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Europa anche per le paritarie

Caro don Antonio, l’evento principale della scorsa settimana non sono state le dimissioni di Mario Monti. A mio avviso, è stata l’omelia del cardinale Scola, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Ma le due cose non sono slegate tra loro. Nella sua omelia, Scola ha denunciato che la libertà religiosa non è più al vertice dei diritti fondamentali, come un tempo. E gli effetti, purtroppo, sono negativi. Esistono divisioni profonde tra cultura secolarizzata e fenomeno religioso. Con prevalenza della prima, a scapito del bene comune. Ciò spiega la scarsa attenzione per i princìpi etici irrinunciabili, validi anche per i non credenti. Un esempio di questa mancanza di attenzione è la decisione del Governo tecnico di far pagare l’Imu alle scuole paritarie, quelle pubbliche non statali, che hanno più di un milione di allievi. Si penalizza, così, il diritto costituzionale delle famiglie di scegliere la scuola che preferiscono. Le scuole paritarie, inoltre, fanno risparmiare allo Stato più di sette miliardi di euro. Il pluralismo scolastico, tanto caldeggiato da Croce ed Einaudi, genera una sana competizione tra scuola statale e paritaria. Nell’interesse dell’intero sistema scolastico nazionale. In linea con gli altri Paesi europei, cui diciamo sempre di ispirarci.

Bruno M. - Milano

In questi tempi si parla tantissimo di Europa. A proposito e a sproposito. Sulla scuola paritaria, ad esempio, siamo ben lontani dal sistema europeo. Dove adeguati finanziamenti permettono alle scuole non statali la libera concorrenza nel campo dell’istruzione. In Italia, invece, ci facciamo del male da soli. Penalizziamo, con scarsissimi contributi, le scuole paritarie, che fanno – è bene ribadirlo – un servizio pubblico. Molte saranno costrette a chiudere. Se lo Stato dovesse accollarsi gli alunni delle scuole paritarie, di ogni livello, sarebbe al collasso. Una visione lungimirante è conveniente anche economicamente.

Pubblicato il 20 dicembre 2012 - Commenti (6)

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Postato da giogo il 23/12/2012 10:02

Ma guarda un po...guarda un po,capitano tutti a Libero Leo sti strani personaggi che fan strane domande... avulse da ogni sana (di mente) realtà...ora un sospetto mi sovviene non è come...come si chiama?? ma si quello che vede comunisti ognidove con quella faccia da ritocchi chirurgici...ma si dai quello che abbasserà le tasse e ci toglierà l'IMU...e dai quello che fugge sempre... managgia la memoria e managgia sti comunistacci!! Buon Natale

Postato da martinporres il 23/12/2012 02:58

Lo stato deve fornire a tutti gli strumenti affinché il processo dell' educazione possa svilupparsi. Non deve fare l'educatore. La storia insegna che sono stati gli stati totalitari del 900 ( comunisti e fascisti) quelli che pretendevano di avere il monopolio educativo con conseguenze che tutti conosciamo. In Italia abbiamo avuto il ventennio fascista e poi il maggior partito comunista occidentale e le "conseguenze" le vediamo nella scuola.

Postato da Giuseppe (Pino) Verbari il 21/12/2012 21:54

Ha il sapore di un proclama, di un invito a fare, a decidere, a trovare le soluzioni giuste, di piccoli suggerimenti ai nostri amministratori politici e no’. 1° Voglio che quanto dico e scrivo, nel tempo, serva a farmi capire chi sono stato e chi sono diventato, quali errori ho commesso. 2° Noi, ci siamo mai chiesto perché “molti uomini pensino tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente e in tale maniera non riescono a vivere né il presente né il futuro.(Dalai Lama)”. 3° Guardiamoci intorno e chiediamoci come ci vedono gli altri Talien, italien, storcono il muso, li ho visti; che vergogna!, ci commiserano, ci compiangono, ci deridono. Noi, progenie greco-romana, che spread abbiamo subito Sono del parere che, in questo periodo, particolarmente delicato, in cui tutti siamo chiamati ad assumere atteggiamenti lineari e coerenti per rafforzare e non mettere in dubbio un intero progetto, “salva-Italia”, nel considerare che l’identità di ogni parte in causa sia ben definita per consolidare un sistema di correttezza, è bene ricorrere sempre di più all'effettuazione di discussioni e scambi di informazione per costruire un campo di conoscenze condivise che consente di fornire opinioni oneste e corrette che contribuiscono all'assunzione di decisioni utili. Intanto serve un “repulisti”, e per tale non intendo lo spogliare, già lo siamo abbastanza. Intendo “un cambio generazionale in cui i padri paternalistici e i “papi” che palpeggiano…. (n.d.r.)”, stereotipi, ormai avulsi alla proiezione verso il futuro, lascino spazio ai giovani pervasi dal gusto di esplorare che li spinge ad andare avanti come me che, alla soglia dei sessanta, devo ancora crescere. Una cosa è certa, si parte favoriti: peggio di così non si può finire Ogni tanto mi chiedo: a chi dei nostri personaggi avrei voluto somigliare? Quante volte l’abbia fatto non ricordo, ma l’ho fatto. Aspetto ancora lo start .Giuseppe (Pino) Verbari

Postato da Libero Leo il 20/12/2012 15:41

Ho avuto occasione di discutere di scuole private con una persona che non conoscevo bene. Sostenevo quanto ha scritto don Sciortino. Inoltre facevo presente che bisogna fare in modo che tutti (non solo i ricchi) abbiano la possibilità di scegliere liberamente tra scuola pubblica e scuola privata. Ma non riuscivo a convincere l'interlocutore, che alla fine sbottò: "Ma perchè dovremmo dare dei soldi ai preti? La scuola privata è praticamente in mano ai preti. Finanziarla significa dare soldi ai preti". Gli chiesi: "E se fosse in mano, ad esempio, a persone che si contrappongono ai preti?". Mi rispose: "Allora si potrebbe fare; si potrebbe anche se fosse in mano a certi preti. Oggi non sono tutti uguali i preti. Molti si sono convertiti alla nostra ideologia e parlano più di politica che di Vangelo". Gli chiesi: "Ma di che ideologia parli?". Mi rispose: "Diamine! Del comunismo". Io: "Non sapevo che tu fossi comunista". Lui: "Non c'è più il PCI. Perciò non sono più comunista. Ora sono un democratico.".

Postato da brunoi il 20/12/2012 14:31

Il governo deve fare chiarezza sulle scuole paritarie.Non si puo' pretendere che per avere l'esenzione Imu debbano svolgere il servizio gratuito o con rette "simboliche" dal momento che gli insegnanti non ricevono stipendi "simbolici" e lo Stato italiano (unica eccezione in Europa)concede contributi irrisori a questo genere di scuole.In Francia,Spagna e Germania per esempio lo Stato stipendia i docenti. La Comunita' europea, anche di recente,ha valorizzato le scuole non statali,perche' il nostro governo é cosi condizionato da forze ottuse e nostalgiche del "pensiero unico"? Vogliamo adeguarci all'Europa o no?

Postato da brunoi il 20/12/2012 13:34

credo che il governo debba fare chiarezza sulla questione delle scuole paritarie.L'Italia é l'unico paese in Europa a non finanziare in modo adeguato le scuole non statali ed é assurda la pretesa che vengano esentate dall'Imu solo se il servizio é svolto a titolo gratuito o se le rette sono "simboliche". E gli stipendi agli insegnanti chi li paga? E'noto che gli avversari della "liberta' di educazione" nel nostro paese sono i nostaglici del "pensiero unico" di ben nota matrice ideologica. Vogliamo adeguarci all'Europa o no?

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Don Sciortino risponde

Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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