28
set

Lorella e sua figlia, con noi non sono sole

LORELLA, 34 anni, separata da due, è mamma di una bambina di 7 anni. Il marito l’ha lasciata disinteressandosi della figlia. La donna in questi anni è andata avanti con lavori precari, indebitandosi, suo malgrado, per affitto e utenze di casa. Ora si trova in una difficile situazione, soprattutto correlata al suo stato di salute. Lorella, infatti, affetta da cardiopatia e dolorose discopatie, non è più in grado di dedicarsi a lavori remunerativi fuori casa. Non avendo altre risorse, sempre più spesso deve ricorrere a prestiti per far fronte al vivere quotidiano e alle spese per sostenere i continui controlli e le cure di cui necessita. In aggiunta c’è il problema della casa, sulla quale pende l’incubo dello sfratto per morosità. Urge un intervento straordinario per evitare che a madre e figlia venga a mancare anche un tetto.

Pubblicato il 28 settembre 2011 - Commenti (0)
21
set

Georgela, 2 anni, può farcela. Ma non da sola

GEORGELA, che compirà due anni fra pochi giorni, è l’unica figlia di due coniugi romeni in Italia dal 2010. La bambina è nata affetta da rara malattia genetica (anemia di Blackfan-Diamond), che l’avrebbe condotta in breve alla morte. Georgela si è salvata grazie al riconoscimento precoce della disfunzione da parte di un centro specializzato italiano dove ha iniziato e continua il trattamento speciale del caso. I genitori si sono visti costretti a rimanere in Italia per assicurare a Georgela, in lista d’attesa per il trapianto di midollo osseo, gli indispensabili controlli e il trattamento specifico che in Romania non troverebbe. La loro situazione è gravissima – sottolinea il parroco che ce l’ha presentata – e in attesa che il padre, programmatore informatico, trovi un lavoro necessita un aiuto straordinario, che la comunità parrocchiale da sola non può coprire.

Pubblicato il 21 settembre 2011 - Commenti (0)
15
set

Vito, l'angoscia di non poter curare il figlio

VITO, 44 anni, sposato e padre di due bambini di 7 e 14 anni. È rimasto senza lavoro per cessazione di attività aziendale e da oltre un anno può contare solo su occupazioni precarie e malpagate. Ora la situazione si è fatta critica: viene a mancare il necessario, in particolare la possibilità di curare il figlio minore. Il bambino è nato con gravi malformazioni agli arti superiori e inferiori (artrogriposi multipla), ha già affrontato tre interventi in struttura ospedaliera fuori dalla sua regione, e altri ne dovrà affrontare per migliorare un poco la sua penosa condizione. I genitori sono sempre presi fra medici e ospedali con enorme dispendio di energie fisiche, psichiche e di risorse economiche. Vito, allo stremo, è sull’orlo di una pericolosa depressione. Non è più riuscito a pagare il mutuo agevolato per l’acquisto della casa, e ora rischia di perdere anche questo unico bene.

Pubblicato il 15 settembre 2011 - Commenti (0)
08
set

Tre casi urgenti da soccorrere

Un gruppo di volontariato vincenziano ha tre casi urgenti da soccorrere.

1) CATIA, 38 anni, sposata, due figli di 6 e 10 anni. Il marito se ne è andato con un’altra disinteressandosi della famiglia. La donna che lavora in un bar è spesso assente per le sue condizioni di salute (sindrome di Behcet) e ha ricevuto lo sfratto esecutivo.

2) TAAYA, maghrebina di 56 anni, da tempo in Italia con permesso regolare. Rimasta vedova con due figli, si è risposata e ha avuto altre due figlie. Il marito l’ha lasciata allorché s’è ammalata d’una grave forma di diabete e, ritenuta non idonea, non le è stato rinnovato il contratto di lavoro. Disoccupata suo malgrado, ha tanti affitti e utenze arretrati.

3) LARA, 17 anni, affetta da grave malformazione dentale congenita. Le sue condizioni e i costi che gli apparecchi ortodontici comportano per le cure sono molto onerosi. Sua madre, colpita da adenocarcinoma all’intestino e il padre, operato di carcinoma vescicale, lavorano solo saltuariamente.

Pubblicato il 08 settembre 2011 - Commenti (0)

Associazione don Zilli

Chi volesse intervenire a favore di questo caso e di altre attività benefiche e culturali, che non possono essere segnalate singolarmente, mandi le sue offerte servendosi del c/c postale. n. 14365209, intestato a: Associazione don Giuseppe Zilli - Onlus - Il caso della settimana - Via Giotto 36 - 20145 Milano, oppure del c/c bancario IBAN: IT54 I030 6909 515 10000000 7890  presso Banca Intesa Sanpaolo spa, o utilizzando la Carta di Credito entrando nell' area donazioni del sito dell'associazione Don Zilli all'Associazione don Giuseppe Zilli onlus, oppure comunicare il numero della Carta di Credito e la data di scadenza telefonicamente 02.480.120.40, o con posta elettronica donzilli@stpauls.it ricordando di indicare la causale del versamento. Tutte le offerte vengono devolute in beneficenza, e comunque per fini propri dell’Associazione, in base alle indicazioni dei contribuenti e alle reali necessità, accuratamente controllate, dei casi proposti. Le richieste di aiuto, documentate, devono essere presentate per iscritto all’Associazione don Giuseppe Zilli - Via Giotto 36 - 20145 Milano - tel. 02/480.120.40. La loro pubblicazione viene decisa, a discrezione dell’Associazione, solo dopo i necessari riscontri.

Ogni erogazione liberale a favore delle attività dell'Associazione Don Giuseppe Zilli onlus è fiscalmente deducibili ai sensi dell'art.13 del D.Lgs. 4/12/1997 n.460 e dell'art.14 Capo VIII del D.Lgs. 14/03/2005 n.35.

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