Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
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Per i doni natalizi, non dimenticate la Bibbia

Caro don Antonio, desidero ringraziarla per il graditissimo dono della Bibbia inviatami a casa. È un dono significativo. Un messaggio autentico di speranza, che sono sicura mi aiuterà a capire anche il significato vero del Natale. Grazie, perché abbiamo più che mai bisogno di speranza, in un tempo di incertezze varie e relativismo morale. Oggi, siamo disorientati. Abbiamo bisogno di ritrovare la “stella polare”. Ecco l’augurio che mi sento di fare per questo Natale. Che ciascuno di noi possa ritrovare il Signore nel proprio cuore, vera guida del nostro cammino. Poi, tutto sarà più facile.
Una fedele abbonata

Grazie anche degli auguri. Man mano che la “nostra Bibbia” arriva, come dono graditissimo, a tutti gli abbonati, mi stanno giungendo numerosissimi messaggi come questo. Ringraziamenti per nulla formali o di circostanza. Ora che, nelle città addobbate a festa e luminarie natalizie, è partita la corsa frenetica ai regali, a chi ha ancora qualche interrogativo sul dono per parenti e amici, io consiglio la “nostra Bibbia”. Maneggevole e facile alla lettura, oltre a essere estremamente economica (euro 7,90). La si può anche personalizzare. È un regalo che resta, tra i tanti che vanno riciclati o che non sappiamo cosa farne. Val la pena spendersi in questo consiglio, forse “interessato”. Ma stiamo promuovendo il testo sacro, non cioccolatini! Fa parte della nostra missione.

Pubblicato il 16 dicembre 2010 - Commenti (0)
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Una politica "allegramente" in vacanza

La chiusura della Camera è una decisione inquietante. Ultimo di una serie di atti che svilisce le istituzioni democratiche e offende i cittadini elettori. Chiedo almeno un segno riparatorio e di decenza: che la quota corrispondente alle giornate lavorative soppresse, sia tolta ai parlamentari e destinata al finanziamento del 5 per mille, a favore delle associazioni di volontariato.
Oriana A. - Roma

All’indecenza non c’è limite. Così come all’arroganza del potere politico. Se a prevalere sono “interessi di bottega”, e si chiude il Parlamento per timore che la maggioranza vada sotto nelle votazioni, davvero abbiamo perso di vista l’interesse del Paese e il bene comune. Se c’è un momento in cui la Camera deve stare aperta, in seduta costante, è proprio questo. Lo richiederebbe la gravità del difficile momento che vive il Paese, sempre più smarrito e confuso. Se questa è la risposta che si dà ai problemi, verrebbe la tentazione di invitare i parlamentari a starsene in vacanza più a lungo. Perché già ora il Paese reale, da cui sono lontani, procede nonostante loro. Nonostante tanta insipienza e irresponsabilità. Certo, va in salita e col fiato grosso. La “casta” sa solo salvaguardare i propri interessi. E guai a toccarglieli, come proponi tu Oriana. Strillerebbero come aquile (o polli!) spennati al vivo.

Pubblicato il 10 dicembre 2010 - Commenti (0)
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Vangelo, politica e “doppia morale”

Oggi, ho sottoscritto un abbonamento a Famiglia Cristiana. L’ho fatto a sostegno della vostra linea editoriale che, senza timori reverenziali, difende princìpi morali ed etici. Voi non giustificate comportamenti censurabili, con risibili scuse di “contestualizzazione”. Chi ha responsabilità pubbliche, deve essere onesto e trasparente. Caro direttore e padre, non si lasci intimorire dalle accuse di “fare politica”. Chi, come lei, dice la verità, condanna la mercificazione della donna o la “doppia morale”, non fa affatto politica. Lei sta solo affermando i veri valori, cui dovrebbe attenersi ogni cristiano. Dovremmo, semmai, meravigliarci del contrario. Se un giornale che si chiama Famiglia Cristiana tacesse, ci sarebbe davvero da scandalizzarsi!
GianCarlo Z.

La politica è l’ultimo dei miei pensieri. Per lo meno, quella cui assistiamo ogni giorno, fatta di intrighi, corruzione, giochi di potere, scambi di interessi e favori. Non posso, invece, come cittadino e cristiano, come giornalista e sacerdote, esimermi dal dare il mio contributo per la costruzione della “città terrena”, in vista del “bene comune”. Come dovrebbero fare tutti, ciascuno nel proprio ambito. Con coerenza e credibilità. A maggior ragione se ci si ispira a princìpi cristiani. Purtroppo, oggi, il Vangelo scolorisce di fronte alle ragioni di parte. E di partito.

Pubblicato il 01 dicembre 2010 - Commenti (0)
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