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dic
Caro don Antonio, desidero ringraziarla per il
graditissimo dono della Bibbia inviatami a casa.
È un dono significativo. Un messaggio autentico di
speranza, che sono sicura mi aiuterà a capire anche
il significato vero del Natale. Grazie, perché abbiamo
più che mai bisogno di speranza, in un tempo di
incertezze varie e relativismo morale. Oggi, siamo
disorientati. Abbiamo bisogno di ritrovare la “stella
polare”. Ecco l’augurio che mi sento di fare per questo
Natale. Che ciascuno di noi possa ritrovare il Signore
nel proprio cuore, vera guida del nostro cammino.
Poi, tutto sarà più facile.
Una fedele abbonata
Grazie anche degli auguri. Man mano che la “nostra
Bibbia” arriva, come dono graditissimo, a tutti gli abbonati,
mi stanno giungendo numerosissimi messaggi come
questo. Ringraziamenti per nulla formali o di circostanza.
Ora che, nelle città addobbate a festa e luminarie
natalizie, è partita la corsa frenetica ai regali, a chi ha ancora
qualche interrogativo sul dono per parenti e amici,
io consiglio la “nostra Bibbia”. Maneggevole e facile alla
lettura, oltre a essere estremamente economica (euro
7,90). La si può anche personalizzare. È un regalo che resta,
tra i tanti che vanno riciclati o che non sappiamo cosa
farne. Val la pena spendersi in questo consiglio, forse
“interessato”. Ma stiamo promuovendo il testo sacro, non
cioccolatini! Fa parte della nostra missione.
Pubblicato il
16 dicembre 2010 - Commenti
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dic
La chiusura della Camera è una decisione
inquietante. Ultimo di una serie di atti che svilisce
le istituzioni democratiche e offende i cittadini elettori.
Chiedo almeno un segno riparatorio e di decenza:
che la quota corrispondente alle giornate lavorative
soppresse, sia tolta ai parlamentari e destinata
al finanziamento del 5 per mille, a favore delle
associazioni di volontariato.
Oriana A. - Roma
All’indecenza non c’è limite. Così come all’arroganza
del potere politico. Se a prevalere sono “interessi di bottega”,
e si chiude il Parlamento per timore che la maggioranza
vada sotto nelle votazioni, davvero abbiamo perso
di vista l’interesse del Paese e il bene comune. Se c’è un momento
in cui la Camera deve stare aperta, in seduta costante,
è proprio questo. Lo richiederebbe la gravità del
difficile momento che vive il Paese, sempre più smarrito e
confuso. Se questa è la risposta che si dà ai problemi, verrebbe
la tentazione di invitare i parlamentari a starsene
in vacanza più a lungo. Perché già ora il Paese reale, da
cui sono lontani, procede nonostante loro. Nonostante
tanta insipienza e irresponsabilità. Certo, va in salita e col
fiato grosso. La “casta” sa solo salvaguardare i propri interessi.
E guai a toccarglieli, come proponi tu Oriana. Strillerebbero
come aquile (o polli!) spennati al vivo.
Pubblicato il
10 dicembre 2010 - Commenti
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01
dic
Oggi, ho sottoscritto
un abbonamento a
Famiglia Cristiana. L’ho fatto
a sostegno della vostra linea
editoriale che, senza timori
reverenziali, difende princìpi
morali ed etici. Voi non
giustificate comportamenti
censurabili, con risibili scuse
di “contestualizzazione”. Chi
ha responsabilità pubbliche,
deve essere onesto e
trasparente. Caro direttore e
padre, non si lasci intimorire
dalle accuse di “fare politica”.
Chi, come lei, dice la verità,
condanna la mercificazione
della donna o la “doppia
morale”, non fa affatto
politica. Lei sta solo
affermando i veri valori,
cui dovrebbe attenersi
ogni cristiano. Dovremmo,
semmai, meravigliarci del
contrario. Se un giornale che
si chiama Famiglia Cristiana
tacesse, ci sarebbe davvero
da scandalizzarsi!
GianCarlo Z.
La politica è l’ultimo dei
miei pensieri. Per lo meno, quella
cui assistiamo ogni giorno,
fatta di intrighi, corruzione,
giochi di potere, scambi di interessi
e favori. Non posso, invece,
come cittadino e cristiano,
come giornalista e sacerdote,
esimermi dal dare il mio contributo
per la costruzione della
“città terrena”, in vista del “bene
comune”. Come dovrebbero
fare tutti, ciascuno nel proprio
ambito. Con coerenza e credibilità.
A maggior ragione se ci si
ispira a princìpi cristiani. Purtroppo,
oggi, il Vangelo scolorisce
di fronte alle ragioni di parte.
E di partito.
Pubblicato il
01 dicembre 2010 - Commenti
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