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Il peso della crisi sui bilanci di famiglia

Sono davvero addolorato di doverle scrivere che, quest’anno, non posso rinnovare l’abbonamento a Famiglia Cristiana. Ho quarantatré anni e la rivista è in casa nostra da quando sono bambino. Della rivista si sono innamorati anche mia moglie e i miei tre figli, nonché i suoceri che non la conoscevano. Per me è stata sempre un punto di riferimento importante. Mi piace perché non parla solo di Dio, come vorrebbe Celentano, ma aiuta a capire come vivere la fede nella concretezza di ogni giorno. Purtroppo, sono stato colpito anch’io dalla crisi. Non ho più lo stipendio e devo fare qualche taglio. Continuerò a leggervi “a scrocco” da mia madre. Spero, quanto prima, di rifare l’abbonamento. Continuate così, la rivista è bellissima. I miei figli la portano a scuola, quando tratta certi temi.

Roberto

La crisi economica morde e si fa sentire nei bilanci delle famiglie. Come te, caro Roberto, tutti quelli che hanno perso il lavoro sono costretti a far quadrare i conti. Tagliano il superfluo e anche il necessario. Noi, come rivista, non riteniamo di essere annoverati nel superfluo dei costi, ma tra le cose necessarie che aiutano a crescere nella vita. Per questo, da tempo, abbiamo costituito un fondo alimentato dagli stessi lettori per aiutare quelli in difficoltà a pagare il rinnovo. Da lì ho attinto i soldi per garantire a te, caro Roberto, a tua moglie e ai tuoi ragazzi l’abbonamento a Famiglia Cristiana. Per una piacevole e “istruttiva” lettura, almeno per un anno ancora.

Pubblicato il 22 marzo 2012 - Commenti (6)

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Postato da prattan il 27/03/2012 12:11

Una cosa è certa la cura per superare la crisi non è stata centrata alla fonte,ma visto i provvedimenti presi per superarla ho detotto che la causa che l'ha prodotta sono stati gli operai,si propio loro perchè subito si sono tagliate e prolungate le pensioni,poi aumentato il prilievo fiscale(se togli 50 euro su ottocento ne hai tolti tanti) e ora sul quel poco diritto dell'operario sul liceziamento è stato negato,questa norma ci voleva propio perchè ora tutti gli impreditori che sono fuggiti all'estero tornano perchè possono licenziaare senza il parere del giudice,era questa tutta la causa della crisi? ma intanto il pensionato con 90 mila euro al mese continua a prendere 90 mila euro al mese.Avete visto report di domenica 25 marzo?Quindi vi siete accorti che chi aveva i priviligi pagati con i soldi dei contribuenti sono rimasti tali.Ma se passa la riforma del lavoro si fa un grosso passi avanti per superare la crisi .auguri

Postato da martinporres il 27/03/2012 07:10

Per Folgore, Beh i Farmacisti non saranno dei Paperon dei Paperoni, ma sicuramente non se la passano male e poi non mi sembra che le liberalizzazioni li penalizzi, anzi ......... Hai ragione quando dici che la crisi la paga solo una determinata categoria sociale

Postato da folgore il 26/03/2012 18:28

Lascia stare il Berlusconi che, dall'alto dei suoi miliardi di € non lo scalfisce nessuno, e arriva terra terra a noi poveri mortali. Quelli che hanno uno stipendio e si vedono arrivare tra capo e collo tasse, tasse e solamente tasse. E poi ancora tasse. Si sono toccati i tassisti, che certamente non sono dei magnati dell'economia. poi i farmacisti (che non mi sembrano certo dei capitalisti alla Paperon de Paperoni), ma certamente non si sono toccate le banche, che ultimamente non elargiscono denaro a nessuno. Tra l'altro se non verrà dato denaro agli industriali e poi veramente assurdo dare loro la possibilità solo di licenziare. Così a pagare, vedi caso, saranno sempre gli operai che si vedranno scaricare dall'industria. Se in questo modo si vuole fare la "ripresa" beh ho i miei dubbi su tutto. Attenzione che si rischia un AUTUNNO CALDO alla 1969, dopo il quale arrivarono gli ANNI DI PIOMBO.

Postato da giogo il 26/03/2012 17:51

E bravo l'amico folgore...sono d'accordo con te,però c'è un però,rammenti che si doveva colpire i grandi capitali? o vendere le frequenze tv?e i poveri professionisti (che è pieno il parlamento)?e i poveri farmacisti?per non parlare di una categoria di poveracci che canta miseria come i notai!! Tutti a fare le barricate. Intanto mi consolo perchè il gran frenatore di Monti detto "papi" ha avuto un reddito netto di 40ml € nel 2010 e un aumento di 8 ml di € nel 2012 (48)meno male va, perchè io da questo mese ho una "diminuzione" di alcuni € sulla pensione.... va tutto ben madama la marchesa. Saluti

Postato da folgore il 26/03/2012 10:45

La crisi la stanno pagando i "soliti noti", ovvero quello che hanno sempre pagato. Mi dispiace, ma questo Governo - per dirlo colle parole dell'onorevole Bindi (che certo non può essere accusata di essere contro Monti) è "fermissimo su alcune decisioni, non altrettanto in altre. Sull'articolo 18 la determinazione è la stessa che ci fu sulle pensioni; non mi sembra identica a quella vista sulle liberalizzazioni, sulle frequenze tv, sulla lotta all'evasione fiscale". La situazione diverrà peggiore allorché aumenterà nuovamente l'IVA arrivando al 23%. I consumi arriveranno al tracollo.

Postato da martinporres il 25/03/2012 20:23

I costi della crisi li sta pagando la classe medio bassa. Una Italia scarsa ( quella rappresentata da persone come Roberto) sta mantenendo due "Italie". E sono le "Italie" dei professionisti (non toccati da liberalizzazioni farsa delle professioni) dei super burocrati dello stato ecc.......P.S: non mi dilungo nell'elenco perché sono cose risapute!

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Don Sciortino risponde

Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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