensi sacrifici per sottoporre la bimba alle visite di diversi specialisti. Sono giostrai e vivono in una roulotte nociva alla salute della bambina. Dove e come trovare un’altra casa quando mancano i soldi per mangiare? E questo nonostante il capofamiglia si dia costantemente da fare per affrontare la situazione, accettando qualsiasi lavoro riesca a trovare, spesso anche in nero e malpagato. Il parroco che segue il caso sta cercando per loro un alloggio decente, ma chiede aiuto, perché è impensabile che la coppia riesca a racimolare i soldi necessari per la cauzione e per pagare l’affitto.

Pubblicato il 22 gennaio 2013 - Commenti (0)
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Rosa e una famiglia allo stremo delle forze

ROSA, 58 anni, è in una situazione drammatica: il marito, sottoposto a un delicato intervento chirurgico per una forma tumorale invasiva, è rimasto gravemente menomato. I coniugi hanno avuto quattro figli, dei quali tre sono sposati e con prole, mentre il maggiore, ragazzo padre con un figlio di 11 anni, vive in casa a loro carico in quanto non ha trovato ancora un lavoro stabile. La donna, che ha sempre tribolato per mettere insieme pranzo e cena, è allo stremo delle sue forze. Nonostante la situazione già così precaria, da qualche tempo ha dovuto prendere in casa anche il fratello affetto da schizofrenia paranoide. Poiché in famiglia l’unica entrata fissa è la pensione del marito invalido, che non copre neppure l’indispensabile per vivere, adesso Rosa si ritrova pure indebitata pesantemente a fronte di tutte le utenze di casa.

Pubblicato il 16 gennaio 2013 - Commenti (0)
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Mettiamo le ali a Mattia. E alla sua famiglia

MATTIA è un bambino di quasi 3 anni, dal sorriso e dallo sguardo dolce e profondo che sono l’unico suo linguaggio possibile. Dopo il primo anno di vita ha subìto un delicato intervento al cervello per un tumore, che lo ha menomato alla vista e all’udito e lasciato con tanti altri problemi. La madre vive in simbiosi con lui, essendo l’unica in grado di provvedere ai suoi bisogni. Il padre, con altre due figlie da crescere, arrotondava il suo stipendio di operaio part-time con qualche altro lavoretto che, però, ora ha dovuto tralasciare, dovendo badare a figlie e casa. La famigliola vive in un appartamento in affitto. Il Comune di residenza interviene mensilmente sul caso con un modesto contributo economico, che copre in minima parte gli onerosi costi dell’assistenza domiciliare al bambino da parte di personale infermieristico competente.

Pubblicato il 08 gennaio 2013 - Commenti (0)
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Giovanna non può lavorare, diamole una mano

GIOVANNA, nubile e gravemente malata. Da 33 anni lotta contro le conseguenze drammatiche di un incidente in motorino avvenuto quando ne aveva 17. Dopo nove mesi di coma, due anni di ospedalizzazione, ha subito nel tempo vari interventi chirurgici di ricostruzione ossea e cutanea e ha perso l’udito all’orecchio destro. Come invalida Giovanna aveva un lavoro protetto, ma la sua ditta ha chiuso i battenti ed essendosi aggravate le sue condizioni di salute (è ipovedente e affetta da osteomielite), oggi non ha possibilità di affrontare alcun genere di lavoro. Il sussidio che riceve per la sua invalidità non riesce a coprire neppure il costo dei medicinali che le occorrono. Sulla drammatica situazione, appena lenita dagli aiuti di persone di buon cuore, ora pesa il grave problema dell’affitto, insoluto, col rischio imminente di sfratto.

Pubblicato il 03 gennaio 2013 - Commenti (0)

Associazione don Zilli

Chi volesse intervenire a favore di questo caso e di altre attività benefiche e culturali, che non possono essere segnalate singolarmente, mandi le sue offerte servendosi del c/c postale. n. 14365209, intestato a: Associazione don Giuseppe Zilli - Onlus - Il caso della settimana - Via Giotto 36 - 20145 Milano, oppure del c/c bancario IBAN: IT54 I030 6909 515 10000000 7890  presso Banca Intesa Sanpaolo spa, o utilizzando la Carta di Credito entrando nell' area donazioni del sito dell'associazione Don Zilli all'Associazione don Giuseppe Zilli onlus, oppure comunicare il numero della Carta di Credito e la data di scadenza telefonicamente 02.480.120.40, o con posta elettronica donzilli@stpauls.it ricordando di indicare la causale del versamento. Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, e comunque per fini propri dell’Associazione, in base alle indicazioni dei contribuenti e alle reali necessità, accuratamente controllate, dei casi proposti. Le richieste di aiuto, documentate, devono essere presentate per iscritto all’Associazione don Giuseppe Zilli - Via Giotto 36 - 20145 Milano - tel. 02/480.120.40. La loro pubblicazione viene decisa, a discrezione dell’Associazione, solo dopo i necessari riscontri.

Ogni erogazione liberale a favore delle attività dell'Associazione Don Giuseppe Zilli onlus è fiscalmente deducibili ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 4/12/1997 n.460 e dell'art.14 Capo VIII del D.Lgs. 14/03/2005 n.35.

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