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dic
Qualche lettore si è scagliato contro di lei
perché ha criticato chi nega il pulmino
e la mensa ai bambini i cui genitori non
pagano la retta. Contenuto e tono di quella
lettera fanno presumere che l’autore sia
simpatizzante della Lega. Un movimento
pieno di contraddizioni. Non le pare che
l’indipendenza della cosiddetta Padania sia
in contrasto con la Costituzione italiana?
Nessun partito dell’arco costituzionale l’ha
mai denunciato. Anzi, i leghisti sono stati
al governo dello Stato per anni. Non accetto
la giustificazione (la ritengo assurda), che
vogliono la secessione attraverso metodi
democratici.
G. Brambilla
La Lega, come altri partiti, vive di contraddizioni.
Spesso, in modo macroscopico. Basta
considerare la presenza di quei ministri che
hanno giurato sulla Costituzione, percepito
lauti stipendi assieme a benefici e privilegi, e
fatto poi strame della bandiera italiana, additata
a usi indicibili. Ma al di là delle appartenenze
e dei programmi, non si può tacere quando
si prendono provvedimenti che discriminano
le persone. E, soprattutto, penalizzano i
bambini. Cosa vergognosa, da non fare.
Pubblicato il
05 dicembre 2012 - Commenti
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ago
In un Comune in provincia di Alessandria, il
sindaco ha firmato un’ordinanza che vieta
ogni forma di accattonaggio su tutto
il territorio comunale. Sì, ogni forma. E non
solo quella molesta o dove si sfruttano
minori o animali. Peccato, però, che
chiedere l’elemosina non sia un reato. L’ha
fatto per ragioni di consenso elettorale,
sulla scia di quelle pratiche xenofobe della
Lega, che fa parte della stessa coalizione.
Sono già stati arrestati due accattoni,
ma nessuno si preoccupa di dove andranno.
L’importante è che scompaiano dalla città.
Ma perché non si guardano in faccia le
persone? Perché non si ascoltano le loro
storie? Perché non si dialoga per risolvere
insieme i problemi? Certo, è più
facile avere il consenso con un’azione
demagogica, piuttosto che impegnarsi
nella ricerca di una soluzione. È più facile
inventare nuovi reati, piuttosto che fare
prevenzione e cura sul territorio. Come
credente mi chiedo: ci dice ancora qualcosa
il Vangelo che ogni domenica ascoltiamo
a Messa? Chiedere l’elemosina è un diritto:
si può abolire? Possiamo far finta di non
vedere il mendicante, ma non possiamo
non vedere che la povertà esiste ancora e
avanza sempre più. Girarsi dall’altra parte
non aiuta nessuno. Neppure noi. Mi sembra
che si vada verso una società sempre più
egoista, dove si è forti con i deboli e deboli
con i forti. Sbaglio?
Andrea Z.
Non è successo solo in un Comune dell’Alessandrino,
ma in più paesi d’Italia i sindaci
hanno vietato di chiedere l’elemosina sul loro
territorio. Anche qui, occorre distinguere i veri
poveri da coloro che sfruttano minorenni o
persone storpiate di proposito per illeciti affari.
La malavita che lucra sfruttando i buoni
sentimenti della gente, va stroncata. Non ci sono
dubbi. Ma allontanare i poveri per ragioni
di consensi elettorali o di decoro dell’ambiente,
dalle piazze o anche dai sagrati delle chiese,
è altra cosa. Nulla vale più della dignità di
una persona. Anche se sporca o coperta di
stracci. Nell’attenzione ai poveri i cristiani dovrebbero
essere “maestri”. Un esempio per la
società civile. Basterebbe rileggersi il Vangelo.
In particolare, Matteo capitolo 25.
Pubblicato il
23 agosto 2012 - Commenti
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gen
«E se hai la pelle nera, amico guardati la schiena,
io son stato marocchino, me l’han detto da
bambino, viva, viva il Senegal...». Così cantava Pino
Daniele, nel suo pezzo O’ scarrafone. E continuava:
«Questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla
cicogna, e corriamo da mammà...».
Non le scrivo per
lodare un cantautore napoletano, ma perché questa
canzone, composta in tempi “non sospetti”, era
premonitrice di una realtà disarmante, che mi fa
vivere e lavorare in una città dove si spara ai “negri”.
Proprio così. Il “pazzo” di Pistoia aveva un obiettivo
preciso: i “negri” che lavorano a Firenze.
Ebbene, Mor e Modou non potranno mai
più “correre da mammà”, perché sono
morti. Certo, uccisi per mano di un pazzo.
Ma i discorsi del bar, il giorno dopo,
sono del tono: «Quante storie per
un matto!». Si tende a minimizzare.
Negli ultimi dieci anni, abbiamo sentito
parlare solo di respingimenti, espulsioni,
tram per soli stranieri, classi ghetto nelle scuole.
Siamo diventati razzisti?
Antonio - Firenze
Derubricare l’omicidio dei due senegalesi, venditori
ambulanti in un mercato di Firenze, come l’opera di un
pazzo è voler sfuggire alla realtà. E ignorare che per
anni si è fatta una becera propaganda contro le persone
di colore. Con una forza politica che ha lucrato consensi
sulla paura dello straniero. E ha preso una serie
di provvedimenti dalla fantasia contorta. Come, un
esempio tra tanti, togliere l’acqua dalle fontane pubbliche
per impedire che ne facciamo uso gli immigrati. Clima
xenofobo, sfociato spesso in razzismo. Purtroppo,
con il complice silenzio di chi avrebbe dovuto alzare la
voce e non l’ha fatto. Avallando così una progressiva
degenerazione civile ed etica del Paese.
Pubblicato il
05 gennaio 2012 - Commenti
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