26
giu
MIGUEL, 49 anni, è un uomo di origine peruviana che da molto tempo vive in Italia. Già sofferente di una malattia cronica addominale, gli è stata diagnosticata una grave forma tumorale invasiva per la quale ha subìto vari interventi chirurgici. Gli ultimi due (emilectomia e resezione di parte dell’intestino) hanno compromesso la sua capacità lavorativa, al punto che ha dovuto chiedere l’invalidità civile. La sua vita, condizionata da continue cure, controlli medici e alimentazione speciale, ha pure dissanguato l’economia familiare. Nel frattempo anche il figlio primogenito, affetto da crisi convulsive ricorrenti, necessita di più approfonditi accertamenti. Unico sostegno economico della famiglia (nullatenente, e in casa d’affitto), è la moglie, operatrice socio sanitaria a tempo parziale, con un reddito purtroppo insufficiente a coprire i bisogni primari, le cure per la salute, l’affitto e le utenze di casa.
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26 giugno 2012 - Commenti
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19
giu
RUGGERO, 42 anni, sposato, con tre figli rispettivamente di 16, 14 e 10 anni, tutti studenti. Sembrava fosse riuscito a darsi una stabilità lavorativa con l’avvio in proprio di un piccolo negozio per la vendita e il noleggio di video. Ma, nel 2010, la crisi del settore e la pirateria digitale l’hanno costretto a chiudere per fallimento. Oltre a essere rimasto senza lavoro, ancora adesso è minacciato da creditori spazientiti. Ha potuto far fronte al mantenimento della famiglia solo grazie a piccoli lavori precari sostenuti dalla moglie, tralasciando però l’affitto dell’alloggio popolare in cui vivono. E i debiti si sono accumulati. I problemi economici pesano in modo drammatico su Ruggero, che vive come una colpa personale il tracollo della famiglia. Sulla situazione, appena lenita dagli aiuti della Caritas locale, pesa soprattutto il problema dell’affitto, insoluto da più d’un anno, con il rischio imminente di sfratto esecutivo.
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19 giugno 2012 - Commenti
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12
giu
CRISTIANA, 16 anni, è affetta da sindrome di Parkes-Weber, una rara malformazione artero- venosa nel braccio destro. Prima di scoprire la malattia ha dovuto affrontare viaggi e soggiorni in luoghi di cura fuori regione. Anni segnati da visite e ospedalizzazioni e numerosi delicati interventi chirurgici per evitare che si compromettessero altre funzioni vitali. Adesso perché Cristiana non veda svanire il sogno di salvare il braccio, sempre accompagnata, dovrebbe tornare presso il Centro dove ha subìto gli altri interventi. Purtroppo, la situazione economica dei suoi è al collasso. Il padre è in cassa integrazione, la madre lavora part-time in un supermercato, e in famiglia c’è anche la figlia maggiore che soffre di gravi disturbi visivi. In particolare, per i genitori non è più possibile ricorrere a prestiti da banche o da privati, presso i quali hanno dovuto rivolgersi ogni volta per affrontare le spese dei precedenti trasferimenti di Cristiana.
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12 giugno 2012 - Commenti
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05
giu
ROMELIA, vedova dal 1992, ha appena compiuto 84 anni e, malgrado i suoi problemi di salute, accudisce da sola la figlia che vive con lei, cinquantenne e invalida al cento per cento. Romelia è anche reduce dalla disgrazia della morte accidentale per annegamento del figlio secondogenito e, per cercare di riprendersi, è in cura presso il Dipartimento di salute mentale. Questo piccolo nucleo, la cui triste situazione ci è presentata dalla San Vincenzo del luogo, vive delle sole pensioni di vecchiaia e di invalidità. La situazione è disastrata; l’anziana donna da mesi non paga l’affitto di casa e ha già accumulato svariati debiti, tuttavia la più grande preoccupazione che l’opprime è quella di non poter proseguire le cure della figlia, che va assistita e ha assoluto bisogno delle protesi dentali per potersi nutrire normalmente.
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05 giugno 2012 - Commenti
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