Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
07
feb

Troppi soldi per gli animali

Sono rimasto sconcertato dopo aver letto l’articolo della Colò sui gatti di strada, dei quali dovrebbero occuparsi i sindaci. Ma in che mondo vive? Non si può ripetere all’infinito che chi non ama gli animali non ama gli uomini. È una menzogna. Gli animali vanno rispettati, non amati! Vanno amati i bambini soli, i poveri, gli ammalati... È immorale destinare risorse per cani e gatti. I politici si occupino di altro, non di leggi sui “diritti” degli animali. Caro direttore, faccia trovare sulla scrivania della Colò, una fotocopia del “Caso della settimana”. L’aiuterà a riflettere. Mi scusi lo sfogo, ma ho dedicato quarant’anni della mia vita agli ammalati. So che andrò all’inferno e là troverò cani e gatti che mi morsicheranno il sedere. O forse no, andrò in paradiso perché ho amato gli uomini fatti a immagine di Dio.

Roberto S.

Potremmo metterla in positivo: chi ama gli animali ama anche gli uomini. Sono gli eccessi che non vanno bene. E, giustamente, fanno gridare allo scandalo. Certo che ci sono delle priorità, e queste vanno rispettate. Ciò, però, non vuol dire disprezzare gli animali o non avere rispetto della natura. Alla fine, tutto si tiene.

Pubblicato il 07 febbraio 2013 - Commenti (16)
04
feb

Non tutto fa ridere

L’ambito del sacro deve essere sempre rispettato. Così come ogni religione merita rispetto. Su questo dovremmo essere tutti d’accordo. Non accetto, quindi, che le verità di fede o i sacramenti vengano utilizzati per pubblicizzare dei prodotti o per alimentare le battute dei comici. Sono una credente e vorrei che la nostra religione fosse sempre rispettata. Pubblicitari e comici spremano diversamente le meningi e attingano altrove le loro battute. Lascino stare la religione e il sacro. Non tutto si può ridurre a commercio, a ironia o a battuta comica.

Gloria

Sono perfettamente d’accordo con te, cara Gloria. Mi fanno davvero pena tutti quei comici e menestrelli mediatici che, a corto di battute e di fantasia, si buttano su parolacce e volgarità, oppure fanno la parodia del sacro e dei simboli religiosi, ferendo la sensibilità dei credenti. Comici e menestrelli che, con “sprezzo del pericolo”, osano dileggiare esclusivamente la tollerantissima religione cristiana, perché altrove sanno che non possono permetterselo. O temono conseguenze poco raccomandabili. Per chi vuol fare satira, dovrebbe essere sempre di monito la saggezza popolare del detto: «Scherza coi fanti e lascia stare i santi». Ne guadagnerebbe anche il livello delle loro esibizioni, davvero penosissime.

Pubblicato il 04 febbraio 2013 - Commenti (4)
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